In questo capitolo vi renderete conto in che condizioni erano prima le povere DollS ç__ç XD
Titolo: What You Don't Know
Genere: AU, Sci-Fi
Fandom: Kis-My-Ft2 SHINee, MBLAQ
Raiting: PG-15
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke Kim Jonghyun x Kim Kibum, Choi Minho x Lee Taemin , Joon x Mir XDD
Desclaimer: Tutti si appartengono e blablablabla
Note: L'idea nasce da
"Dollhouse" (no, non è una serie porno XD) e il titolo l'ho preso dalla colonna sonora, avrei potuto chiamarla "SDFSDFDSF" ma non sarebbe stato il caso **''. E per farvi un'idea di chi è chi:
- Yue= Taisuke
- Dumbo= Joon/Changsun (tutta colpa di Ninja Assassin XDD)
- Key= Kibum
- BlingBling= Jonghyun
E poi non mi pare ce ne siano altri o_o''
Per darvi un'idea delle facce che hanno:
Jonghyun,
Key,
Minho,
Taemin,
Jinki,
Joon/Dumbo.
Ch1. Ch.2 “Se rifiuto la tua offerta, dovrò continuare a sentire questo dolore senza sapere il perché è successo?”
“E’ una tua scelta, puoi prestarmi cinque anni della tua vita e sapere chi ha ucciso tuo fratello, oppure rimanere qua dentro ad impazzire senza sapere il perché l’hanno fatto”
“Non è giusto fare pressione usando mio fratello”
“E’ l’unica soluzione Taisuke”
Taisuke si buttò sul divano e chiuse gli occhi: non gli piaceva nessuna delle due opzioni ad essere sincero, doveva scegliere quella che gli pareva meno dolorosa a quanto pareva.
Dare in prestito cinque anni della propria vita era la scelta più facile, la via d’uscita più veloce da quel dolore che provava da quando Ryosuke era morto.
Non voleva più soffrire.
Non voleva più chiedersi com’era potuto succedere.
Quei tipi gli stavano offrendo aiuto, immorale forse, ma sempre di aiuto si trattava, in più avrebbero scoperto per lui chi aveva ucciso suo fratello.
“Cosa succederà a me? Alla mia anima o qualunque cosa sia”
“Ti metteremo in una scheda nel nostro database e..”
“Ok, ok, mi stai facendo venire i brividi”
In fondo chi poteva mai apprezzare i dettagli “scabrosi” di quello che sarebbe successo a se stessi?
Taisuke non sarebbe più stato Taisuke, per cinque anni avrebbe prestato il suo corpo a qualche sconosciuto e chissà cosa gli avrebbero fatto fare…però alla fine avrebbe saputo perché Ryosuke era morto. Era pur sempre qualcosa, no?
“E’ una tua scelta Taisuke, ti sto offrendo una soluzione ai tuoi problemi”
“Voglio sapere chi ha ucciso mio fratello.”
“Certo, avrai anche un proficuo conto in banca dopo questi cinque anni”
“Mi interessa sistemare l’assassino di mio fratello”
“Come desideri”
Il ragazzo afferrò il contratto davanti a sé sospirando; dormire per quegli anni era meglio che stare rinchiuso dentro un centro di recupero.
Quando firmò i fogli, senza neanche leggere quello che c’era scritto, la donna gli sorrise dicendogli che si sarebbe presa cura di lui.
“Non so il tuo nome…”
“Dinah, Dinah Lance”
“I miei genitori non dovranno sapere nulla”
“Ovviamente”
Era la cosa migliore da fare, si, Taisuke cercava di convincersi di non aver fatto la cazzata più grande della propria vita.
Non avrebbe visto i suoi genitori per tutto quel tempo, non li avrebbe neanche ricordati, quanto poteva essere doloroso quello?
Quanto dolore avrebbe procurato alla sua famiglia? Probabilmente quella Dinah si sarebbe inventata qualche scusa credibile per giustificare l’assenza di Taisuke. Il contratto ormai era stato firmato, non poteva tirarsi indietro all’ultimo momento.
“Puoi venire subito con me”
“Uhm”
“E dopo il brutto anatroccolo si trasformò in un bellissimo cigno…”
“Vuol dire che per essere accettato dagli altri, bisogna per forza diventare come loro?”
“Non credo sia quella la morale.
Sei Kenji, vero? Ti chiami come me”
Hiromitsu stava osservando Yue dalla propria postazione e decise di chiamare Jinki, in fondo l’incarico non era pericoloso, poteva distrarsi due secondi per rompere allo scienziato.
^ Che vuoi? ^
“Spiegami perché Yue è in un orfanotrofio”
^ Perché oggi è la giornata del: “Anche noi abbiamo un cuore” e quasi tutti gli Active sono impegnati con dei bambini problematici.
Yue deve occuparsi di Kenji, Dumbo è in una scuola di danza o qualcosa di simile, BlingBling sta cercando di far cantare di nuovo un ragazzino e sai qual è la cosa divertente? ^
“Che hai detto tutto di fila?”
^ Ahaha, no, che BlingBling sa cantare, no, Jonghyun lo sa fare, voglio dire… ^
“Ho capito, non hai dovuto mettere nessun cantante morto in lui”
^ Esatto! ^
“E Key?”
^ E’…è rimasto qua, la Lance ha deciso di farlo riposare almeno per oggi. ^
Quello era decisamente strano, perché mettere a riposo uno degli Active più richiesti?
Non era una perdita di denaro?
Kitayama aggrottò la fronte cercando di capire quale potesse essere il reale motivo di quell’improvvisa decisione, aveva paura che c’entrasse qualcosa la scoperta che Onew aveva fatto pochi giorni prima.
“Credi che sappia dell’attrazione tra BlingBling e Key?”
^ No, non credo…poi definirla attrazione è un po’ troppo, non credi? ^
“Ha avuto un’erezione vedendo Key, secondo te che diavolo è?”
^ Ok, ok, è attrazione, non c’è bisogno di arrabbiarsi ^
“Tsk.
Devo andare, Yue è pronto”
^ Riportalo all’ovile sano e salvo, io farò qualche domanda a Key ^
Chiudendo la telefonata con Jinki, Hiromitsu aspettò che Yue entrasse nel furgone prima di fare cenno all’autista di partire.
Il programmatore gli aveva spiegato che la Doll doveva aiutare un bambino che era stato vittima di bullismo quando frequentava la scuola, la gente gli faceva gli scherzi perché diverso, così l’Active doveva fargli capire che non tutti al mondo erano crudeli.
Onew aveva usato la base del cervello di un bambino come Kenji e ci aveva infilato dei miglioramenti, qualcosa come un po’ d’ottimismo e un’ottica meno negativa del mondo.
“Sei pronto per la seduta?”
“Si~ poi posso tornare?”
“Certo”
Chissà perché ogni volta chiedevano di tornare indietro, che avessero la sensazione di perdere qualcosa una volta finiti sulla sedia?
“Tu sei giapponese, vero?”
“Si”
“Ti hanno mai preso in giro per questo?”
“Sono cresciuto in Giappone, quindi no, perché?”
Yue scrollò le spalle alla risposta di Hiromitsu e dopo prese a fissare fuori dal finestrino; la Doll sembrava persa nei propri pensieri, come se stesse pensando a qualcosa di serio e profondo, il biondo si stava chiedendo cosa potesse essere di così importante da isolarsi a quel modo.
“Non tutta la gente è crudele, quel bambino troverà qualcuno che lo apprezzerà”.
“Alle volte per sentirsi meno soli bisogna attaccarsi a queste speranze, eh?”
L’addestratore annuì facendo tornare il silenzio tra loro.
A essere sincero, aveva notato degli atteggiamenti strani da parte di Yue, ogni volta che tornava in stato di Doll c’era qualcosa in più in lui, come se ricordasse di saper fare determinate cose. A Jinki non lo aveva ancora detto, dopo lo shock che lo scienziato aveva subito scoprendo di BlingBling e Key, un altro cambiamento lo avrebbe mandato in crisi.
“Non potete tenermi qui! Voglio andare a casa”
“Casa? Vivi nel parco, su una panchina, non hai una casa”
Il ragazzo abbassò lo sguardo chiudendo immediatamente la bocca.
Quel tipo aveva ragione, non possedeva una casa, non aveva una famiglia a prendersi cura di lui, era solo al mondo e sapeva di non aver nessuno disposto ad aiutarlo.
Tutte le cose che gi stava dicendo erano vere, Kim Jonghyun era diventato un rifiuto della società e nessuno se ne preoccupava.
Non si ricordava quand’era stata l’ultima volta che aveva dormito su un letto vero, l’ultima volta che aveva avuto un pasto decente, era talmente abituato al freddo che il calore di una stanza gli sembrava irreale, un ricordo lontano. Quell’uomo poi lo aveva trascinato via dal parco dove viveva, gli aveva offerto un piatto caldo e dei bei vestiti, tutto perché aveva una proposta da fargli.
“Non voglio perdere cinque anni della mia vita”
“Non te ne accorgeresti nemmeno, per te saranno pochi secondi”
“E dopo?
Cosa accadrà dopo?”
“Potrai fare tutto quello che vorrai, ti pagheremo profumatamente per i tuoi servigi, potresti vivere in una casa tutta tua, una casa vera intendo.”
Avrebbe potuto tornare a vivere come una persona normale, eh?
Non avrebbe più dovuto cantare per strada sperando che qualcuno gli lanciasse qualche spicciolo, avrebbe continuato a cantare perché gli piaceva farlo e non si sarebbe più sentito dire cose come: “Pezzente” o “Sporco barbone”. La sola idea di poter farsi un bagno tutti i giorni, di mangiare tutti i giorni, lo stava convincendo ad accettare quella proposta, che aveva da perdere in fondo?
Jonghyun era stato cacciato da casa dai genitori un paio d’anni prima, non avevano preso bene il vederlo con un altro ragazzo, per loro era troppo imbarazzante avere un figlio come lui. Avevano deciso di mandarlo via soltanto due giorni dopo e, non sapendo dove andare, il ragazzino si era rifugiato nel parco.
“Non avrai più bisogno dei tuoi genitori”
“Non ho più dei genitori, un figlio come me è un disonore”
“Motivo in più per firmare il contratto, no? Non hai nulla da perdere Jonghyun”
Afferrando i fogli sul tavolo, Jonghyun sospirò cercando il coraggio di firmare quel contratto, erano soltanto cinque anni alla fine, cinque anni in cui non avrebbe dovuto preoccuparsi di niente e di nessuno.
“Ci prenderemo cura noi di te”
“Sarà meglio che la mia voce non venga rovinata”
“Te lo prometto”
“Allora BlingBling, come ti senti?”
“Bene, perché?
Sono nei guai?”
“No, no, stai dando del tuo meglio”
Jinki aveva alzato entrambi i pollici emettendo anche un suono idiota dalla bocca, ogni volta che doveva parlare con un Active finiva per innervosirsi e sudare come fosse al mare.
BlingBling gli sorrise e il programmatore gli passò un lecca-lecca, aveva rinunciato a parlare con Key quel pomeriggio, così si era buttato sul biondo.
“Che ne dici di parlare di Key?”
“Key?”
“Si, siete amici, no?”
“Uhm, Key è gentile”
La Doll stava annuendo con l’entusiasmo di un bambino, lo sguardo sognante che aveva in quel momento sul volto era lo sguardo di una persona innamorata o comunque presa da qualcuno.
Onew non sapeva come fosse stato possibile, la sua tecnologia non poteva battere i sentimenti umani evidentemente, non che poi gli importasse seriamente, quei due si erano trovati in quell’Inferno e non c’era niente di sbagliato nel cercare appoggio in un’altra persona.
“Come…ti ricordi come ti sei avvicinato a Key?”
“L’ho sentito piangere una sera, prima di andare a dormire. I suoi occhi erano completamente rossi, perché?”
“E’…è una reazione normale quando piangi, come il colore che ha il tuo livido”
“Oh, Key ci passa spesso le dita, mi fa sentire bene”
Se fosse stato senza cuore avrebbe trovato tutto patetico, dal modo in cui BlingBling stava parlando al suo comportamento da quando aveva sentito nominare Key, Lee Jinki fortunatamente era umano abbastanza da trovare quella situazione adorabile ed innocente.
L’Active aveva portato le proprie dita sotto gli occhi, stava muovendo la punta contro la propria pelle, accarezzandola dolcemente. La sua espressione era come quella di un bambino quando non capiva come funzionava un giocattolo, probabilmente il biondo stava cercando di provare la stessa sensazione che gli provocava la carezza di Key. Dopo qualche secondo, il volto di Jinki fu catturato da due mani.
“Hai la pelle calda, come Key”
“Gli hai toccato il viso in questo modo?”
“Ogni volta che piange, per scacciare via…come si chiamano?”
“Lacrime”
“Per scacciare via le sue lacrime.”
La Doll inclinò la testa da un lato cercando di memorizzare la parola appena udita.
Lo scienziato, dal canto suo, continuò a guardarlo chiedendosi come mai Key piangesse così spesso, gli Active non dovevano essere felici in quel posto?
Non dovevano stare lontani dal dolore e dai problemi? Allora perché uno di loro sembrava soffrire comunque?
Mettendo da parte i propri pensieri, Onew prese le mani di BlingBling tra le sue stringendole leggermente; non aveva mai sviluppato una sorta di rapporto con nessuna Doll.
“Posso andare ora?”
“Sicuro! Porta questo a Key, sono sicuro che gli farà piacere”
Jinki posò un altro lecca-lecca nella mano dell’altro ragazzo e vide i suoi occhi illuminarsi di nuovo: non c’erano dubbi, Key gli doveva piacere davvero tanto.
“Così non piangerà più!”
Accarezzandogli la testa, il programmatore si alzò dalla sedia dirigendosi nuovamente verso il laboratorio. Taemin stava ripulendo tutti gli Active usciti quel giorno, senza quel piccolo adorabile aiutante, si sarebbe sentito perso.
“Com’è andata la tua chiacchierata con BlingBling?”
“Bene, il suo affetto per Key è sincero, pare che dentro BlingBling ci sia qualcosa di Jonghyun”
“E Key?”
“Credo ricambi, volevo parlarne pure con lui ma Smith è stato qua tutto il pomeriggio”
E parlare di quel segreto con quell’uomo in giro non era la cosa più furba da fare, Jinki sapeva benissimo la fine che potevano fare due Active se beccati assieme, nelle altre House solitamente venivano divisi e spediti in case diverse, nella loro probabilmente la Soffitta era l’ultima meta.
Non sapeva cosa accadesse in quel posto, nessuno era mai tornato vivo per raccontarlo.
“Tu potresti distrarre Smith mentre io porto via Key!”
“D-distrarre Smith? Io? Chiedilo a Minho!”
Smith gli faceva paura, non avrebbe mai funzionato il piano di Taemin, non se quello che doveva distrarre quell’energumeno era Jinki.
“Aspetterò il momento in cui Key sarà solo.
Smith passa molto tempo con i boss”
“Il potere della raccomandazione…Ehi! Ma cosa dicevi di Minho?!”