DIRETTAMENTE DALLA GIAPPOLANDIA

Mar 03, 2010 14:50


connessione permettendo T_____T
TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI: 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10


Si rese conto di aver passato la maggior parte della notte a guardare Sho che dormiva solo quando la sveglia suonò. Sho si mosse, la spense e poi aprì lentamente gli occhi. Jun si mise su un fianco, puntellandosi con un gomito, e gli sorrise. Sho gli sorrise di rimando

<< Non sei un sogno, sei qui davvero …>> mormorò. Jun arrossì, poi lo baciò

<< Sono qui davvero.>> mormorò, sulle sue labbra. Sho sospirò e lo attirò a sé, stringendolo forte. Jun lo sentì inspirare nei suoi capelli, sentì le sue braccia attorno alle spalle, le sue mani sulla schiena. Non si era mai sentito così bene

<< Possiamo rimanere così un altro po’?>> chiese Sho

<< Tutto il tempo che vuoi …>> mormorò Jun, guardandolo negli occhi, per poi posargli l’orecchio sul petto per sentire il suo cuore. Il battito di Sho era calmo, e gli diede una sensazione di tranquillità e sicurezza che non ricordava di aver mai provato prima.

<< Temo di dover svegliare i piccoli …>> mormorò poi Sho. Jun, controvoglia, lo lasciò, e si sedette a guardarlo. Sho si stiracchiò, poi si mise a sedere a sua volta. Gli diede un rapido bacio, poi si avviò verso le stanze dei bambini. Jun sospirò e scese in cucina. Aprì tutti gli sportelli, per notare con gioia che Sho aveva buon occhio per fare la spesa, e si mise a preparare la colazione. Qualche minuto più tardi, venne raggiunto dai bambini, che, festanti, iniziarono a saltellargli intorno reclamando qualsiasi cosa stesse cucinando, perché il profumo li chiamava

<< Oh, sento profumo di colazione vera … io sono una schiappa …>> disse Sho, avvicinandosi e dando a Jun un piccolo bacio sulla guancia, provocando i gridolini estasiati di Mai.

<< Ma vi sposate?>> chiese Shun. Jun spalancò gli occhi, arrossendo violentemente, mentre Sho scoppiò a ridere

<< Mica possono, sono due maschi!>> ribatté Mai.

<< E’ ingiusto.>> borbottò Jun, sorridendo poi a Sho, che si mise a ridere di nuovo

<< Su, piccoli, prepariamo il tavolo!>> disse poi. Jun lo guardò, rendendosi conto di avere lo sguardo leggermente adorante. Si riscosse e finì di preparare. Mangiarono tutti insieme, i bambini allegri come non mai, Sho che ogni tanto gli sforava la mano solo per sorridergli.

Finirono di prepararsi ed accompagnarono i bambini a scuola e poi, mano nella mano, si avviarono verso il liceo. Si fermarono dopo poco, però, vedendo Masaki, poco avanti a loro, parlare con una donna. Lei sembrava disperata, mentre lui aveva l’aria irritata. Jun guardò Sho, che sembrava preoccupato

<< E’ lei? …>> chiese.

<< Penso di si … non l’o mai vista …>> rispose Sho. Si avvicinarono cautamente.

<< Dovresti provare a capirmi!>> disse la donna, in quel momento

<< Sono mesi che provo a capirti e … per ora ho capito solo che non lo lascerai mai. Continuerai a venire da me quando lui ti tratterà male, poi tornerai da lui appena ti sarà passata. E io continuerò ad aspettarti come un cretino. Come l’altro giorno, no? Io non sono lui, punto. >>

<< Hai diciassette anni, accidenti!>> protestò lei. Masaki serrò la mandibola, poi sospirò

<< La tariffa torna ad essere quella di prima. >> disse semplicemente, poi si allontanò velocemente

<< Ma-chan …>> lo chiamò lei

<< Se non hai soldi, fai a meno di venire, me ne farò una ragione.>> urlò lui, girandosi di scatto. Jun vide la sua espressione cambiare quando notò lui e Sho. La donna fece per avvicinarsi a Masaki, ma Sho coprì in pochi passi la distanza che li separava, trascinandosi appresso Jun, e la fermò, posandole una mano sulla spalla

<< Lasci stare, signora.>> disse, in tono basso e calmo, mentre Jun si avvicinava a Masaki, protettivo. La donna si scrollò Sho di dosso

<< Non sono una cliente come le altre!>> urlò all’indirizzo di Masaki

<< Invece si. >> disse Masaki. Jun lo guardò, allarmato. La donna se ne andò, infuriata, e Masaki guardò i suoi amici. Poi si nascose il viso tra le mani, tremando. Jun lo abbracciò. Lo sentì tirare su con il naso

<< Che stronza!>> sibilò Sho, avvicinandosi. Masaki sospirò e si staccò da Jun, asciugandosi gli occhi.

<< Mai mescolare lavoro e vita privata.>> disse. Fu Sho, questa volta, ad abbracciarlo

<< Una vera delusione d’amore, Aiba-chan!>> disse, in tono scherzoso. Masaki rise tra le lacrime

<< Fanculo, Sakurai.>> borbottò, aggrappandosi all’amico. Jun abbracciò entrambi

<< Grazie, Jun-Jun!>> disse Masaki, sorridendo << Adesso mi passa, eh …>> disse poi, staccandosi.

<< Masa, ce la fai a venire a scuola?>> chiese Sho, preoccupato. Masaki annuì, sorridendo

<< C’è il test di letteratura, oggi … se non vado, poi mi rompono in maniera allucinante …>> disse. Sho annuì e gli passò un braccio attorno alle spalle. Jun, dall’altra parte, gli prese la mano e si avviarono verso la scuola. Masaki si fermò un attimo, l’espressione contratta. Jun seguì il suo sguardo. C’era un uomo che non aveva mai visto, davanti al cancello. Masaki si staccò da loro e corse. L’uomo lo vide e si affrettò a correre via.

<< Non capisco …>> disse Jun, confuso

<< Sembrava suo padre …>> disse Sho, sconcertato. Arrivati davanti al cancello della scuola, videro Masaki tornare, con l’aria abbattuta. Kazunari, che li aveva appena raggiunti, allargò le braccia, con una smorfia di preoccupazione sul viso da bambino. Masaki vi si rifugiò

<< Perché non ho continuato a dormire, stamattina?>> si lamentò. Kazunari sospirò e gli diede una leggera pacca sulla schiena.

<< Masa … era … era lui?>> chiese Sho. Masaki scosse leggermente la testa

<< Lo zio.>> disse poi << Ma da come è fuggito sono quasi sicuro che sappia qualcosa … fanculo il test, non ce la faccio …>> gemette. Kazunari spalancò gli occhi

<< Masa, no starai mica piangendo?>> chiese, guardandolo negli occhi. Masaki si morse forte le labbra, poi scoppiò in singhiozzi

<< Voglio tornare a casa!>> diceva tra un singhiozzo e l’altro. Jun e Sho si scambiarono uno sguardo. Masaki si prese il viso tra le mani, sospirando e calmandosi. Poi fece un debole sorriso

<< Ci sono.>> disse. Jun gli strinse una mano. Il sorriso di Masaki si allargò

<< Bene, io vado a fare il mio test. Ci vediamo a pranzo in terrazza!>> disse poi. Si staccò da Jun e si stiracchiò, per poi allontanarsi.

<< Pensavo fosse indistruttibile …>> disse Kazunari, alzando le sopracciglia

<< Nino, sei tu quello indistruttibile. Masa fino a tre anni fa era una ragazzina con la lacrima facile …>> disse Sho. Kazunari ridacchiò

<< Mi chiedo a che servano le famiglie, se non per renderci la vita più difficile …>> mormorò Jun. Sho gli passò un braccio attorno alle spalle

<< Non tutte le famiglie sono come le nostre, Hime.>> disse Kazunari. Jun annuì. Poi allungò un calcio a Kazunari

<< Non chiamarmi Hime!>> disse, mettendo il broncio. Kazunari rise e si allontanò verso l’edificio scolastico. Jun fece per seguirlo, ma Sho lo fermò, per poi dargli un lungo bacio. Jun sorrise e lo abbracciò

<< Ma che carini!>> disse una voce adorante. Jun si girò

<< Oh, Hasegawa, buongiorno!>> salutò. Sho si inchinò leggermente

<< Ah … Hasegawa, lui è Sakurai Sho … il mio … il mio ragazzo …>> per un attimo gli era sembrato troppo bello per poterlo dire ad alta voce

<< Sho-chan, lei è Hasegawa Miyuki, l’unica persona che mi parla oltre a voi …>>

<< Molto piacere … per pranzo hai impegni?>> chiese Sho. La ragazza scosse la testa, leggermente intimorita

<< Bene. Allora unisciti a noi!>> disse, sorridendo. Lei annuì. Poi si avviò verso l’interno

<< Il tuo nome fa paura.>> disse Jun, baciandolo. Sho rise.

g: arashi, p: ohmiya, r: nc-17, p: sakumoto

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