Divieni ciò che sei.

Dec 11, 2007 11:46

Chi: Matt, Mohinder
Dove: Boston, Centro Analisi
Cosa: Matt è finalmente pronto a rivedere Molly. Ma Mohinder non ne è così sicuro.
Quando: Giovedì 15 Settembre 2011
Stato: Finito.

'Sono Matt Parkman' disse, quasi aspettandosi di essere riconosciuto. )

matt, mohinder

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Comments 51

dr_suresh December 11 2007, 12:15:04 UTC
A volte la monotonia di quel lavoro lo spiazzava ( ... )

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trinipedia December 11 2007, 12:24:52 UTC
"Il dottor Suresh scenderà subito" lo informò il portiere con voce incolore, prima di tornare alle sue letture.

Matt si mordicchiò un labbro, guardandosi intorno nervosamente. E poi lo vide.

Mohinder scendeva rapidamente la scalinata, e il camice leggero che indossava sull'immancabile camicia bianca gli svolazzava intorno.

Improvvisamente Matt si ritrovò a dubitare della sua scelta nell'abbigliamento. I pantaloni erano stazzonati? Il maglione era troppo aderente?

Dev'essere lo stress, si disse, non c'era altra spiegazione. Perchè mai avrebbe dovuto sentirsi in soggezione davanti a Mohinder ( ... )

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dr_suresh December 11 2007, 12:41:22 UTC
Lo sguardo di Mohinder cadde distrattamente su uno degli specchi alti fino al soffitto che costeggiavano il corrimano su cui la sua mancina strisciava con indolenza. Accertatosi di non essere ancora giunto nella visuale di Matt che attendeva di sotto, sostò per un attimo su un gradino marmoreo a lisciarsi pieghe inesistenti della t-shirt scura - forse troppo casual? - che indossava, e a tirarsi giù i pantaloni beige che gli fasciavano le gambe atletiche. Seguitò immediatamente ad osservare stranito il suo stesso riflesso, che gli ricambiò l'occhiata perplessa : perchè aveva da curarsi tanto del suo aspetto?, era solo Matt. Che probabilmente indossava qualcosa di molto meno elegante, trattandosi di lui, e che era comunque solo un ... cosa? Amico? Conoscente? ... Estraneo ( ... )

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trinipedia December 11 2007, 13:37:53 UTC
Matt fu tentato di alzare i tacchi e fuggire vigliaccamente, ma invece imitò l'altro cacciando le mani nei pantaloni, dove strinse i pugni tanto da sbiancare le nocche, per farsi coraggio.

"Mohinder."

Certo che sei insistente, eh?Più per abitudine che per altro, si ritrovò a ricevere il pensiero dello scienziato, così come quello successivo che gli fu comunque incomprensibile. A Matt scappò un sorriso tirato: Mohinder aveva preso le sue precauzioni ( ... )

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dr_suresh December 11 2007, 17:03:53 UTC
Stare sempre chiuso in quel laboratorio, tra macchinari freddi che non invecchiavano, doveva aver influenzato il suo senso del tempo e del suo trascorrere. Dettagli del viso di Matt intravisti da lontano, su cui non si era soffermato mentre scendeva le scale - troppo impegnato a darsi un contegno abbastanza noncurante da risultare distante -, gli apparivano ora chiari come il sole, nonostante Mohinder cercasse di nascondere il più possibile la sua attenta opera di analisi: le linee del viso erano rimaste immutate nella loro semplicità e, perchè no, gradevolezza, ma accenni di rughe, peraltro non così semplici da notare, gli ricordarono che sì, erano davvero passati quattro anni ( ... )

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27 Aprile 2007 trinipedia December 12 2007, 22:41:59 UTC
Matt era tornato a casa tardi. Di nuovo. Ultimamente non si sforzava neppure di arrivare in tempo per la cena. Preferiva trovare le luci spente, e il silenzio che lo accoglieva quando oltrepassava la soglia era come una boccata d'aria pura per i suoi nervi.

La situazione era andata degenerando, da quando Janice aveva saputo dei suoi poteri. Avevano entrambi cominciato a porsi mille domande sulla natura del loro rapporto, che forse era stato costruito su basi di menzogne, anche se nessuno dei due, al tempo, ne era stato davvero consapevole. E poi, c'era stato l'aborto.

Dopo l'esplosione, quando tutto sembrava essersi in qualche modo calmato, sua moglie era crollata. E aveva perso il bambino. Intendiamoci, non che per Matt fosse stata poi questa grande tragedia (lui voleva un bambino suo, dopotutto) ma Janice era rimasta sconvolta. Ormai si era abituata all'idea di avere un trottolino per casa, aveva cominciato a comprare vestiti e giocattoli, e l'aveva obbligato a rivestire la stanza degli ospiti con una carta da parati piena di ( ... )

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Re: 27 Aprile 2007 dr_suresh December 13 2007, 10:45:41 UTC
Da quando Molly era andata via, niente era più stato come prima.

Il suo raggio di sole quotidiano aveva reso piacevole anche la lingua biforcuta di Bob e le irritanti frecciatine che sembrava amasse rivolgergli, i silenziosi e bianchi muri dell'edificio in cui trafficavano più segreti che alla Casa Bianca, il tintinnare metallico dei suoi strumenti di ricerca, improvvisamente addolcito da una risata infantile o da un dono a sorpresa - un fiore, un disegno - o, più semplicemente, da quei due occhi scintillanti che illuminavano Mohinder di sorrisi sempre più larghi e felici.

Era forse stato egoista, fin da principio, nella sua decisione di tenerla con sè? Anche se erano stati i piani alti a deciderlo, non lui. Sapeva che l'edificio che ospitava la Compagnia non era il luogo più adatto ai giochi di una bambina di otto anni di ritorno da scuola, che si sarebbe sentita di certo più a suo agio in una ludoteca o nella sua camera della sua casa, circondata dai suoi pelouches e dalle sue bambole. Ma non aveva a chi lasciarla: non conosceva ( ... )

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Re: 27 Aprile 2007 dr_suresh December 13 2007, 10:46:06 UTC
Mohinder si sentì quasi tradito, quando venne a chiedergli se potesse portare Molly a vivere in casa con lui. Se potesse escluderlo da quella che era nata per essere una favola a tre, la foto di un terzetto da cui il viso dello scienziato veniva tagliato via con un colpo netto di forbici ( ... )

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Re: 27 Aprile 2007 trinipedia December 13 2007, 12:36:10 UTC
Quella sera, quando Matt tornò a casa, le luci erano accese. Controllò il suo orologio: era tardi, perchè mai c'era ancora qualcuno sveglio? Cos'era successo?

Scenari sempre più spaventosi presero a sfilargli davanti agli occhi e, col cuore in gola, Matt spalancò la porta percorrendo l'ingresso ad ampie falcate, diretto verso la stanza da letto della piccola.

Dio, fa' che non le sia successo niente pregò ( ... )

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15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 18:43:26 UTC
Ripensarci faceva ancora male. Il viso di Matt che aveva davanti a sé era sciamato via per un istante per lasciar spazio a frammenti indefiniti e rapidi di quanto accaduto quattro anni prima, dell’evento che aveva stravolto ogni cosa e rovesciato ogni certezza, scivolati davanti agli occhi scuri di Mohinder come fotogrammi impressi sulla pellicola di un film. Si rese conto di essere ancora circondato dalla marea di passanti che era solita affollare i marciapiedi dei dintorni a quell’ora, e di avere davanti a sé lo stesso Matt di poco prima, che ad occhi spalancati continuava a fissarlo in silenzio, dopo la risposta ricevuta dal genetista.

Ferito.

“ …come ‘luogo migliore per una chiacchierata’ non intendevo questo.” Riprese fiato, e rivolse un cenno di capo ad un’insegna luminosa che li guardava dal lato opposto del marciapiede e che recitava Lothus. Dall’unica vetrina del locale si intravedevano interni decorati in stile etnico, tazze di the e teiere multicolori esposte su mensole di legno a ridosso di muri bordeaux e porpora, un ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 19:00:40 UTC
Matt aveva visto lo sguardo di Mohinder farsi vacuo, e aveva perfettamente compreso.

L'indiano stava ripensando a quanto accaduto quattro anni prima.

Proprio quando credeva di aver perso qualsiasi possibilità (sul volto di Mohinder erano passate a ritmo sincopato una valanga di emozioni diverse, rievocate probabilmente dai ricordi) ricevette quel pensiero.

Non sto cedendo. E’ solo che è… tanto tempo che non ci vediamo. Sentire quel che ha da dire non farà del male a nessuno, dopotutto. No?

Il suo cuore fece una tripla capriola all'indietro, e Matt avvertì un calore irradiarsi al centro del suo petto. Mohinder aveva sentito la sua mancanza. E ora era disposto, se non a capirlo, quantomeno ad ascoltarlo. E per Matt come inizio poteva andare ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 19:40:07 UTC
Non si rese conto del fatto che il suo ultimo pensiero poteva essere stato ascoltato da Matt: sembrava aver temporaneamente abbandonato ogni difesa, preso com'era dal giustificare la sua scelta di dare ascolto a quanto l'altro avesse da dirgli e a mascherarla da accondiscendenza, renderla diversa da quello che neanche Mohinder immaginava potesse essere. Pietà?, commiserazione? A stento sapeva cosa fossero. E allora qual era il motivo per cui, al solo pensiero di avere Matt alle calcagna, avvertiva una percettibile sensazione di tranquillità in pieno petto ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 19:46:20 UTC
Matt voleva disperatamente smettere di ascoltare i pensieri di Mohinder, perchè era lì per convincerlo che era cambiato, che era affidabile, che era sicuro, e leggergli la mente non era il metodo migliore per riguadagnarsi la sua fiducia.

Eppure, per qualche strano motivo, i pensieri dell'indiano superavano facilmente tutte le porte che Matt aveva imparato ad interporre tra la sua mente e quella di chi gli stava attorno, quasi come se la mente di Mohinder volesse essere ascoltata.

Come se il suo inconscio sapesse che lui non sarebbe stato mai completamente sincero, con Matt, e volesse dargli comunque l'opportunità di conoscere la vera opinione dello scienziato.

Matt fu improvvisamente grato a chiunque gli avesse concesso i suoi poteri, perchè lui aveva ferito Mohinder e Molly in modo imperdonabile, eppure grazie ai pensieri dell'indiano ora sapeva che non tutto era perduto ( ... )

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