Posto, anche se di mezzo c'è solo un altro post, perchè sennò davvero non foinisco piùùùùùù
TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi/ AU (mi dimentico sempre, cricchio)
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Erano riusciti, trasportandolo a peso morto, a spostare Masaki fino al soggiorno e metterlo in qualche modo sul divano, poi Masaki si era rannicchiato, e guardava nel vuoto da almeno tre ore.
<< Jun, che stai cercando?>> gli chiese ad un tratto Satoshi. Jun sbuffò. Non che volesse ignorarlo, ma era troppo concentrato. Alla fine lo trovò, nascosto nell’armadio della stanza dove Masaki dormiva. Tornò in soggiorno con il cane di pelouche e lo porse a Masaki. Quello guardò prima il pelouche, poi Jun, poi di nuovo il pelouche. Tentò di sorridere, prendendo il pupazzo e stringendoselo al petto. Jun, sospirando, si sedette sul divano, e Masaki gli posò la testa sulle ginocchia. Era stravolto, e Jun poteva sentire il suo dolore, mentre gli accarezzava i capelli. Lo sentiva fragile, come se dovesse andare in pezzi. Poi si rese conto che era già a pezzi, e che più piccoli di così era impossibile. Alzò lo sguardo su Satoshi, che era in piedi al centro della stanza, con lo sguardo fisso su Masaki. Jun sospirò
<< Ohno-kun, verresti un attimo tu qui? Io devo fare un attimo una telefonata.>> disse. Satoshi annuì e Jun si alzò dal divano, cedendogli il posto. Masaki sospirò
<< Adesso avrei tanta voglia di un dolce, ma in casa non ho niente …>> mormorò Masaki. Jun sorrise e si avviò verso la cucina. Appena fu sicuro di non essere sentito, compose il numero di Miyuki. La ragazza rispose al secondo squillo
<< Oggi ha parlato con sua madre.>> disse Jun
<< Arrivo.>> disse la ragazza.
<< Porta uova, farina, zucchero, cioccolato e tanto burro. C’è bisogno di biscotti.>> disse Jun. Miyuki non replicò, e riattaccò. Jun sospirò, passandosi le mani sul viso. Masaki era veramente a pezzi, non era pronto a vederlo in quello stato … iniziò a frugare nella dispensa, ma era desolatamente vuota, come il frigorifero, del resto. Sospirò e tornò in soggiorno. Masaki sembrava un attimino più lucido, ma comunque a pezzi. E molto molto piccoli, pure.
<< Vado a farti un po’ di spesa al konbini? Hai il frigo e la dispensa vuoti …>> disse Jun. Masaki spalancò gli occhi e si mise seduto
<< Ecco cos’altro dovevo fare … mi era passato di mente!>> disse, dandosi una manata in fronte. Satoshi gli sorrise
<< Dai, ci penso io. Tu riposati, ok?>> gli disse Jun. Masaki annuì
<< Magari fai il bagno, intanto, così ti rilassi.>> disse Satoshi. Masaki annuì di nuovo. Jun si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia
<< Bravo. Adesso vado a fare la spesa.>> disse, e si allontanò. Sentì Satoshi iniziare a parlargli, mentre usciva dalla casa. Compose di nuovo il numero di Miyuki
<< Jun, sono al konbini vicino a casa di Aiba-kun …>> disse la ragazza
<< Arrivo. In quella casa non c’è nulla, devo fare un po’ di spesa, o Masa morirà di fame …>>
Miyuki ridacchiò. Quando Jun la vide, la trovò meno sconvolta di quanto si fosse aspettato
<< Hey! Masa ha detto che non volevi più vederlo o sentirlo se non avesse avuto risultati negativi dal test del dna … pensavo di trovarti tipo distrutta …>>
<< Nah. Quella è una pazza. Non è incinta. Lo so … non è la prima volta che si innamora di uno dei ragazzi e che cerca di incastrarlo … suo marito ne ha quasi ammazzato uno, una volta … per fortuna con Aiba-kun c’ero io … non si fanno certe cose in presenza della figlia di uno yakuza … non guardarmi così, Jun, e non mi dire che non mancava la figlia dello yakuza al vostro gruppetto di disastri umani!>>
Jun rise
<< In effetti si, ci mancava …>> disse
<< Visto?>> esultò Miyuki. Jun rise, poi sospirò
<< Masa è a pezzi … tanti pezzettini piccoli … >> mormorò. Miyuki si incupì.
<< E’ stata proprio brutta, oggi? Intendo, l’incontro con i suoi …>>
<< Sua madre gli ha detto che non vuole più vederlo perché che lui ci sia le ricorda solo che suo fratello non c’è più … e che col lavoro che fa …>>
Miyuki strinse il cestello fino a farsi sbiancare le nocche
<< Voglio picchiarla. E tanto. E forte. Solo perché sono minuscola, non vuol dire che io non sia molto manesca …>>
<< Adesso devi solo aiutarci a raccogliere la polverina in cui si è ridotto Masa …>> disse Jun. Miyuki annuì, e mise un’altra tavoletta di cioccolato nel cestello. Jun sorrise
<< Beh, il cioccolato fa bene quando si è tristi.>> disse lei. Jun annuì. Poi prese un’aria pensierosa
<< Se non fai rumore, dico che sono tornato e gli facciamo una sorpresa? >> disse. Miyuki si illuminò in viso
<< Ci sto.>> disse.
Venti minuti dopo, erano nella cucina di Masaki, e stavano aspettando che i biscotti cuocessero, mentre Jun decideva cosa preparare per cena. Aveva anche telefonato a Sho, scoprendo che stava giocando con Shun e Mai e che quindi non riusciva a stare al telefono per più di mezzo secondo senza che uno dei due gli rubasse il telefono stesso. Ridendo riattaccarono
<< Credo siano pronti.>> disse Miyuki, parlando piano. Jun sorrise e sfornò i biscotti, poi li mise su un piatto che diede a Miyuki
<< Masa è in camera.>> li avvertì Satoshi, complice della sorpresa. Miyuki si avviò a passo deciso. Jun la seguì, subito dietro. Aprirono la porta scorrevole della stanza, trovando Masaki seduto a terra, con una foto tra le mani. Jun si sentì stringere il cuore. Era una foto di famiglia degli Aiba, tutti e quattro. Masaki si girò, sentendo la porta che si apriva, guardò Miyuki, alzando leggermente le sopracciglia. Poi scoppiò in singhiozzi incontrollati. Miyuki posò i biscotti su un tavolino basso e corse ad abbracciarlo stretto. Masaki le si aggrappò
<< Meno male … meno male sei qui …>> singhiozzò. La ragazza lo allontanò leggermente
<< Masaki …>> disse, in un soffio
<< Avevo paura che non ti avrei più rivista … >> singhiozzò ancora. Jun si girò verso Satoshi, e sapeva di avere la stessa espressione leggermente interdetta. La gioia di rivedere Miyuki aveva appena superato l’angoscia che Masaki si era trascinato dietro per tutta la giornata …
<< Sono qui.>> disse Miyuki, stringendo a sé Masaki ed accarezzandogli i capelli. Masaki pianse per quasi mezz’ora, poi si calmò, scusandosi con Miyuki
<< Non avresti mai dovuto vedermi in questo stato … accidenti!>> disse, imbarazzato. Per tutta risposta, lei lo baciò. Masaki spalancò gli occhi, poi ricambiò il bacio. Jun e Satoshi si girarono, imbarazzati, e Jun si trovò a chiedersi se anche lui e Sho risultassero così … da film, quando si baciavano. La risposta probabilmente era no …
<< Accidenti … ce l’abbiamo fatta!>> disse Miyuki
<< Ce l’hai fatta …>> corresse Masaki.
<< In effetti … scusami … certo che baci dannatamente bene … mi ricrederò sulle tue esperienze … ben vengano, ci guadagno un sacco!>> disse la ragazza. Jun rise, vedendola. Era arrossita violentemente ed aveva l’aria stravolta, mentre Masaki sorrideva appena, gli occhi ancora rossi per il pianto
<< Come siete belli …>> sospirò Satoshi, con aria sognante, facendoli scoppiare a ridere.