TITOLO: Esp
AUORE: Jinny
GENERE: AU. Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: adesso non ve li dico, ciccaaa
RATINGS: Ma facciamo pg-17
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porterà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita sclerata notturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprirà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... si, insomma, hai tempo XDDDD)
GIA' POSTATE:
Prologo 1 2 3 Rimase chiuso in camera per quattro giorni. Non voleva vedere nessuno. Jun passava sempre dopo le lezioni, prima di ansare alle esercitazioni, ma Kazunari non gli parlava nemmeno. Lo salutava a malapena, poi si rannicchiava su un fianco, dandogli le spalle. Il quarto giorno, Jun gli si sdraiò accanto.
<< Non sto leggendo. >> disse subito. Kazunari si girò a guardarlo. Lo vide turbato
<< Hai imparato a controllarlo?>> chiese. Jun scosse la testa
<< Solo… ho altri pensieri per la testa, scusami… e non ho con chi parlarne… Toshi è sempre nel suo mondo, e per quanto io tenti di avvicinarmi, è ancora diffidente. Masa… beh, sono quattro giorni che non si fa vedere…>>
<< Parlane con Sho, no? Io voglio solo stare tranquillo, e rimettermi in sesto per domani mattina…>> disse Kazunari, in tono lamentoso. Jun fece una smorfia. Kazunari cercò di capire cosa gli stesse passando per la testa, quando Jun gli si rannicchiò contro.
<< E’ proprio Sho il problema…>> mormorò. Kazunari lo guardò
<< In che senso?>> chiese, leggermente infastidito da quel contatto non voluto. Jun si morse le labbra e Kazunari notò, con terrore, le lacrime formarsi nei suoi occhi.
<< Jun…>>
<< Io non ce la faccio più… scusami se mi sfogo con te, ma non ce la faccio davvero più… vedo la mente di tutti, quindi trovo naturale tenermi tutto dentro, ma adesso… lui… lui mi piace … davvero tanto… ma… ho letto la sua mente… non mi sopporta… quando mi vede avvicinarsi, sento solo che non mi sopporta… mi considera un idiota, e forse lo sono davvero… e continua a trovare cose che non vanno bene in me… lui… non ha idea di quanto mi faccia male, e non deve averla…>>
Kazunari si mise seduto, facendo sedere anche Jun, e lo abbracciò, cercando di calmarlo. C’era qualcosa che non gli tornava, ma chiaramente Jun non lesse questo pensiero, perché continuò a piangere. Pian piano le lacrime cessarono, ed i singhiozzi si calmarono. Jun smise di tremare ed alzò il viso
<< Grazie, Nino-chan…>> disse, sorridendo timidamente. Kazunari gli scompigliò i capelli.
<< Tranquillo, Jun-Jun.>> disse. Senza rendersene conto. Jun lo guardò e sospirò
<< Jun-Jun, eh?>> chiese, scuotendo leggermente il capo. Kazunari realizzò ed arrossì, abbassando il viso. Lasciò che Jun vedesse quanto ancora si sentiva confuso. Poi gli venne l’idea, ma Jun scosse la testa
<< Non ho idea di cosa sia successo a Masa… lui… ha una barriera infallibile, sul suo passato. Ha chiuso i suoi ricordi dentro una specie di scatola, e non sono mai riuscito ad entrarci… Sho ha letto qualcosa, ma… dev’essere rimasto shockato, perché, a parte le battute cattive che gli escono ogni tanto, ha chiuso anche lui tutto in una scatola ermetica… non sappiamo nemmeno cosa possa fare, oltre a bloccare i poteri. Perché blocca anche il suo. Ma Nagase sensei ha detto che probabilmente per ora è meglio così, che se perdesse il controllo, sarebbe pericoloso. Molto pericoloso. Però anche Nagase sensei ha diciamo la bocca cucita, come tutti gli insegnanti. Non sono riuscito a scoprire nulla, mai…>>
<< Ohno l’ha difeso, quando Sho ha detto quella cosa sull’affezionarsi… forse sa qualcosa…>>
Jun guardò Kazunari, poi si morse il labbro inferiore
<< Anche sapesse qualcosa… è assolutamente impenetrabile. Non ci crederai, ma… non sono capace di leggere la mente di O-chan… ci ho provato, perché non riuscirci mi incuriosiva, ma… nulla. Mi trovo davanti ad un muro. Grigio e liscio… è strano. Forse dipende dall’entità dei traumi subiti… se dovessi leggere me, con due persone fulminate, probabilmente non avrei problemi… ah, non sapevi? A scuola… mi hanno spintonato per le scale, sono volato dalla balaustra, ma mi sono aggrappato, solo che per lo spavento mi è partita una scarica… uno di quelli che mi avevano spinto ed un professore che era venuto a vedere che succedeva sono rimasti fulminati. Altri li intorno feriti, io sono stato portato in ospedale illeso, ma sotto shock… quando sono arrivato qui, non riuscivo ad avvicinarmi alle persone…>>
Kazunari lo guardò
<< Hai rischiato di morire!>> gli disse. Jun si strinse nelle spalle
<< Al massimo mi sarei rotto qualche osso… eravamo al secondo piano… so che tu pensi di essere un mostro… ma… io controllavo già in parte le scariche… tu non lo controllavi per nulla, invece. Se è successo, vuol dire che qualcosa, nel mio cervello, ha ordinato alle scariche di partire… si, mi sono spaventato… ma ho avuto più paura di me che di quello che avrebbe potuto succedermi… non so se mi segui, temo sia un discorso un po’ ingarbugliato…>>
Kazunari scosse la testa
<< Capisco cosa dici, ma… non è necessario non saperli controllare perché se na vadano per i cavoli propri…>> disse. Jun sorrise.
<< Sette, eh?>> chiese dopo un po’. Kazunari abbassò il viso, a disagio. Jun sospirò
<< Non so quanto possa consolarti, ma sono sette stronzi di meno. Suono cattivo, ma… beh, non sempre è una buona idea mettersi a prendere in giro qualcuno che va a fuoco…>>
<< E’ un’idea brillante quasi quanto spintonare sulle scale uno che ti fulmina…>> replicò Kazunari. Risero, per poi tornare seri
<< Forse riusciremo a superarla… riusciamo a scherzarci… uno che secondo me la supererà con molta difficoltà è Sho… dirò un’altra cattiveria, ma… lui… hai visto cosa fa, no? Beh, ha rischiato di essere investito, l’anno scorso, ma invece della barriera protettiva, ha attivato l’altra. Non sapeva di averla… no, non l’ho letto, è stata una confessione semi spontanea… si, ok, l’ho aiutato con della birra… comunque sono scomparse nel nulla dieci persone… il conducente dell’auto, auto compresa, e nove persone che erano li intorno… le famiglie non hanno avuto nulla da seppellire… So che Sho ci sta male, e credo che tante volte sia così scorbutico perché non può fare a meno di pensarci…>>
<< E tu non hai trovato nulla di meglio da fare che venirne a parlare con Ninomiya?!>> disse Sho, entrando nella stanza. Jun si morse forte il labbro inferiore
<< Ma… bussare?>> chiese Kazunari. Sho non gli rispose. Fece un cenno a Satoshi, che entrò trascinando Masaki
<< Lasciami andare, O-chan!>> urlava Masaki. Sempre il solito casinista. Sho scoccò un’occhiata glaciale a Jun che, per tutta risposta, fece per alzarsi
<< Stai li.>> gli intimò Sho. C’era qualcosa di diverso nel suo tono, però. Non era il solito tono adirato…
<< Abbiamo un problema… domani arriva un altro M.P. …>> disse Satoshi, facendo sedere Masaki alla scrivania
<< M.P. ?>> chiese Kazunari
<< Molto pericoloso.>> tradusse Masaki, sorridendogli. Kazunari si girò dall’altra parte, ignorandolo. Masaki gli lanciò una matita, imbronciandosi. Kazunari si girò a guardarlo
<< Dicevamo… domani arriva un altro M.P. … e non era un monitorato… non è figlio di gente come noi… è tipo il primo caso di M.P. senza geni esp…>> disse Sho, ignorando la piccola schermaglia.
<< Sappiamo che poteri ha? Così, per vedere come posso assorbire in caso di necessità…>> disse Masaki.
<< Questo vuol dire che verrai alle esercitazioni?>> chiese Jun, alzando le sopracciglia. Masaki si appoggiò indietro ed iniziò a dondolare la sedia
<< Nagase sensei mi aveva anticipato la possibilità dell’arrivo di un sesto elemento instabile… ma non ha voluto dirmi che poteri avesse…>>
<< Ho fregato il dossier…>> disse Satoshi, con aria innocente. Tutti lo guardarono, mentre sfogliava
<< Uh… spruzza acido. E ha la super forza… >> disse. Kazunari sorrise, vedendo che sfogliava le pagine con il pensiero. Guardò con la coda dell’occhio Masaki, che si mordeva il labbro inferiore.
<< Che ha combinato?>> chiese dopo un po’.
<< Tre morti, due feriti gravi… per paura, dicono…>> lesse Satoshi. Masaki annuì
<< Sarà sotto shock… >> disse
<< Beh, lo siamo stati tutti… dovremmo stargli vicino…>> disse Kazunari, mentre gli altri annuivano
<< Anche con il suo potere rimane qualcuno da seppellire…>> mormorò Sho. Poi tornò efficiente. Salutò e si avviò verso la biblioteca, dicendo che voleva condurre alcune ricerche sulla storia degli esp.