Visto che siete state brave e avete postato, vado avanti anch'io U_U
questo se non sbaglio dovrebbe essere l'ultimo capitolo dal punto di vista di Nino ... mmm
TITOLO: Esp
AUORE: Jinny
GENERE: AU. Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: Aimiya più ... muha, nn spoilero che ho già spoilerato il cap scorso U_U
RATINGS: Ma facciamo pg-17
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porterà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita sclerata notturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprirà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... si, insomma, hai tempo XDDDD)
GIA' POSTATE:
Prologo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Rimase fermo qualche istante, poi realizzò. Si staccò da Sho
<< Gomen…>> mormorò
<< Stavo giusto per andarmene.>> disse Sho, allontanandosi leggermente. Kazunari guardò il rossore sul suo viso, poi guardò Jun, che era seduto sul letto, con un sorriso enorme e le lacrime agli occhi
<< Sakurai, spero che il sorriso ebete di Matsujun sia un buon segno… non devo spaccarti la faccia, vero?…>> disse Kazunari. Sho fece un mezzo sorriso
<< Se intendi che tu e Masa non sarete più gli unici piccioncini, è così, hai ragione. E se questo è il buon segno che aspettavi, no, non devi spaccarmi la faccia… solo che domani mattina abbiamo scuola…>>
Kazunari vide l’espressione stupita di Sho, e si rese conto che le lacrime avevano avuto la meglio. Di nuovo.
<< Masa si è fatto mettere in isolamento…>> singhiozzò. Non sentì i commenti, perché divenne improvvisamente tutto buio.
Quando aprì gli occhi, era nel suo letto. Si sentiva debole, come svuotato. Cercò di mettersi a sedere, ma una mano lo tenne sdraiato
<< Stai buono. Hai la febbre alta…>> disse la voce di Satoshi, da qualche parte alla sua destra. Si girò e vide Satoshi chino su di lui, con l’aria preoccupata
<< Sono tre giorni che ci diamo il cambio, io e gli altri due… ci hai fatto prendere uno spavento pazzesco… e Nagase sensei passa tutto il suo tempo nell’ala di isolamento… >>
<< Hai notizie di Aiba-chan?>> chiese Kazunari. Ora che era completamente sveglio, si rendeva conto di avere la febbre. Si sentiva stordito, aveva freddo, e sapeva che non dipendeva da un virus.
<< Niente di incoraggiante, per ora. Si è fatto bloccare d’urgenza, ieri sera, e ha avuto una crisi di panico… Jun e Sho mi ammazzeranno quando sapranno che te l’ho detto, ma… io sono andato a vedere… è terrorizzato… e gli manchi…>>
Kazunari nascose il viso nel cuscino e pianse, mentre Satoshi gli accarezzava i capelli.
Quella notte, quando fu sicuro che Satoshi si fosse addormentato, uscì dal letto e dalla stanza, ed andò fino all’ala di isolamento. Sentì un’esplosione, poi iniziò a sentire i singhiozzi. Iniziò a correre, avvicinandosi più velocemente. C’erano molte esplosioni, troppe…. Quasi si scontrò con Tomoya, che era fermo fuori dalla porta di una cella
<< Ninomiya! Che ci fai qui?!>> sibilò Tomoya. Kazunari non lo sentì nemmeno. Si appoggiò con i palmi delle mani alla porta dalla quale arrivavano le esplosioni. Poi la voce di Masaki si alzò al di sopra del frastuono, chiedendo aiuto. Tomoya prese Kazunari per le spalle e lo spostò in malo modo, poi entrò. Le esplosioni cessarono e Masaki iniziò a singhiozzare. Kazunari entrò nella stanza. Tomoya lo guardò e gli fece un cenno d’assenso. Masaki, tra le sue braccia, piangeva debolmente, spaventato. Kazunari si inginocchiò e gli prese una mano, iniziando ad accarezzargli una guancia
<< Nino?… Che… che ci fai qui?>> singhiozzò Masaki. Kazunari gli sorrise
<< Oggi è stato bravo. E’ la prima volta che gli sfuggono di mano… ha quasi imparato ad usarle senza perdere il controllo. E tenerle ferme senza usare il blocco… solo ogni tanto si lascia prendere dal panico… ma succede a tutti all’inizio… e qui può permetterselo. Ci sono io a bloccarlo quando rischia di farsi male, e non rischia di ferirti… non ne ha ancora per molto…>> disse. Kazunari guardò l’uomo. Vide il sorriso orgoglioso di un padre, mentre parlava. Si girò a guardare Masaki che, senza forze, teneva gli occhi chiusi, il petto ancora scosso da qualche singhiozzo occasionale. Avvicinò il proprio viso a quello di Masaki e lo baciò dolcemente
<< Bravo Ma-chan…>> mormorò. Masaki aprì gli occhi e sospirò
<< Ti ho promesso che tornerò da te. E che riuscirò a controllarmi.>> gli disse, deciso. Kazunari annuì
<< Adesso fila a letto… se i tuoi amici non ti ci trovano, verranno a cercare me…>> disse Tomoya
Kazunari annuì e si allontanò. Masaki ce l’avrebbe fatta.