Eseguo gli ordini

Dec 01, 2009 20:00



Livejournal mi odia, la mia connessione pure, riuscirò mi a postare il 20?

TITOLO: Esp
AUORE: Jinny
GENERE: AU. Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: Aimiya , Sakumoto
RATINGS: Ma facciamo pg-17
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porterà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita sclerata notturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprirà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... non hai più tanto tempo eh!! XD)
GIA' POSTATE: Prologo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19


Masaki si rese conto di non essere l’unico nervoso. Tomoya camminava avanti ed indietro nella hall, aspettando i ragazzi. Masaki e Kazunari lo raggiunsero

<< Sensei…>> lo chiamò Masaki. Tomoya li guardò. Poi arrossì ed impallidì ad una velocità pazzesca

<< Senta, la stanza era insonorizzata!>> disse Masaki, arrossendo ed abbassando il viso

<< Giusto…>> convenne l’uomo << Beh, siete diventati uomini, allora… e com’è andata?>> chiese, in tono nervoso

<< C’è stato un piccolo incidente, ma poi bene, direi… Nino?>>

<< Lasciamo stare l’incidente… volevo morire. Poi bene, si. Al di sopra delle mie aspettative…>>

<< Che?!>> chiese Masaki, girandosi a guardare Kazunari, che era arrossito violentemente

<< Beh… diciamo che nonostante fossi ottimista, un po’ di paura c’era…>> disse. Masaki lo abbracciò stretto

<< Se non lo avessi già, me ne servirebbe uno…>> disse

<< Masa, mi soffochi…>> rise Kazunari. Vennero raggiunti da Satoshi, Jun e Sho

<< Smettila! Mi fai diventare isterico, Sho!>> stava dicendo Jun

<< Ce ne siamo accorti, non c’era bisogno di dirlo…>> mormorò Satoshi.

<< Bene. Andiamo.>> disse Tomoya.

<< Sensei, immagino abbia un piano…>> disse Jun. Tomoya lo guardò

<< Ti ricordo che hanno Akanishi - leggo - qualsiasi - cosa - e - riferisco, e Yamashita, che saprà che stiamo arrivando da almeno una settimana… se avessimo un piano, saremmo già morti.>>

<< Quindi tutto sta a confonderli.>> disse Masaki. Si diresse verso l’auto, prendendo di sprovvista gli altri, compreso Jun. Lo seguirono.

<< Bene. >> disse Masaki, mentre Tomoya dal parcheggio dell’hotel partiva a piedi

<< Non sto capendo…>> disse Satoshi

<< E’ quello il punto.>> disse Jun, sorridendo. Erano quasi arrivati, dopo cambi repentini di mezzi, che causavano occhiate attonite dei pochi passanti a quell’ora, quando Sho si irrigidì ed artigliò il braccio di Jun

<< E’ Takki!>> sibilò Jun, mentre Tomoya sosteneva Sho. Jun tenne le mani di Sho, come per mantenere un contatto

<< Ok…>> mormorò. Poi scosse Sho

<< Giuro che la volta che vedo il senpai gli do tante di quelle botte che se le ricorda finchè campa!>> sibilò, mentre Sho tornava in sé.

<< Meno male…>> disse Jun, abbracciando il ragazzo. Sho ricambiò l’abbraccio, poi guardò Jun con urgenza

<< Si, hai ragione… dalla sede centrale, stanno mandando gente a scuola. E hanno deciso di uccidere tutti gli ostaggi… Takki adesso è nel drappello che sta andando a scuola, ma non sa dove sia Imai… dovremmo dividerci…>>

<< A scuola ci vado io, intanto. Posso passare attraverso tutto, ci metto un attimo. Avverto il preside. Però mi serve qualcun altro… ci sono troppi innocui, la…>> disse Satoshi

<< Io e Sho veniamo con te…>> disse Jun << Così ogni tanto vi cerco per sentire come va…>>

<< Ok. Aiba e Ninomiya con me. Ragazzi, state attenti, ok? >> disse Tomoya. Satoshi annuì

<< Vi precedo.>> disse, e scomparve nell’asfalto. Jun e Sho si misero a correre. Masaki prese Kazunari per mano e seguì Tomoya per il dedalo di stradine che li avrebbe condotti alla meta. La mano di Kazunari, nella sua, era gelata. Si girò a guardarlo, vedendolo spaventato.

<< Sensei, un attimo! Nino, che c’è?>>

Kazunari si morse le labbra

<< Non lo so… ho… ho una brutta sensazione… non… >> respirava affannosamente. Masaki si girò a guardare Tomoya

<< Fallo sedere. Sta per avere un attacco di panico.>> disse Tomoya, guardandosi intorno nervosamente. Masaki fece sedere Kazunari, che si appoggiò con la schiena al muro, iniziando a dondolarsi avanti ed indietro. Masaki gli si inginocchiò di fronte e gli prese le mani

<< Piccolo, guardami, sono qui, ok?>> gli disse, dolcemente. Kazunari lo guardò, ma distolse subito lo sguardo. Masaki guardò Tomoya, in cerca d’aiuto

<< Dagli un attimo. >> disse Tomoya << Non lasciargli le mani, ma non parlargli, sennò è peggio.>>

Masaki annuì, e poco dopo, Kazunari si calmò

<< Scusatemi. Ci sono.>> disse, alzandosi. Masaki lo guardò, preoccupato

<< Tranquillo, Ma-chan.>> disse, sorridendogli. Masaki si morse le labbra

<< Ok.>> disse poi. Ripresero la corsa e, in pochi istanti, furono alla sede. Delle persone camminavano davanti alla porta. Sorveglianti

<< Takizawa l’aveva detto che c’erano sorveglianti ovunque?>> chiese Tomoya, cercando di ricordarsi

<< Le sedi della St. James non hanno mai avuto sorveglianti, per passare inosservate… >> disse Masaki << Probabilmente, però, adesso con i decreti anti esp non hanno bisogno di passare inosservati. Creo un diversivo?>>

<< Forse è il caso di trovare un altro accesso… entrare dalla porta principale mi sembra un po’ azzardato…>> disse Kazunari

<< Intelligente il piccoletto! Cos’è, lui è la mente e tu il braccio, Aiba?>> chiese Tomoya

<< Grazie per la fiducia, sensei…>> disse Masaki, con una smorfia, mentre Kazunari rideva. Girarono attorno all’edificio, trovandosi davanti ad un cancello chiuso che dava su un cortile interno. C’era un guardiano al cancello, ma aprì il cancello e si allontanò, mentre le telecamere prendevano fuoco

<< Bel lavoro di squadra!>> disse Masaki, scompigliando i capelli a Kazunari. Entrarono nel cortile e si infilarono in un magazzino

<< Era ora!>> sibilò una voce spaventata << Due minuti e scoprivano che non ero in cella!>>

<< Pi!>> esultò Masaki, riconoscendo il kohai

<< Ci salutiamo dopo, ok? Dobbiamo uscire di qui… fortuna che ci sono io… prima avete cambiato idea su come venire qui tante di quelle volte, che ad un certo punto ho visto solo una nebbia grigia… >>

<< Scusa, ma… era per depistare te e Akanishi…>> disse Tomoya. Tomohisa si girò

<< Jin non è molto difficile depistarlo, al momento. Ha un blocco… non sapevo che potesse succedere anche con i poteri… spruzza l’acido e ha ancora la super forza, ma non legge la mente… dice di non riuscirci… >> Tomohisa si bloccò, come in ascolto

<< Ok, di qua.>> disse. I tre lo seguirono, docili, per i corridoi e giù per le scale. Scesero per almeno quattro piani

<< Merda!>> sibilò Tomohisa. Masaki strinse istintivamente la mano di Kazunari, poi divenne tutto troppo veloce. Fu sicuro di aver fatto esplodere una parete, e di essersi messo davanti a Kazunari. Ed un attimo dopo scoprì che il blocco non funzionava sulle armi. Non che non lo sapesse già, ma… non ebbe il tempo di finire il pensiero. Divenne tutto buio. Sentì un’ultima debole esplosione e delle urla, poi l’incoscienza lo avvolse

gnr: angst, g: arashi, r: nc-17, g: akanishi jin, g: takky&tsubasa, ff: esp

Previous post Next post
Up