DIRETTAMENTE DA SOMMACAMPAGNA

Apr 27, 2010 00:09


Questa ficcy è lunghissima, non finirò mai di postarla XD Approfitterò di questi giorni di fancazzismo forzato, suvvia U__U

TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI: 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15


Sho migliorò ad una velocità impressionante. In poche settimane aveva ripreso a parlare normalmente, anche se a causa del trauma cranico aveva qualche problema con la memoria a breve termine

<< Passerà quando l’ematoma si sarà ritirato.>> aveva assicurato il medico.

Jun guardò Sho sospirare per la ventesima volta quel pomeriggio

<< Amore …>> lo chiamò. Sho si girò a sorridergli, ma Jun sapeva che non si sentiva a proprio agio

<< Devi dirmi quando ti ripeto le cose.>> disse. Di nuovo. Jun annuì e lo baciò

<< Te l’ho già detto, vero?>> piagnucolò Sho

<< Ad essere pignoli, l’intera scena si è svolta uguale per quattro volte … >> disse Jun, per poi fare un sorriso malizioso

<< E io ne ho approfittato subdolamente per baciarti ogni volta …>> disse. Sho sorrise, poi però sospirò ancora

<< Lo so, sei preoccupato …>> disse Jun

<< E spaventato a morte.>> mormorò Sho, abbassando il viso. Ora poteva già stare seduto e riusciva a muovere il braccio destro. Jun sapeva che sentiva ancora dolore, lo vedeva. Gli prese una mano, seguendo con un dito il bordo di una delle fasciature. Sho si morse le labbra e Jun lo abbracciò. Da quando si era risvegliato, Sho aveva tentato in tutti i modi di rimanere allegro, ed aveva cercato di pensare il meno possibile a quello che era successo. Ma ora i ricordi l’avevano raggiunto e tremava tra le sue braccia

<< Sho-chan …>>

<< Ho paura per quello che succederà … dove andrò? E se mi dividono dai miei fratelli? Jun, come faccio?>>

Jun si trovò a piangere insieme a Sho, accarezzandogli la schiena per calmarlo, ma Sho si staccò con una smorfia

<< Scusa, non volevo farti male …>> disse Jun. Sho sorrise tra le lacrime

<< Lo so, cucciolo … ma è un po’ difficile beccare qualcosa che non mi faccia male …>> disse. E si strinse nelle spalle. Jun spalancò gli occhi

<< Rifallo!>> disse, con un filo di voce. Sho si accigliò, poi si strinse di nuovo nelle spalle.

<< Posso muovere le spalle … no, ok, poco e piano … male …>> disse Sho, sorridendo e facendo una smorfia. Jun lo baciò

<< Sai, ho parlato con mia madre … e con i piccoli … si sono affezionati … e lei ha chiesto l’affidamento … di tutti e tre … sarebbe la tua tutrice finché non sarai maggiorenne … ma avresti comunque la tua libertà, non dovresti occuparti dei bambini da solo … potrai riprenderti in tutta calma …>>

Sho gli prese una mano

<< Davvero lo farebbe?>> chiese. Jun annuì, e sorrise

<< Sento che stai per dire una cosa per cui diventerò rossissimo …>> disse Sho

<< Saremo sempre insieme …>> disse Jun, in tono basso, e Sho arrossì violentemente

<< Lo sapevo che mi facevi arrossire … accidenti, cucciolo!>> rise, baciandolo.

Venti minuti dopo, vennero raggiunti da Kazunari. Jun lo vide strano, ma preferì non indagare.

<< Nino, che ti prende?>> chiese Sho. Kazunari sospirò e si sedette, tirandosi le ginocchia al petto

<< Sho, posso chiederti in prestito Jun un attimo? O-chan è a lezione, Masa lavora e tu sei immobilizzato, ma … mi servirebbe una dose di coccole …>>

Jun si avvicinò istintivamente

<< Non sono io il capo, nella coppia …>> fece notare Sho, sorridendo. Kazunari fece un mezzo sorriso, poi si rannicchiò di più. Jun lo abbracciò, sentendolo fragile tra le sue braccia.

<< Sono reduce da una giornata piuttosto pesante, Junji … non ti spiace se mi appoggio …>> mormorò. Jun lo strinse un po’ di più, e Kazunari sospirò

<< Ho denunciato mio zio … sono passato da casa per prendere un libro, e lui era li … ha cominciato a picchiarmi … mai in faccia, come al solito … e allora sono scappato e sono andato dalla polizia … adesso l’hanno arrestato … dopo che ho passato la mattina a farmi visitare da un medico che metteva i brividi, con assistenti sociali che mi guardavano strano … ed ora mia madre mi odia …>> Kazunari scoppiò in singhiozzi disperati, e Jun non poté fare altro che continuare a tenerlo stretto a sé

<< Ha picchiato anche lei, varie volte … e anche mia sorella … ma … forse sono io che sono un codardo … non ce la facevo più ad avere paura ogni volta che tornavo a casa … ma adesso ho paura comunque …>>

<< Hai provato a parlarne con tua madre, Nino?>> chiese Sho. Jun lo guardò, vedendolo preoccupato.

<< Tante volte, ma … lui è suo fratello … non so che fare … continuo a non voler tornare a casa … ma O-chan è super impegnato, non posso stare sempre da lui … >>

<< Da quando mia madre ha un permesso speciale per sparare a vista allo stronzo se s’avvicina a casa, casa mia è un luogo sicuro … se ti serve un tetto … e del cibo … anche se ultimamente sulla seconda non ti va tanto bene, perché sono quasi sempre qui …>> disse Jun. Kazunari sorrise e si asciugò gli occhi

<< Temo accetterò volentieri l’invito … l’atmosfera è abbastanza insostenibile a casa …>> disse. Jun lo abbracciò stretto. Kazunari gli si aggrappò, sospirando.

<< Non abituarti a vedermi così carino e coccoloso, Matsumoto. E’ solo un momento di debolezza.>> disse. Jun ridacchiò e gli accarezzò i capelli

<< E neanche Nino è indistruttibile … non fanno più i finti teppisti di una volta!>> disse Sho, ridendo. Kazunari gli fece una linguaccia, poi si staccò da Jun

<< Accidenti, Sho-chan, il tuo ragazzo è spigoloso … mi troverò dei lividi in più!>> si lamentò

<< Non sono spigoloso!>> protestò Jun

<< Sei solo secco!>> lo prese in giro Kazunari

<< Sho-chan! Difendimi!>> piagnucolò Jun, avvicinandosi a Sho, che lo strinse con il braccio che riusciva a muovere e lo attirò sul letto

<< Non prendere il giro il mio cucciolo, che ci rimane male!>> disse Sho. Kazunari rise, mentre Jun si girava ad abbracciare Sho. Perché doveva fargli quell’effetto quando lo chiamava cucciolo, accidenti? Sho lo baciò su una guancia

<< Ragazzi, il diabete …>> si lamentò Kazunari. In quel momento entrò Satoshi, con dei fiori. Senza vaso

<< Ho chiamato Kazu, ma non ha risposto, allora sono passato da solo … sperando che questi appassiscano in fretta così guarisci in fretta …>> disse, posando i fiori sul tavolo, vicino alla finestra. Poi seguì gli sguardi di Sho e Jun, e vide Kazunari. Senza dire una parola, gli si avvicinò e lo abbracciò stretto

<< Sento il bisogno irrefrenabile di lanciarmi nel mezzo e coccolarli …>> disse Sho, sovrappensiero.

<< Davvero!>> convenne Jun. Poi guardò Sho

<< Fanno lo stesso effetto dei tuoi fratellini …>> disse

<< E’ perché sono piccolini e coccolosi.>> disse Sho, annuendo. Poi sorrise

<< Non ho dimenticato niente negli ultimi venti minuti.>> disse. Jun sorrise e lo baciò

<< Bene!>> disse. Anche Sho sorrise, mentre Kazunari e Satoshi esultavano in strani modi, facendoli ridere. Poi un medico arrivò a ricordare loro che l’orario delle visite era passato. Jun baciò ancora una volta Sho, poi uscì insieme a Satoshi e Kazunari. Mentre si allontanavano, assistette ad una delle scene più dolci che avesse mai visto. Kazunari raccontò a Satoshi quello che era successo quel giorno. Satoshi gli prese il viso tra le mani, accarezzandogli le guance, poi gli baciò la punta del naso. Kazunari ridacchiò e Satoshi gli accarezzò i capelli, con lo sguardo preoccupato, poi lo abbracciò stretto

<< Vieni da me. Vieni a vivere da me, Kazu … davvero …>> disse. Jun sorrise vedendo le gambe di Kazunari cedere. Kazunari si aggrappò con tutte le sue forze a Satoshi, affondandogli il viso nei capelli

<< Io ti amo, Kazunari. Davvero. E non voglio che tu debba chiedermi il permesso per stare da me. Voglio vivere con te … e adesso che hai una scusa plausibile per farlo, voglio che tu dica di si … ecco, l’ho detto e mi sento un imbecille, ma …>>

<< Si!>> singhiozzò Kazunari. Satoshi lo strinse forte a sé, sorridendo e baciandogli i capelli

<< Grazie.>> disse poi. Kazunari si staccò e si asciugò gli occhi, ridendo.

<< Il … il diabete, ragazzi …>> borbottò Jun, facendoli scoppiare a ridere.



g: arashi, p: ohmiya, r: nc-17, p: sakumoto

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