Divieni ciò che sei.

Dec 11, 2007 11:46

Chi: Matt, Mohinder
Dove: Boston, Centro Analisi
Cosa: Matt è finalmente pronto a rivedere Molly. Ma Mohinder non ne è così sicuro.
Quando: Giovedì 15 Settembre 2011
Stato: Finito.

'Sono Matt Parkman' disse, quasi aspettandosi di essere riconosciuto. )

matt, mohinder

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15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 18:43:26 UTC
Ripensarci faceva ancora male. Il viso di Matt che aveva davanti a sé era sciamato via per un istante per lasciar spazio a frammenti indefiniti e rapidi di quanto accaduto quattro anni prima, dell’evento che aveva stravolto ogni cosa e rovesciato ogni certezza, scivolati davanti agli occhi scuri di Mohinder come fotogrammi impressi sulla pellicola di un film. Si rese conto di essere ancora circondato dalla marea di passanti che era solita affollare i marciapiedi dei dintorni a quell’ora, e di avere davanti a sé lo stesso Matt di poco prima, che ad occhi spalancati continuava a fissarlo in silenzio, dopo la risposta ricevuta dal genetista.

Ferito.

“ …come ‘luogo migliore per una chiacchierata’ non intendevo questo.” Riprese fiato, e rivolse un cenno di capo ad un’insegna luminosa che li guardava dal lato opposto del marciapiede e che recitava Lothus. Dall’unica vetrina del locale si intravedevano interni decorati in stile etnico, tazze di the e teiere multicolori esposte su mensole di legno a ridosso di muri bordeaux e porpora, un ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 19:00:40 UTC
Matt aveva visto lo sguardo di Mohinder farsi vacuo, e aveva perfettamente compreso.

L'indiano stava ripensando a quanto accaduto quattro anni prima.

Proprio quando credeva di aver perso qualsiasi possibilità (sul volto di Mohinder erano passate a ritmo sincopato una valanga di emozioni diverse, rievocate probabilmente dai ricordi) ricevette quel pensiero.

Non sto cedendo. E’ solo che è… tanto tempo che non ci vediamo. Sentire quel che ha da dire non farà del male a nessuno, dopotutto. No?

Il suo cuore fece una tripla capriola all'indietro, e Matt avvertì un calore irradiarsi al centro del suo petto. Mohinder aveva sentito la sua mancanza. E ora era disposto, se non a capirlo, quantomeno ad ascoltarlo. E per Matt come inizio poteva andare ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 19:40:07 UTC
Non si rese conto del fatto che il suo ultimo pensiero poteva essere stato ascoltato da Matt: sembrava aver temporaneamente abbandonato ogni difesa, preso com'era dal giustificare la sua scelta di dare ascolto a quanto l'altro avesse da dirgli e a mascherarla da accondiscendenza, renderla diversa da quello che neanche Mohinder immaginava potesse essere. Pietà?, commiserazione? A stento sapeva cosa fossero. E allora qual era il motivo per cui, al solo pensiero di avere Matt alle calcagna, avvertiva una percettibile sensazione di tranquillità in pieno petto ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 19:46:20 UTC
Matt voleva disperatamente smettere di ascoltare i pensieri di Mohinder, perchè era lì per convincerlo che era cambiato, che era affidabile, che era sicuro, e leggergli la mente non era il metodo migliore per riguadagnarsi la sua fiducia.

Eppure, per qualche strano motivo, i pensieri dell'indiano superavano facilmente tutte le porte che Matt aveva imparato ad interporre tra la sua mente e quella di chi gli stava attorno, quasi come se la mente di Mohinder volesse essere ascoltata.

Come se il suo inconscio sapesse che lui non sarebbe stato mai completamente sincero, con Matt, e volesse dargli comunque l'opportunità di conoscere la vera opinione dello scienziato.

Matt fu improvvisamente grato a chiunque gli avesse concesso i suoi poteri, perchè lui aveva ferito Mohinder e Molly in modo imperdonabile, eppure grazie ai pensieri dell'indiano ora sapeva che non tutto era perduto ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 20:01:01 UTC
Si disfò dell'odiato camice, affidandolo ad un'attaccapanni di legno poco lontano dal tavolo che li avrebbe ospitati di lì a poco. Si assestò il lembo inferiore della camicia prima di prendere posto, gli occhi, lontani da quelli di Matt, che cercavano qualcuno a cui presentare la loro ordinazione.

Quella situazione lo metteva a disagio tanto quanto lo riempiva di uno strano piacere. Una specie di formicolìo alla colonna vertebrale, un nodo allo stomaco, il pizzicorìo di uno sciame di farfalle in gola. Continuare a chiedersi il perchè di tutto quello non avrebbe portato da nessuna parte - detto da uno scienziato suonava piuttosto lugubre -, lo sapeva, ma il fatto era che sentirsi preda di qualcosa che non riusciva a definire lo spaventava. Fu allora che, sollevando lo sguardo, Mohinder incrociò quello di Matt. E sgranò gli occhi trovandoselo davanti, distogliendoli poi rapidamente da quella vista che lo confondeva.

Accidenti.Nonostante la materia triste delle sue parole, quasi lo ringraziò per aver parlato per primo. E fu sul punto ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 20:14:48 UTC
Non solo a Molly.

Se avesse ancora avuto dubbi riguardo alla profondità del rapporto che senza che se ne accorgessero si era instaurato tra loro, mentre si alternavano nel prendersi cura della piccola, fu quel pensiero a denti stretti che glielo schiaffò sotto gli occhi.

"Non posso recuperare il tempo perso, Mohinder, nè fare finta che non sia trascorso. E anche se potessi, non lo vorrei. Il passato non si cambia, lo so per esperienza personale. Posso solo cercare di tornare gradualmente a far parte della vostra quotidianità e passare il resto dei miei giorni a cercare di farmi perdonare."

Matt sorrise appena.

"Mi siete mancati, Mohinder" disse.

"Tutti e due."

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 21:11:36 UTC
Quelle parole lo riscaldarono immensamente, e improvvisamente si chiese se la primavera non fosse già arrivata. Fuori di lì l'autunno, tra quelle quattro mura caldo come ai Tropici ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 21:23:31 UTC
Matt sapeva che non sarebbe stato facile, ma l'avvertire quanto anche Mohinder desiderasse che lui tornasse nella loro vita gli diede la forza di insistere.

"Veramente, Mohinder" rispose quindi, rivolgendogli il primo, vero sorriso da quando si erano rivisti "Mi sono fatto trasferire a Boston. Inizio lunedì."

Soppesò le sue parole per un momento e poi aggiunse "Non sapevo se mi avresti permesso di dimostrarti che sono cambiato, che sono di nuovo io, ma ho pensato che, in caso avessi deciso di farlo, mi sarebbe stato più semplice essere già qui."

Arrossì appena, ricordando quanto gli era costato convincere i suoi superiori a farsi trasferire; alla fine aveva dovuto accettare di retrocedere, tornando ad essere un semplice membro dell'investigativa, ma ce l'aveva fatta.

E ora poteva offrire a Mohinder un segno tangibile della propria volontà.

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 21:37:07 UTC
Non potè fare a meno di sgranare gli occhi e di fermare a mezz'aria il the che sembrava avere finalmente intenzione di sorseggiare, nonostante fosse ormai poco più che tiepido. La tazza tornò sul tavolo con un tintinnìo metallico, e Mohinder rimase a guardare Matt con le labbra semidischiuse ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 21:50:06 UTC
Matt sospirò. Si era ripromesso che nulla, assolutamente nulla di ciò che Mohinder gli avrebbe detto avrebbe potuto smuoverlo, ma quel richiamo allo sguardo di Molly gli causò un dolore sordo.

Lui cercava di proteggere Molly e, ormai era chiaro, anche se stesso. Matt si rallegrò di essere lui quello che leggeva nel pensiero: se fosse stato il contrario, Mohinder non gli avrebbe permesso neppure di aprir bocca, tanto confusi e vorticanti erano i pensieri di Matt in quel frangente.

L'uomo aprì la cartelletta di pelle che si era portato e ne estrasse un plico sottile di fogli dattiloscritti che porse a Mohinder.

"È della mia analista" spiegò. "L'ho pregata di scriverti perchè potessi avere un punto di vista oggettivo e professionale sul mio stato. Se poi davvero non vorrai darmi neppure uno straccio di possibilità, me ne andrò. Davvero."

Sapeva che stava rischiando grosso, ma la dottoressa l'aveva rassicurato durante l'ultima seduta.

Complimenti, signor Parkman, gli aveva detto. È finalmente un essere umano.Non era stato semplice ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 22:13:14 UTC
Prese il plico con fare scettico. Mohinder non era assolutamente un tipo superbo, ma in anni di esperienza sul campo aveva imparato a diffidare di psicologi, psichiatri e analisti. La disciplina, così pratica e concreta, che aveva imparato ad amare dopo aver studiato per tanti anni lo aveva portato a diffidare del potere delle parole... eppure, da un pò di tempo a quella parte, non aveva forse sperimentato poteri ben più strani eppure efficaci?

La lettera faceva uso di termini medici comprensibili solo da chi fosse inserito nell'ambiente medico: mentre scorreva le parole si ritrovò a chiedersi cosa Matt avesse detto di lui durante le sedute a cui si era sottoposto. La calligrafia ordinata e tondeggiante della dottoressa metteva in evidenza parole come 'ritrovata coscienza di sè', 'equilibrio di personalità ristabilito', 'accenno di personalità borderline soppresso', ma non gli impedì di fantasticare sul ritratto di Mohinder che la donna aveva tratteggiato a partire dalle parole di Matt.

Il sig. Parkman ha trovato in Lei una figura ( ... )

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 22:25:23 UTC
Matt annuì, mentre il suo cuore sembrava volergli uscire dal petto.

Forse non l'ho mai conosciuto bene per davvero.

Voleva forse dire, Mohinder, che gli avrebbe permesso di farsi conoscere di nuovo, dall'inizio, senza più maschere a nascondere i suoi timori? Gli avrebbe permesso di trovare in lui un punto d'appoggio?

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 22:38:13 UTC
"Se dovessi fare di nuovo del male a Molly, io non esiterò ad agire in modo adeguato. Ad ucciderti, in caso la mia irrazionalità prendesse il sopravvento. Voglio che tu sia pronto a quest'evenienza."

Non era mai stato più serio di così. Gli occhi scuri di Mohinder assunsero una sfumatura inquietante, fissi com'erano in quelli di Matt, per la prima volta in quella giornata capaci di sostenere il suo sguardo.

"Credo che tu possa... cominciare a vederla. Fuori casa. Con me presente", aggiunse categorico, sentendosi come una detestabile madre ad un patteggiamento in quel di uno studio legale. Incrociò le mani di fronte a sè, aspettando una reazione da parte di Matt.

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 14 2007, 22:45:28 UTC
Matt ci aveva provato, ci aveva provato davvero a mantenere un cipiglio serio e adulto, ma non ce la fece.

Credo che tu possa... cominciare a vederla. Fuori casa. Con me presente.

Tutta la tensione accumulata da quella mattina ruppe gli argini, e, prima che potesse fermarla, una lacrima gli rotolò lungo la guancia. Matt ridacchiò, così pieno di felicità che pensava che sarebbe esploso, e se la terse, per poi posare le mani sulle spalle di Mohinder e stringere appena, in segno di ringraziamento. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma aveva paura di sentirlo irrigidirsi. Insomma, l'indiano non era mai stato espansivo tanto quanto lui.

"Sta' tranquillo, Mohinder" rispose poi, con la voce rotta dall'emozione "mi ucciderei con le mie stesse mani prima di fare del male a lei. O a te" aggiunse, sorridendogli.

Voglio tornare ad essere il tuo eroe gridò una voce nella sua testa, e una volta di più Matt fu felice che la sua mente fosse una scatola chiusa.

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Re: 15 Settembre 2011 dr_suresh December 14 2007, 22:55:34 UTC
Avvertì gli occhi inumidirsi di riflesso alla vista della lacrima che solcava la guancia di Matt. O forse era solo l'indizio di lacrime che erano sempre state lì, ma a cui non avrebbe dato il permesso di scorrere, non dopo tutti gli sforzi che aveva fatto per cercare di apparire severo e perentorio.

Sentirsi le mani grandi di Matt sulle spalle lo fece rabbrividire. E le sue parole ancora di più. Si ritrovò a resistere all'impulso di abbracciarlo, trattenuto dal suo contengo e dal ricordo, ancora vivo, di quattro anni prima, abbastanza da tenerlo lontano dall'altro.

Si fece però sfuggire il principio di un sorriso, ritrovandosi a sollevare l'angolo destro delle labbra sottili.

Mi ucciderei io, con le mie stesse mani, se dovessi perdere uno di voi due, riflettè, stavolta in hindi, per non farsi scoprire ma quanto bastava per far sospettare Matt del contenuto di quella frase per lui incomprensibile.

"Ehi, cerca di non piangere quando la rivedrai, intesi?", ordinò accusatorio.

Cerca di non piangere mai più.

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Re: 15 Settembre 2011 trinipedia December 15 2007, 15:36:31 UTC
Matt gli rivolse uno sguardo radioso, gli occhi lucidi ( ... )

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