Sta connessione fa schifo
TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Jun fece le scale della terrazza più in fretta che poté. A metà, però, si ricordò di Miyuki e si fermò ad aspettarla. La ragazza, seppure un po’ timidamente, lo aveva seguito. Jun le sorrise
<< Scusami, troppa fretta di vedere Sho-chan … ehm … Sakurai senpai … e non ti ho aspettata …>>
<< Tranquillo … avevo immaginato … solo … è davvero ok che venga anch’io? …>>
<< Se l’ha detto Sho si …>> disse Jun, prendendole la mano e guidandola fino alla terrazza.
<< Siete arrivati!>> li salutò Sho, entusiasta. Jun lo abbracciò stretto, e Sho rise, contento
<< Oh! Una ragazza? Una vera ragazza qui su con noi, i temibili teppisti della scuola?>> chiese Kazunari, arrivando in quel momento
<< Si, temibile Ninomiya … una ragazza vera …>> rispose Miyuki. Kazunari la guardò un attimo, poi scoppiò a ridere
<< Dove l’abbiamo trovata?>> chiese
<< In classe mia …>> disse Jun.
<< Dove abbiamo trovato chi?>> chiese Masaki, raggiungendoli. Jun lo guardò bloccarsi davanti a Miyuki
<< Attenzione gentili telespettatori. Siamo ora di fronte ad un autentico momento di imbarazzo acuto tra due adolescenti di sesso opposto! Cosa succederà?>>disse Kazunari, facendo la voce da cronista televisivo. Miyuki, chiaramente per istinto, gli allungò uno scapaccione. Jun scoppiò a ridere alla scena
<< Gentili telespettatori, il povero cronista indifeso è stato attaccato dalla folla inferocita …>> piagnucolò Kazunari.
<< Ecco cosa succede a prendere in giro i senpai.>> disse Masaki, guardandolo dall’alto, per poi scoppiare a ridere.
<< Hasegawa san piacere, sono Aiba Masaki … >>
Miyuki sorrise
<< Lo so …>> disse, abbassando il viso ed arrossendo. Jun sospirò, poi guardò Sho. Frugò un attimo nella borsa e gli porse il bento
<< Anche oggi?>> chiese Sho, spalancando gli occhi
<< Beh … si …>> rispose Jun, sorridendo timido
<< E quando l’hai preparato?>> chiese, e chiaramente stava cercando di capire. Jun rise
<< Mentre preparavi i bambini …>> disse Jun. Sho rise e lo baciò. Si sedettero a mangiare, ma era indubbio che ci fosse un silenzio alquanto imbarazzato.
<< Masa, qual è il problema?>> chiese Kazunari, che aveva la straordinaria capacità di accorgersi sempre quando qualcuno aveva qualcosa che non andava e … sbandierarlo davanti a tutti
<< Nessun problema, Nino.>> disse Masaki, ma il suo tono era stranamente freddo. Jun lo vide lanciare un’occhiataccia a Sho. E vide Miyuki incupirsi
<< Forse dovrei andare …>> disse la ragazza. Masaki si girò a sorriderle
<< Rimani. Sei sempre da sola, almeno adesso hai una scorta …>> le disse. Lei arrossì
<< Non sono venuta per la scorta. Se Sakurai san non mi avesse detto di venire, me ne sarei rimasta tranquilla nel mio angolino, senza mettere in imbarazzo nessuno.>> disse lei. Jun si girò a scrutare l’espressione di Sho, vedendolo abbastanza dispiaciuto, ma anche divertito.
<< Sei in imbarazzo, Ma-chan?>> chiese Kazunari, sporgendosi tutto in avanti
<< No. E’ solo una giornata un po’ strana. Sto pensando seriamente di saltare le lezioni del pomeriggio e andarmene a casa. Il test l’ho fatto, dovrebbe essere andato bene, per oggi credo di aver finito …>>
Si era incupito di nuovo.
<< Non si fa, Masaki …>> lo rimproverò Sho. Masaki gli diede un calcio
<< Ma tu lo fai sempre!>> protestò, mettendo il broncio
<< Ma io ho sempre il massimo dei voti …>> disse Sho. Masaki si imbronciò
<< Vedi, Sho-chan è cattivo con me!>> disse, tirando una manica a Miyuki ed indicando Sho. La ragazza rise e Masaki sorrise
<< Beh, direi che Miyuki-chan è stata adottata con successo.>> disse Kazunari. Lei alzò un sopracciglio
<< Tutta questa confidenza, temibile Ninomiya?>> chiese.
<< Si, adesso sei nel gruppo, no?>> disse lui, alzando le spalle
<< Un attimo, io do i nomignoli!>> protestò Masaki
<< Troppo lento.>> disse Kazunari. Jun li guardò fare botta e risposta per un po’, e nel mentre strinse la mano di Sho, che lo attirò a sé
<< Non hai più sentito tua madre?>>
Jun scosse la testa
<< Non le ho risposto. Ha provato a chiamarmi un paio di volte, ma …>>
Sho sospirò e lo strinse un po’ di più.
<< Sto per essere uccisa dal diabete …>> disse Miyuki, facendoli ridere. Kazunari, sbuffando, tirò fuori il cellulare che aveva in tasca e che si era messo a squillare
<< Toshi, che succede? Eh?>> si alzò di scatto ed andò a sporgersi dalla balaustra, per poi sbracciarsi
<< Sali! Scemo!>> disse, ridendo. Poi riagganciò e si girò verso gli altri, con un’espressione assolutamente adorabile sul volto
<< Il mio Toshi … viene qui …>> disse.
<< Il temibile Ninomiya è una creaturina adorabile!>> esultò Miyuki
<< Hey, siamo tutti creaturine adorabili!>> protestò Kazunari
<< Il temibile Matsumoto sa cucinare meglio di una ragazza, il temibile Sakurai diventa un gelatina molle con i suoi fratellini, ed il temibile Aiba …>>
<< Nino, aggiungi solo una parola e ti lancio dalla terrazza!>> minacciò Masaki, arrossendo violentemente
<< Dorme con un cane di pelouche.>> concluse Kazunari. Masaki fece per alzarsi
<< Io l’ho anche fotografato!>> disse Jun
<< Ma … Jun-Jun!>> protestò Masaki, sedendosi di nuovo e nascondendosi il volto
<< Questo è davvero imbarazzante!>> protestò.
<< Però è una cosa tremendamente carina. Alle ragazze piace …>> disse Miyuki. Masaki si tolse le mani dal volto, con espressione leggermente sospettosa
<< Senti, potresti piantarla di guardarmi alternativamente come la figlia del capo o come la ragazza che ti ha fatto recapitare una dichiarazione? Resetta tutto, ripartiamo da capo, ok?>> disse Miyuki. Jun si chiese se lui sarebbe riuscito a dire una frase del genere, al posto di Miyuki, o se si sarebbe limitato ad osservare Sho da lontano … si, si sarebbe limitato a guardarlo da lontano
<< Beh, è indubbio che se unisci le due cose, la faccenda si fa molto più imbarazzante …>> disse Masaki
<< Perché? Perché non mi importa del tuo lavoro? O perché so che lavoro fai?>> chiese Miyuki. Jun si rese conto che in quel momento era come se loro fossero diventati invisibili, e sorrise. Forse era un buon segno, no?
<< Prova a pensarci un attimo! Non è mica come fare chessò, lo spazzino! Io vado a letto con persone che non conosco, e che mi pagano per questo … e tuo padre è quello che mi da lo stipendio per questo … lavoro … non ti fa sentire a disagio?>>
Miyuki si strinse nelle spalle
<< Un po’. Ma mi risulta che al momento tu non abbia molta scelta. Oh, si, potresti sempre andare in un appartamento in affitto, con gli scarafaggi e fare dei part time normali … ah, aspetta però … dovresti mollare la scuola perché la retta non te la pagheresti lo stesso … potresti cambiare scuola, così pagheresti meno … e poi non andare all’università …>>
Masaki sbuffò
<< So qual è la mia situazione! Grazie! >> borbottò
<< E allora pazienza, no? Tanto per quando ti diplomerai, il mutuo sarà estinto … e dovrai preoccuparti solo dell’università, praticamente … due anni posso aspettarli.>> disse lei. Masaki si girò a guardarla, alzando le sopracciglia
<< Tu dai per scontato che saremo una coppia?>> si informò. Lei rise
<< Più o meno. Almeno non ti tirerò pacchi perché mio marito torna prima del previsto … so della tua storia con quella come si chiama … e so che ci rimani male ogni volta. >>
Masaki sbuffò
<< Tanto l’ho scaricata.>> disse. Fu Miyuki, questa volta, a spalancare gli occhi
<< Eh?>>
<< Se vuole … paga come tutte le altre. Sono stufo di farmi trattare da schifo.>>
Miyuki gli posò una mano sulla spalla
<< Devo spaccarle la faccia?>> si informò. Masaki la guardò
<< Sho! Questa la assumiamo in pianta stabile, vero?>> si informò, facendo scoppiare a ridere tutti
<< Che mi sono perso?>> chiese Satoshi, arrivando in quel momento. Kazunari gli si lanciò tra le braccia
<< Kawaii!>> urlarono tutti in coro