[ What You Don't Know ]

Jun 19, 2010 12:05

Non ho ancora avuto il tempo di leggere ;O; oggi pomeriggio mi rimetto in pari con tutto +__+.
Piccolo avvertimento, in questo capitolo non appare nessun Johnny's *coff*, è un Jonghyun!Centric *coffa ancora*

Titolo: What You Don't Know
Genere: AU, Sci-Fi
Fandom: Kis-My-Ft2 SHINee, MBLAQ
Raiting: PG-15
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke Kim Jonghyun x Kim Kibum, Choi Minho x Lee Taemin , Joon x Mir XDD
Desclaimer: Tutti si appartengono e blablablabla
Note: L'idea nasce da "Dollhouse" (no, non è una serie porno XD) e il titolo l'ho preso dalla colonna sonora, avrei potuto chiamarla "SDFSDFDSF" ma non sarebbe stato il caso **''. E per farvi un'idea di chi è chi:
- Yue= Taisuke
- Dumbo= Joon/Changsun (tutta colpa di Ninja Assassin XDD)
- Key= Kibum
- BlingBling= Jonghyun
E poi non mi pare ce ne siano altri o_o''
Per darvi un'idea delle facce che hanno:
Jonghyun,Key,Minho,Taemin,Jinki,Joon/Dumbo.
Ch1. Ch.2, Ch.3, Ch.4, Ch.5 , Ch.6

“Riprogrammalo”

“Cosa? Credevo non avesse incarichi per oggi”

“E’ così, devi impiantargli la sua personalità originale e mandarlo via, la Lance è stanca di vederlo gironzolare attorno a Key.”

Sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, quando Jinki si era alzato quella mattina, aveva avvertito una strana tensione nell’aria. Di sicuro i fatti accaduti la notte precedente lo avevano aiutato ad alzarsi con quel malumore.

“Il numero dei gusci di Key e BlingBling?”

“Il tre e il cinque, perché?”

“Controllateli”

Onew sgranò gli occhi per la sorpresa, Smith aveva mandato delle guardie nel dormitorio e il programmatore capì quello che stava per succedere solamente quando un sorriso sadico apparve sul volto dell’uomo.

“Aspetta, non vuol dire niente”

“Sai qualcosa che la Lance dovrebbe sapere?”

“N-no…”

Lo scienziato spostò lo sguardo sul monitor del dormitorio vedendo come quelle guardie stavano stravolgendo tutto cercando i gusci di BlingBling e Key, probabilmente sapendo di poterli trovare assieme.
Quella situazione era già nell’aria, l’esperimento sui bisogni non aveva dato i frutti sperati sui due Active: avevano continuato a fare gruppo e con la sorveglianza aumentata a dismisura, i loro comportamenti anomali non erano passati inosservati.

“L-lasciatemi, che ho fatto?”

La voce di Key era disperata, era sul punto di piangere e cercava di liberarsi dalla presa di due guardie. Allungava le braccia verso BlingBling, al lato opposto della stanza e braccato da altre due guardie, e Jinki non poté fare a meno di sentire una fitta al cuore vedendo le due Doll comportarsi a quel modo.

“La Lance ha dato un ordine, vedi di eseguirlo”

“Potrebbe essere uno shock per Jonghyun, risvegliarsi in un ambiente poco familiare potrebbe disturbare il suo cervello”

“Non m’importa, spiegagli che ha ucciso un uomo e che sono stati clementi con lui, la nuova nazione passerà in secondo piano”

E’ assurdo, come posso dirglielo sul serio?
Onew osservò Smith uscire dal laboratorio e si voltò poi verso BlingBling; l’Active aveva lo sguardo perso nonostante il viso sembrasse rilassato, passare la notte in isolamento doveva averlo scosso parecchio.
Jinki aveva provato a evitare che lo rinchiudessero in una cella, aveva mentito dicendo che un impianto era stato lasciato nel suo cervello ma niente era servito ad aiutarlo. Key aveva pianto tutta la notte, il programmatore lo aveva visto intrufolarsi nel guscio di BlingBling per afferrare il suo cuscino prima di affondarci il volto e continuare a piangere.

“Ho fatto qualcosa di male?”

“No, no, va tutto bene BlingBling”

“Posso andare da Key allora?”

“Purtroppo no, dovremo passare un po’ di tempo assieme”

Lo scienziato provò a sorridere ma quel tentativo fallì, in fondo non riusciva a essere felice vedendo la Doll sedersi su quella sedia, aveva un’aria distrutta e sembrava capire che non avrebbe più rivisto Key.
Sospirando, Jinki recuperò la scheda con la personalità di Kim Jonghyun e la infilò nella fessura dietro lo schienale della poltrona. D’istinto portò una mano alla testa di BlingBling e ne accarezzò i capelli soffici.

“Perché Jinki è triste?”

“Perché non ha saputo proteggere due amici”

“Sono sicuro che hai fatto del tuo meglio”

L’innocenza con cui il biondo stava parlando fece tremare il corpo del povero scienziato, non era mai stato così vicino alle lacrime come in quel momento e non sapere come diavolo fare a sentirsi meno in colpa, non faceva altro che aumentare quella sensazione di vuoto e tristezza che stava provando.

“Aspettami qua BlingBling, vado a prendere una persona e torno, ok?”

“Ok!”

Sapeva di stare per violare una regola, sapeva che il prossimo gesto lo avrebbe catapultato direttamente in Soffitta ma non gli importava, doveva fare qualcosa per Key e BlingBling prima di dare spazio a Jonghyun.
Si fermò davanti a un muretto vicino alla fontana del salone, persino dal proprio ufficio riusciva a vederla, e salutò il ragazzo di fronte a sé.

“Ti va di venire con me Key?”

“Dove andiamo?”

“A vedere BlingBling”

La Doll si alzò immediatamente afferrando la mano che Jinki gli aveva offerto. Vedendo tutto quell’attaccamento tra i due Active, non poteva fare a meno di chiedersi se il sentimento che provavano l'uno per l'altro sarebbe rimasto nonostante le personalità originali.
Trascinando la Doll fino al laboratorio, chiuse la porta principale attivando l’allarme. Nessuno sapeva della sua esistenza, solo Taemin, Onew attivava quell’allarme quando dormiva, durante la notte, perché non si fidava della gente che lavorava in quella House.

“Key~”

BlingBling corse velocemente verso Key avvolgendolo tra le braccia.

“Nonostante lo stato di Doll, hanno una personalità Jinki”

“Me ne sono accorto.”

Anche per quello aveva saputo fin dall’inizio che l’esperimento di Minho sarebbe fallito almeno per quanto riguardava Key e BlingBling, infatti Dumbo e Yue parevano più tranquilli, specialmente Yue. Dopo il casino che aveva combinato Hiromitsu, aveva creduto che il cervello dell’Active sarebbe impazzito.

“BlingBling…”

La Doll dai capelli corvini stava toccando il volto del biondo, passava delicatamente i pollici sulle sue guance e nei loro occhi c’erano soltanto affetto e amore, forse?
Jinki non sapeva come definire quello che vedeva nei loro sguardi, però era sicuro che fosse qualcosa di profondo.

“Non volevo farti piangere”

“Non sei stato tu, quegli uomini…loro ti hanno portato via”

Improvvisamente la bocca di BlingBling cercò quella di Key e il programmatore ebbe un attacco di cuore; quella visione lo aveva sconvolto più della scoperta dell’infame erezione. Se la reazione del corpo del biondo era una cosa naturale e involontaria, provocata da un fattore esterno, quel bacio era tutto il contrario, era voluto e anche apprezzato, data la reazione di Key.

“Non potrebbe mai succedere altro tra quei due, è impossibile”

“Lo dicevi anche degli istinti sessuali, ricordi? Hai scoperto l’erezione solo mesi dopo.”

Lee Jinki doveva smettere di presupporre cose quando poi erano sbagliate. Fortunatamente per lui, i baci che quei due si stavano scambiando erano casti, semplici e lunghi tocchi sulle labbra, non avevano ancora sperimentato il piacere della lingua.

“Adesso dobbiamo andare Key”

“Ti aspetto giù”

“Uhm”

Onew sospirò per l’ennesima volta in quella giornata, gli spiaceva dover distruggere le speranze del moro, perché sicuramente avrebbe aspettato a vuoto.

“Oh ciao Key”

“Taeminnie, lo accompagni giù? Io ho da fare con BlingBling”

“Incarico improvviso?”

“No, purtroppo. Dopo ti spiego”

Annuendo, Taemin prese Key per mano allontanandosi e Onew tornò all’interno del laboratorio, dove vide BlingBling fissare fuori dalla finestra; stava osservando Key, ne era sicuro.

“Non lo vedrò più, vero?”

“Perché dici così?”

Era impossibile che sapesse cosa stava per succedere, era ancora in stato di Doll e quindi non cosciente, come faceva a capire che una volta seduto su quella sedia, nulla sarebbe stato come prima?

“Mi fa male qua, quando penso a lui adesso, sento un dolore qua”

Il biondo si era portato una mano al petto cercando di far capire allo scienziato cosa provasse.
Gli occhi di BlingBling continuavano a fissare fuori e Jinki avrebbe giurato di averlo visto tremare leggermente prima di mettersi seduto sulla sedia, guardandolo.

“Dovresti dirgli di non aspettarmi”

“BlingBling…”

Era sorpreso e triste allo stesso tempo, non aveva mai affrontato una Doll semi-cosciente del proprio destino.
L’Active gli aveva sorriso come a invitarlo a continuare quello che doveva fare, lo shock era del tutto comprensibile, vero? Non accadeva tutti i giorni che qualcuno gli chiedesse quasi esplicitamente di essere impiantato.

“Ho lasciato Key di sotto, non vuole spostarsi da là”

“Sta aspettando BlingBling, forse dovrei dirgli sul serio che non tornerà”

“Perché, lo stai uccidendo?”

Gli occhi di Taemin erano diventati scuri dalla preoccupazione, credeva davvero che Jinki fosse capace di una cosa simile? Lui neanche voleva ridargli la personalità originale, non prima dello scadere dei cinque anni di contratto.
Arruffando i capelli del giovane aiutante, gli spiegò di come Smith aveva buttato BlingBling sulla sedia a come l’Active sembrava aver capito tutto, non aveva omesso neanche i baci che aveva visto e Taemin parve più eccitato che preoccupato a quella notizia.

“Ma perché la Lance vuole sbarazzarsi solo di lui e non di Key?”

“Faresti a meno della tua fonte di guadagno?”

Alla fine era per quello che avevano deciso di mandare via il biondo, per quanto bello e utile poteva essere, non arrivava al numero di richieste di Key. A Jinki tutto quell’agire in base ai soldi, faceva schifo.

“BlingBling è pronto”

“E’ Jonghyun adesso”

“Dove diavolo sono?!”

“Calmati, sei al sicuro”

“Chi…chi sei? Sono già passati cinque anni?”

“Veramente no, ci sono state delle co-complicazioni”

Jonghyun era sicuro di non essersi addormentato in quel posto, sempre che non avessero cambiato la tappezzeria e l’arredamento durante la sua assenza, non riconosceva nemmeno le persone con lui nella stanza e quello lo innervosiva ancora di più che non sapere dove diamine fosse finito. Attendeva qualunque spiegazione dal tipo che lo aveva risvegliato ma quello sembrava più a disagio di lui.

“Ti hanno trasferito da Seoul un po’ di tempo fa, oggi mi hanno ordinato di risvegliarti”

“Oh, ho combinato qualcosa?”

Se lo avevano trasferito in quel posto, che ancora gli era sconosciuto, voleva dire che qualcosa di grosso l’aveva fatta, probabilmente anche il suo risveglio era dovuto a qualche problema che aveva causato. Jonghyun era sorpreso dalla scoperta di poter procurare guai anche da incosciente, evidentemente era qualcosa che non potevano cancellare, qualcosa che si sarebbe portato appresso in qualsiasi forma di vita avesse assunto; i suoi genitori avevano ragione quando gli avevano detto che non valeva niente come persona.

“Io sono Jinki”

“Jonghyun, anche se credo tu lo sappia già”

“Lui è Taemin, il mio assistente!”

Jinki gli indicò il ragazzo più alto e più giovane e lui sorrise educatamente, in realtà si stava chiedendo quanti anni potesse avere quel ragazzino.
C’era qualcosa di strano nell’aria, più precisamente dentro di sé, qualcosa che non riusciva a capire appieno, a essere sincero aveva come la sensazione che gli mancasse qualcuno, una persona che neanche riusciva a ricordare chiaramente.
Sospirando si alzò dalla sedia, gli occhi di Jinki e Taemin erano su di lui, forse non si aspettavano che sapesse camminare normalmente?

“Ti senti bene?”

“Si, sono solo un po’ confuso, credo”

In fondo si era appena risvegliato dopo chissà quanto tempo, in un posto sconosciuto e con persone che non conosceva e che sembravano avere la sua età.
L’uomo che gli aveva fatto firmare il contratto era piuttosto anziano, almeno da quello che ricordava, era stato pure insistente con lui, come se volesse averlo tra le proprie file a tutti i costi.
Forse era il caso di chiedere a Jinki qualche spiegazione, sicuramente ne sapeva più di lui.

“Cosa mi è successo per tutto questo tempo?

Cosa mi avete fatto fare?”

“Molte cose, voglio dire, perché non ti godi la tua libertà?”

“Avrò sul serio dei soldi?”

“Q-questo non lo so, a causa del tuo rilascio prima del dovuto…”

Voleva dire che sarebbe ritornato a dormire su una panchina?
Che dopo tutto quel tempo perso, sarebbe tornato alla vita schifosa che aveva prima?
Non era giusto, non aveva nessuna intenzione di farsi fregare, qualunque cosa avesse combinato, quelle persone gli dovevano più di quanto credessero.

“Non voglio tornare a dormire nel parco, voglio una vita normale!
Quell’uomo me lo aveva promesso, mi aveva dato la sua parola”

Jonghyun era arrabbiato, non si era mai sentito a quel modo, avrebbe rotto qualcosa pur di liberarsi dell’ira che provava. Semplicemente non trovava giusto rimangiarsi la propria parola e lasciarlo di nuovo per strada, che diavolo poteva fare nuovamente da solo?
Senza accorgersene si era avvicinato al balcone che dava sul salone; guardando la gente là sotto, la rabbia gli venne meno lasciando il posto a un’insolita tristezza. Perché fissando un ragazzo dai capelli scuri, sentiva uno strano formicolio allo stomaco?
Era come se lo conoscesse, come se ci avesse passato un sacco di tempo assieme, com’era possibile? Il biondo aveva portato una mano al proprio volto, probabilmente inconsciamente, e si passò le dita nella zona sotto gli occhi; stava cercando di sentire un qualche brivido perché era sicuro che essere accarezzato a quel modo gli piaceva.

“Perché non mi ricordo il suo nome?”

“Di chi stai parlando?”

Il tono insicuro di Jinki gli fece capire che sapeva qualcosa, sicuramente aveva osservato tutto quello che era accaduto in quel posto quindi non era strano che ne conoscesse tutti i segreti.
Jonghyun voleva sapere come mai il suo cuore facesse così male, voleva sapere perché osservando quella figura fine ed elegante nel salone, le lacrime volevano scendere.

“E’ Kibum o Key, come lo conoscevi da Doll. A dire il vero il vostro rapporto è stata la complicazione che ha portato al tuo risveglio”

“Gli ho fatto del male?”

La sola idea di averlo sfiorato per ferirlo, lo terrorizzava.
Kibum sembrava piuttosto fragile fisicamente e lui sapeva essere violento se non tenuto sotto controllo. Qualcosa che aveva imparato a dormire all’aperto comunque.

“No, tutto il contrario…”

“Cioè?”

“Tu e lui…”

“Avevate una storia o qualcosa di molto simile”

Taemin aveva rubato la parola a Jinki e Jonghyun scoppiò a ridere vedendo la faccia completamente rossa e stupefatta del più grande, poi si fermò a riflettere su quello che aveva appena scoperto; com’era  possibile?
Era stato convinto che in stato di Doll, come Jinki gli aveva spiegato, non potevano provare sentimenti, se non pace e felicità, quindi che diavolo era successo al suo cervello per essere stato in grado di innamorarsi senza esserne cosciente?
Kibum era bello, certo, però quello riusciva a dirlo essendo se stesso, senza non lo credeva possibile.

“Hai avuto varie erezioni vedendolo nudo”

“Cosa? Co-come…io…”

Era arrossito, sentiva il volto andargli a fuoco. Quei due lo avevano visto completamente nudo e non si erano limitati solo a quello a quanto pareva.

“Hyung, lo stai mettendo in imbarazzo”

“Oh! E’ successo nelle docce, non perché hai provato a fare sesso con lui!”

“Non mi aiuti così…”

“Minho, il medico, ha capito subito che Key ti piaceva, in pratica ti eccitavi soltanto quando c’era lui in giro”

“Com’è successo?”

Jinki scrollò le spalle e poi sospirò, non lo sapeva neanche lui eh?
Riportandosi al balcone, Jonghyun tornò a osservare Key, era ancora seduto vicino alla fontana e il biondo sapeva che lo stava aspettando. In verità credeva di averne la certezza e forse sbagliava ma il suo cuore gli stava dicendo tutto il contrario.

“Mi sta aspettando, vero?”

Chiedere a Jinki era diventato il suo nuovo hobby.

“Si”

“Non posso parlargli? Toccarlo almeno per un’ultima volta?”

Il programmatore scosse la testa e a lui sembrò che il proprio cuore si stesse fermando.
Sentiva di nuovo quel dolore al petto, come se qualcosa stesse stringendo il suo cuore tentando di farlo smettere di battere, il respiro gli stava venendo meno e sapeva di essere vicino alle lacrime. Per quanto si sforzasse di essere forte, di pensare che in fondo non ricordava niente di quello che aveva condiviso con Key, quello stupido dolore, quell’irritante tristezza, non volevano lasciarlo in pace.

“Jonghyun, n-non fare così”

“N-non è giusto, perché non posso continuare a stare con lui?

Perché mi hai risvegliato?”
Voleva tornare a essere una Doll, voleva continuare a stare con Kibum, forse da BlingBling era migliore che da Jonghyun, sicuramente era meno incasinato.
Non gli importava di quello che poteva succedere al proprio corpo, voleva soltanto stringere Key.

“Jong…”

“Uhm?”

“Ti voglio baciare…”

Ricordava quel momento.
Ricordava l’attesa prima di poter assaggiare le labbra di Kibum.
Ricordava persino il cuore che quasi gli scoppiava dal petto quando aveva premuto la bocca su quella dell’altro.

“Shh, ci sono io con te”

Jonghyun scoppiò a piangere più forte, si era portato le ginocchia al petto e ci aveva nascosto la testa; stava avendo una reazione esagerata forse, però sapere di aver perso l’unica cosa che avrebbe potuto renderlo felice lo stava uccidendo. Il fatto di continuare a non averne un ricordo preciso influiva sul suo stato d’animo.

“Mi dispiace, prima di risvegliarti vi ho fatti salutare ma credo che già sapessi che non lo avresti più rivisto”

“P-perché mi faceva male il cuore…”

Jinki annuì e il biondo sospirò; il risveglio non lo aveva immaginato così traumatico.

“Si ricorderà di me?”

“Si, anche se Key e Kibum sono diversi, i suoi sentimenti sono qua dentro.”

E gli mise una mano sul petto, all’altezza del cuore. Quell’azione lo fece stare un po’ meglio, tanto che era arrivato ad abbozzare un sorriso, alla fine Jinki non era tanto male.
Quando il biondo si alzò dal pavimento, vide entrare un’altra figura, più alto di Jinki e con un camice bianco: doveva essere il medico.

“Onew, posso parlarti?”

gnr: angst, gnr: yaoi, r: pg-15, g: kis-my-ft2, gnr: au

Previous post Next post
Up