Fan Fiction - John Winchester ("Lonely is the hunter" - Capitolo 13)

Jan 16, 2010 09:48

Titolo: Lonely is the hunter
Fandom: “Supernatural”
Personaggio: John Winchester
Prompt: 004. Mattina. - 010. Felicità. - 018. Orecchie. - 093. Ombra. - 063. Sempre.
Rating: G
Note: Lonely is the hunter (si ringraziano i Kiss per aver fornito - a loro insaputa - il titolo della fic) nasce come racconto della vita di John Winchester, dalla nascita di Sam (001. Nascita) alla sua morte nel primo episodio della seconda stagione (003. Morte), soffermandosi su momenti e situazioni che non sono comparsi nella serie. Le drabble sono scritte in prima persona e seguono l’ordine cronologico. Scritte per 100per100
Dedica: Alle tre persone che mi hanno fatto venire la voglia di scrivere su “Supernatural”: androgena82, babycin, ecstaticagony. Grazie ♥
Disclaimer: I personaggi citati appartengono a Kripke, io mi sono solo divertita a giocarci.
Tabella: qui

Capitoli precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12


004. Mattina.

1999
È mattina quando apro gli occhi. Il sole filtra leggero attraverso le tende, illuminando una stanza che mi sembra di conoscere, anche se è sepolta nelle pieghe della memoria.
Perplesso mi volto su un fianco e allora la vedo; è invecchiata ma sempre bella come me la ricordavo. Incredulo allungo una mano per toccarle una guancia, tremando per l'emozione e la paura che sia tutto un sogno.
“Ti amo, John...” sussurra lei, intrecciando le dita con le mie. Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Quanto ho aspettato questo momento? Quanto mi è mancata?
“Mary... sei tu...”


010. Felicità

Il cuore mi si riempie di una felicità così intensa che rischia di soffocarmi. Fremo dall'eccitazione mentre tocco il suo con la punta delle dita.
“Non è possibile... Non è possibile...” continuò a ripetere, ma le labbra che si posano sulle mie sono proprio le sue. Ne riconosco il sapore, l'ho conservato dentro di me per tutto questo tempo.
Piango mentre la bacio, l'emozione è così forte che penso di morire. E morire tra le sue braccia è una gioia senza limiti.
Si stacca da me e resto ad occhi chiusi, assaporando ogni secondo.
“John, ascoltami... ti prego...”


018. Orecchie.

È il mio cervello a capire per primo l'inganno, tanto che le orecchie si chiudono per non sentire. Ma è ancora il mio cuore a comandare e resto immobile a guardarla adorante, come se fosse una dea.
“Uccidi Sam.”
Quelle parole sfiorano appena il mio inconscio, però qualcosa in me si rifiuta di reagire.
“Mary...”
“John, uccidi Sam!”
È come se una nota stonata avesse interrotto bruscamente una dolce melodia. Sobbalzo e d'istinto mi allontano da lei, la guardo con occhi diversi.
“Mary non l'avrebbe mai detto... lei è morta per Sam... chi sei, demonio?” urlo.


093. Ombra.

Un'ombra le passa sul volto e la sua espressione cambia, i suoi occhi diventano crudeli.
“Hai sbagliato schieramento” sibila con ironia.
Non capisco finché la luce di un lampo illumina la stanza e vedo due ali nere sulla sua schiena.
“Gli angeli sono buoni...” balbetto inorridito.
La creatura ride malvagia. “Oh, lo siamo... è tuo figlio ad essere cattivo. Per questo devi ucciderlo.”
“No!”
“Andiamo, John. Lo sai anche tu... Sam ci ucciderà tutti.”
“No, io lo salverò!”
“Non puoi farlo... uccidilo!”
“No!” urlo con tutte le mie forze, coprendomi le orecchie.


063. Sempre.

“Papà!” La voce di Dean mi riscuote dal torpore in cui sono caduto. Sono steso sul letto del motel dove ci siamo fermati la sera precedente. Mio figlio mi guarda, vedo la paura nei suoi occhi.
“Cosa è successo?”
“Stavi urlando” risponde avvicinandosi.
“Era solo un incubo...” Ma è soltanto una scusa per lui, so perfettamente che l'angelo ha ragione. Lo so, e non voglio accettarlo. “Dean, devi farmi una promessa” mormoro. “Devi proteggere Sam.”
“Ma io già lo faccio.”
“Devi farlo sempre. Non devi abbandonarlo. Mai.”
“Sissignore, te lo prometto.”

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