Eseguo gli ordini

Oct 07, 2009 12:32


Si, ma però commentatemiiii T_________T e poi postate, che sennò sammo, uffi T__________T *capricc capricc*

Bene, ed ora a noi

TITOLO: Esp
AUORE: Jinny
GENERE: AU. Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: per ora l'unica traballante coppietta è Aimiya XD E attenzione all'ultima frase U_U
RATINGS: Ma facciamo pg-17
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porterà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita sclerata notturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprirà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... si, insomma, hai tempo XDDDD)
GIA' POSTATE: Prologo  1  2  3  4  5  6  7  8


La stanza era nel caos totale. C’erano resti di vari oggetti ovunque, al tavolo mancava una buona metà, di quella che doveva essere una sedia, era rimasto solo qualche truciolo annerito. L’armadio era spaccato in due, i vestiti sparpagliati ovunque, mezzi bruciati. Era chiaro che, seppur piccole, c’erano state parecchie esplosioni in quella stanza, nelle ultime ore. Kazunari guardò l’insegnante. Probabilmente aveva bloccato Masaki come poteva fino a quel momento, per quello era tanto stanco. Poi guardò Masaki, sdraiato sul letto. Era pallido e respirava velocemente, come se avesse il fiatone. Aveva gli occhi aperti, ma non sembrava vedere. Kazunari gli si avvicinò

<< Potrebbe essere pericoloso, Ninomiya…>> disse Tomoya, cadendo seduto a terra << Temo di non riuscire a fermare altri attacchi… non ora… >> mormorò, chiudendo gli occhi ed appoggiandosi indietro alla parete. Kazunari scosse la testa e tornò a guardare Masaki. Gli prese delicatamente una mano tra le proprie e se la portò al viso, baciandogliela dolcemente. Masaki parve riscuotersi e si girò a guardarlo. Gli occhi gli si riempirono di lacrime e si morse le labbra, che però si piegarono inesorabilmente all’ingiù. Kazunari ormai conosceva bene quell’espressione. Masaki che tentava di trattenere le lacrime, cosa che non gli riusciva mai… si chinò e lo baciò dolcemente

<< Scusa se sono fuggito a quel modo, prima… sei sempre il mio Masaki, quindi non avrei dovuto…>> disse, in un soffio. Masaki scosse la testa

<< Io… io ho perso il controllo… non dovresti essere qui, è pericoloso… non riesco più a tenere il blocco, non per molto, almeno… non più di dieci minuti… >>

<< Adesso calmati.>> disse Kazunari, serio, iniziando ad accarezzargli la fronte. Masaki serrò gli occhi. Stava per succedere di nuovo, Kazunari lo sentì. L’aria intorno a lui esplose, mentre Masaki si rannicchiava su un fianco. Poi, con un gemito, si sdraiò di nuovo sulla schiena. Tomoya l’aveva bloccato di nuovo, una mano sul petto, l’altra sulla fronte. Tremavano forte entrambi, ed il viso di Masaki era bagnato di lacrime.

<< Nino, per favore… per favore esci… non voglio farti del male, non voglio che tu sia in pericolo…>>

<< No…>> iniziò a protestare Kazunari

<< Piccolo, ti scongiuro…>> singhiozzò Masaki. Kazunari si morse forte le labbra

<< Passo domani mattina?>> chiese poi, in tono mesto. Masaki scambiò uno sguardo con Tomoya, poi scosse leggermente la testa

<< Adesso dovrei resistere un po’… vorrei parlare con Nino…>> disse poi, rivolgendosi a Tomoya. L’uomo annuì, ed uscì dalla stanza, in silenzio. Kazunari si affrettò a prendere le mani di Masaki

<< Parlarmi? E di cosa?>> chiese, sedendosi sul letto, trattenendo il fiato. Masaki gli fece un debole sorriso

<< Mi faccio mettere in isolamento… no, non guardarmi così… devo imparare a controllarmi, e per farlo devo usare le esplosioni…. Ma non posso farlo se ti metto in pericolo.. ormai però sono al limite… mi capisci?>>

Kazunari scosse la testa, cercando di lottare contro le lacrime

<< Nino… non riesco più a controllare niente, nemmeno il blocco… quindi devo imparare a controllare le esplosioni in un altro modo… e… sono al limite anche fisicamente… e ho paura… ma almeno se mi faccio mettere in isolamento, tu sarai al sicuro.. avrò meno paura… lo so, sono un egoista ma non riesco a gestire tutto… Nino, non piangere, ti prego…>>

Kazunari serrò gli occhi, lasciando andare le lacrime, che l’avevano sconfitto con tanta facilità. Strinse più forte le mani di Masaki, che lo attirò a sé, abbracciandolo

<< Risolverò questa cosa e tornerò da te, quindi non piangere, va bene?>> sussurrò. Kazunari gli si aggrappò forte

<< Non andare… ho letto cosa dicono dell’isolamento… non torna mai nessuno… non andare, Ma-chan… non lasciarmi da solo… non… non lasciarmi di nuovo…>>

Masaki lo allontanò per guardarlo negli occhi. Kazunari vide che era terrorizzato, ma che cercava di nasconderlo. Masaki voleva proteggerlo a tutti i costi…

<< Non fare i capricci, Nino.>> gli disse. Kazunari serrò di nuovo gli occhi, singhiozzando. Sentì Masaki sospirare ed aprì gli occhi. Gli occhi di Masaki erano gonfi di lacrime, ma il ragazzo cercava di trattenerle con tutte le sue forze.

<< Tornerò da te. Te lo prometto. Quindi adesso non piangere. Ok?>> chiese, e sorrise. Kazunari si sentì stringere il cuore in una morsa di tristezza, di affetto, mentre mille altre emozioni prendevano il sopravvento

<< Itai… non posso bloccarti, adesso…>> disse Masaki, massaggiandosi la mano con cui aveva tenuto Kazunari per una spalla. Kazunari si rese conto di essere incandescente e respirò a fondo. Poi abbassò il viso, cercando qualcosa da dire, per convincerlo a rimanere con lui…

<< Adesso ti stai controllando…>> mormorò, alzando gli occhi, speranzoso. Masaki fece una smorfia

<< A fatica… molto a fatica… tra poco Nagase sensei dovrà bloccarmi di nuovo, ma… anche lui è al limite… devo andarmene al più presto…>>

Kazunari annuì, sconfitto.

<< Solo una cosa…>> mormorò, alzandosi in piedi. Masaki lo guardò. Kazunari si chinò e lo baciò. Si staccò sentendo le mani di Masaki artigliargli le braccia per allontanarlo. L’aria esplose di nuovo

<< Scusa, Nino chan…>> mormorò. Kazunari gli sorrise e gli baciò la fronte

<< Torna da me.>> disse, ed uscì dalla stanza. Guardò Tomoya che, dopo un rapido sguardo, si precipitò nella stanza. Kazunari sentì un’esplosione, poi silenzio. Si allontanò in fretta, prima di cambiare idea. Nel silenzio, sentì dei singhiozzi. Solo quando si trovò aggrappato a Sho, capì di essere lui a piangere. Poi un’altra consapevolezza si fece strada. Lui era entrato, senza bussare in effetti, nella stanza di Jun, ma…

gnr: angst, g: arashi, r: nc-17, g: akanishi jin, g: takky&tsubasa, ff: esp

Previous post Next post
Up