DIRETTAMENTE DALA GIAPPOLANDIA

Feb 01, 2010 12:48

Povero Jun T______________T

TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI: 1  2  3  4


Il pomeriggio era trascorso piacevolmente. Alla fine erano davvero andati a casa di Satoshi, e sotto sua minaccia, avevano anche studiato, tutti, mentre Satoshi si divertiva a far disegnare ai fratellini di Sho.

<< Accidenti, Sho-chan … Mai è bravina, ma Shun sta prendendo da te …>> disse ad un certo punto Satoshi. Kazunari e Masaki scoppiarono a ridere, mentre Sho sbuffava

<< Si, ok, non so disegnare …>> borbottò. Jun sorrise e lo punzecchiò su un fianco con l’indice. Sho si girò a guardarlo, leggermente imbronciato, poi sorrise

<< Io disegno meglio del fratellone!>> protestò Shun, facendo ridere tutti

<< Fratellone, posso sposare Masaki-chan?>> chiese Mai, che nel frattempo si era spostata sulle ginocchia di Masaki e si era persa a giocare con i suoi capelli. Masaki alzò le sopracciglia

<< Ma nemmeno per sogno! Con quello non ti ci faccio sposare nemmeno tra cent’anni!>> disse Sho, deciso

<< Ma che cattivo, Sho-chan!>> protestò Masaki. Jun notò che il suo sorriso era un po’ meno aperto del solito. C’era rimasto male davvero. Jun non pensava che in pochi giorni sarebbe stato capace di capire i cambiamenti delle espressioni delle persone, ma … si sentiva davvero legato a quei ragazzi, nonostante li conoscesse da pochissimo tempo …

<< Masa, hai appena ricevuto la tua prima dichiarazione da una donna senza le rughe … ma è alle elementari …>> fece notare Kazunari. Masaki mise la matita sul tavolo, con un po’ più forza del necessario. Poi fece alzare dolcemente Mai dalle proprie ginocchia

<< Torno subito.>> disse, sorridendo.

<< Ti fa male fumare …>> disse Satoshi, ma come risposta ricevette solo un gesto poco gentile.

<< Nino, se arrivi a tre, ti pago da bere …>> disse Sho, alzando un sopracciglio

<< Cinque minuti e gli passa.>> minimizzò Kazunari, stringendosi nelle spalle. Satoshi gli si sedette accanto e lo strinse a sé, iniziando ad accarezzargli i capelli

<< Lo sai che Ma-chan ci tiene a te. Sei la persona che conosce da più tempo, e per qualche strano motivo, cerca la tua approvazione … non potresti essere un po’ più carino con lui?>>

<< Non potrebbe cercarsi un lavoro normale?>> ribatté Kazunari. Jun abbassò il viso. L’atmosfera si era fatta improvvisamente pesante.

<< Non è che abbia molta scelta … o molla gli studi e si trova un lavoro normale, o si tiene il part time … >>

<< O fa più rate.>> disse Kazunari, stringendosi nelle spalle. Sho alzò le sopracciglia

<< Ah, beh, certo, e paga per i prossimi vent’anni … comodo, no?>>

<< Beh, almeno la pianterebbe di essere da buttare ogni mezza giornata! E non avrebbe tutte quelle vecchie che gli ronzano intorno!>>

<< Potreste piantarla?>> disse Masaki, dalla porta del balcone. Aveva lo sguardo freddo e severo. Non era arrabbiato, non particolarmente. Era solo di nuovo serio in quella maniera che disturbava.

<< Scusa.>> disse Sho. Masaki gli sorrise.

<< Lo sai come la penso, quindi non ti chiedo scusa.>> disse Kazunari. Il sorriso sul viso di Masaki si spense.

<< Non ti arrabbiare, Masaki-chan … sei più bello quando ridi …>> disse Mai. Masaki non poté trattenere un sorriso, poi si abbassò

<< Oh accidenti, non tutti possono essere fortunati come Mai-chan, che è bella sempre!>> disse

<< Guarda che non ti paga, poi, eh …>> disse Kazunari. Masaki si girò a fulminarlo con lo sguardo

<< E Nino beve a scrocco …>> disse Jun, ammirato. Masaki guardò Sho

<< Scusami …>> disse quello, facendo una strana smorfia. Jun vide la mandibola di Masaki serrarsi, poi rilassarsi

<< Devo essere meno permaloso, sennò la taccagneria di Nino non avrà limiti!>> disse

<< Non sono taccagno!>> protestò Kazunari

<< Certo, come no … e ti fanno schifo i videogiochi …>> disse Masaki, alzando un sopracciglio

<< Mi sembrava di avere solo due fratellini, invece ne ho quattro … ma pensa …>> se ne uscì Sho, facendoli ridere.

<< Beh, che ne dite, lasciamo un po’ da soli Nino e O-chan?>> chiese poi Sho. Jun rimise i libri nella borsa. Masaki accompagnò lui e Sho per un pezzo, poi si congedò, dopo aver sorriso ad un messaggio che gli era arrivato sul cellulare

<< Bene, ragazzi. Passate una bella serata. >> disse, tutto contento.

<< Secondo me deve vedere un’altra.>> disse Mai, contrariata

<< Lascia perdere, amore. E’ troppo grande per te …>> disse Sho, posando una mano sulla testa della sorellina. Jun li accompagnò fino al nuovo appartamento. Salì con loro. Vide Sho rattristarsi, ma tornare subito a sorridere ai fratellini, che andarono subito in esplorazione, lasciandoli soli.

<< Senpai, tutto bene? Domanda cretina, scusa, è ovvio che non vada tutto bene, ma …>>

Sho lo baciò, zittendolo. Jun si staccò, spaventato. Aveva desiderato quel contatto ogni momento, negli ultimi giorni, ma ora … abbassò il viso, rabbrividendo leggermente.

<< Scusami … troppo impeto … so come ti senti … perdonami …>> disse Sho. Jun alzò il viso

<< Tranquillo … io … apprezzo davvero molto … e fino ad un secondo prima lo volevo anch’io, ma poi … beh, si, ho paura …>>

Sho fece un sorriso impacciato

<< Lo so … so come ci si sente … qualsiasi tipo di contatto, ti sembra di sentirti lui ancora addosso … cretino io a non averci pensato …>>

Jun abbassò il viso. Poi diede un rapido bacio sulla guancia a Sho e sorrise

<< Devo andare a casa … >> disse, cercando di fuggire. Sho lo fermò, prendendolo per un braccio

<< Solo una cosa, Jun … ricordati che so come ti senti. Lo so perfettamente …>> si fermò, mentre un sorriso amaro gli passava sul viso

<< Se hai voglia di darmene la possibilità, ti darò il tempo che ti serve … sennò, saremo solo due amici che ogni tanto vanno in giro per mano, perché sono incasinati e hanno bisogno di un sostegno tangibile … non sei costretto a rispondermi ora. Puoi prenderti del tempo anche per questo, ok?>> disse. Jun annuì, sorridendo

<< Grazie.>> mormorò. Poi avvicinò le labbra all’orecchio di Sho

<< Ti voglio bene.>> disse. E fuggì, per l’imbarazzo.

Nel momento in cui mise piede in casa, seppe che stava per succedere di nuovo. Doveva essere lui, allora … doveva avere qualcosa di sbagliato, perché sembrava che attirasse certe attenzioni. Si sentì sollevare da terra, e cadde pesantemente sul pavimento di tatami della propria stanza, al piano terra

<< Sei tornato tardi …>> disse lui

<< Ero da un amico a studiare …>> disse, cercando di alzarsi. Ma iniziarono ad arrivare calci, e pugni. Iniziò ad urlare, sentendo le mani dell’altro sulla propria pelle. Quando riprese coscienza di quello che stava succedendo, l’altro era già uscito dalla stanza, lasciandolo nudo, sdraiato sul pavimento. Si rannicchiò, iniziando a piangere in silenzio. Era già troppo pesante per farcela da solo … si calmò un attimo e si trascinò fino al futon, che la mattina aveva dimenticato, fortunatamente, di riporre. Si raggomitolò sotto le coperte e si addormentò, pensando a quanto avrebbe voluto Sho sdraiato accanto a sé per consolarlo.

g: arashi, p: ohmiya, r: nc-17, p: sakumoto

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