NINOSCOPIO

Oct 13, 2010 23:12


TITOLO:  NINOSCOPIO
AUTRICE: Jinny
GENERE: Drammatico ... credo >__>
PAIRINGS: Matsumiya, Sakuraiba
RATINGS: nc-17 causa argomenti
DISCLAIMERS: Non possiedo nessun Arashi, nessun Johnny, nemmeno Johnny Depp, purtroppo, e continuare a ricordarlo di certo non migliora il mio umore!
THANKS: a Harin e Vampiretta che as usual si sono sorbite il mattonazzo in anteprima (a loro l'arduo compito di spiecare NinoSCOPIO U__U)
NOTE: Mi scuso col povero Riidaa che è rimasto un po' in disparte in questa storia ...
GIA' POSTATI: Uno  Due  Tre  Quattro  Cinque  Sei  Sette  Otto  Nove  Dieci  Undici


Kazunari si svegliò al tocco delle labbra di Jun. Avevano dormito di nuovo assieme, l’avevano fatto per tutta la settimana, in effetti, ed ormai quel risveglio era diventato un’abitudine. Aveva pranzato con sua madre, qualche giorno prima, e la cosa si era rivelata essere una buona idea. Quel giorno, lui e Jun erano invitati a cena dai signori Ninomiya …

<< Oh …>> riuscì a dire

<< Che succede?>> chiese Jun. Kazunari si passò le mani sul viso

<< Stasera siamo dai miei … con mia madre ho ripreso i contatti, ma mio padre … nemmeno me lo ricordo …>> mormorò, e si rese conto di essere spaventato a morte. Jun gli strinse la mano, sorridendogli

<< Ma ci sarò io con te>>

Kazunari sospirò ed annuì, per poi baciare dolcemente Jun, sentendolo sorridere nel bacio.

<< Su, dottore, preparati, che devi guadagnare per tutti e due.>> disse poi Jun, ridendo e spingendolo verso il bagno. Kazunari ridacchiò e si affrettò ad obbedire.

Un’ora dopo era nello studio di Sho, e stavano facendo vedere vari oggetti a Ryo che, dopo una sola settimana, stava già imparando a parlare. Aveva anche imparato a scrivere il proprio nome e se la cavava già con Hiragana.

<< Stai facendo progressi molto in fretta, bravo Ryo-chan …>> disse Kazunari, alla fine della seduta

<< Kazu-chan è gentile.>> disse Ryo, annuendo, serio.

<< Anche Sho-chan è gentile …>> disse Kazunari. Ryo annuì, ma sembrava meno convinto

<< Ha ancora un po’ paura di me …  te ti conosce, da parecchio, ma io sono un estraneo … ne, Ryo-chan?>> chiese Sho, sorridendo. Ryo annuì e Sho sorrise

<< Ma gli passerà. E’ bravo, riuscirà a gestire anche il terrore della gente. >>

Ryo annuì, convinto, questa volta

<< Sakurai sensei mi sta aiutando tanto.>> disse, e sorrise di rimando. Dopo poco, venne riportato nella sua stanza e Kazunari si sedette sul divano, guardando Sho

<< Che hai da fissarmi?>> chiese Sho, compilando alcune carte

<< Nulla, solo mi chiedevo … tu e Masa?>>

Sho sospirò ed alzò il viso, con espressione leggermente infastidita, poi si arrese allo sguardo insistente di Kazunari.

<< Siamo ancora in alto mare … ci siamo baciati, ok, ma … poi la cosa si è bloccata li … lui ha paura delle relazioni, un terrore irrazionale che lo prende nei momenti meno opportuni, quindi non so nemmeno se siamo effettivamente una coppia o meno …>>

Kazunari guardò l’amico, trovandolo preoccupato.

<< Eppure lui ti ama, ne sono sicuro …>> disse, pensoso

<< E me lo dice, me lo dice in continuazione, ma … siamo fermi li … mi si è dichiarato, e io mi sono dichiarato e … non so, forse è deficienza combinata, non saprei … ma non riusciamo nemmeno ad affrontare l’argomento …>>

<< Siete patologicamente timidi, temo …>> borbottò Kazunari. Sho incrociò le braccia sul tavolo e vi nascose il viso, con un lamento di frustrazione

<< Non so cosa siamo …>> disse poi, alzando il viso << So solo che mi sembra di impazzire … io vorrei vederlo sorridere sempre … vorrei essere io a farlo sorridere sempre … ma … invece gli faccio avere l’espressione preoccupata …>>

Con enorme sgomento di Kazunari, gli occhi di Sho si riempirono di lacrime

<< Non piangere, Sho-chan …>> supplicò. Sho si asciugò gli occhi con un gesto veloce della mano

<< Vorrei rimanere da solo, Nino …>> mormorò. Kazunari annuì ed uscì dalla stanza. Non aveva mai visto Sho in quello stato, non avrebbe nemmeno mai pensato di vederlo … si avviò a passo deciso e, pochi minuti dopo, era nello studio di Masaki

<< Meno male che non avevo nessuno, al momento …>> disse Masaki, alzando gli occhi dalle carte che stava compilando. Kazunari ignorò il rimprovero e chiuse la porta dietro di sé

<< Che ho combinato?>> chiese Masaki, con aria decisamente colpevole. Kazunari sospirò

<< Sai, mi preoccupavo che fosse Sho a farti soffrire, in realtà sei tu che lo stai portando alla follia …>>

Masaki fece una smorfia e si alzò, iniziando a camminare avanti ed indietro

<< Io ho mentito, non è vero che non ho paura.>> disse poi, fermandosi in mezzo alla stanza, con una smorfia. Kazunari si alzò e lo abbracciò, ma Masaki si staccò

<< Sono un idiota …>> disse

<< Si, lo sei, e dovresti parlare con Sho … lo sai, vero?>>

Masaki sospirò ed annuì, poi posò la fronte sulla spalla di Kazunari

<< Che è questa confidenza?>>

<< Ho bisogno di un po’ di energia …>> mormorò Masaki

<< Ma se sei sempre pieno  di energie!>> protestò Kazunari. Masaki si limitò a sospirare e d alzare il viso, rivolgendogli un debole sorriso

<< Devo parlarne con Sho, hai ragione …>> disse. Kazunari gli diede una pacca sulla spalla poi, vedendo l’ora, si affrettò ad uscire e raggiungere la propria stanza. Vi trovò Jun, che camminava avanti ed indietro, vestito elegante

<< Sei nervoso!>> gli disse, avvicinandosi, facendolo fermare e baciandolo. Jun parve rilassarsi, e Kazunari si staccò, guardandolo

<< Non è una buona idea saltarti addosso sul tavolo della sala da pranzo dei miei, vero?>> disse, scrutandolo da capo a piedi

<< Credo che tua madre mi difenderebbe, allontanandoti a calci da me …>> rise Jun. Kazunari rise a sua volta, poi, in fretta, si preparò

<< Come sei bello, Kazu-chan …>> disse Jun, in tono ammirato, con gli occhi spalancati, guardando Kazunari

<< Non farmi la faccina da ragazzina, non mi incanti.>> disse Kazunari, prendendogli la mano. Jun alzò un sopracciglio, e Kazunari si sentì sciogliere

<< Ok, mi incanti, mi incanti eccome …>> concesse. Jun rise di gusto.

Quaranta minuti dopo erano nell’entrata della casa dei Ninomiya. La signora Ninomiya li accolse con un abbraccio e mille sorrisi, fece i complimenti ad entrambi, poi sparì in cucina, ed il signor Ninomiya si avvicinò, titubante. Jun si chinò leggermente verso Kazunari

<< Vado a vedere se tua madre ha bisogno di aiuto …>> mormorò, e sparì verso la cucina. Kazunari si trovò così a fissare il proprio padre.

<< Sei cresciuto …>> mormorò << Sono passati quanti, dieci anni da quando ci siamo visti l’ultima volta?>> chiese l’uomo, avvicinandosi. Kazunari annuì

<< E non sono cresciuto così tanto … non ho nemmeno cambiato faccia … ma pare sia genetica …>> disse, indicando il viso del padre, immutato da come lo ricordava. L’uomo ridacchiò, poi il mento gli tremò e, con un singhiozzo, abbracciò di slancio il figlio. Kazunari si sentì investire da una serie infinita di emozioni, e si aggrappò al proprio padre, con un sospiro

<< Adesso non hai più paura di me, eh?>> disse l’uomo, staccandosi e sorridendo

<< Non più, no … ma … tu e la mamma non eravate divorziati?>> chiese, ad un tratto. L’uomo sospirò e sorrise

<< Mi ha ripreso … dovresti ringraziare il tuo collega da parte mia … quel tizio con quei sorrisi enormi … ci ha aiutati davvero molto … beh, ma quel bel giovanotto che ti sei portato appresso? E’ il tuo ragazzo?>> chiese l’uomo, voltandosi verso il figlio con sguardo complice. Kazunari arrossì fino alla radice dei capelli

<< Si … penso di si … spero di si …>> riuscì a balbettare. Il padre gli diede una pacca sulla spalla, sorridendo

<< Avrei voluto dei nipotini, ma mi va bene anche avere un genero, tranquillo.>>

Kazunari sospirò e si rilassò, poi sorrise al padre

<< Hai ancora i videogiochi?>> chiese, alzando un sopracciglio. L’uomo scoppiò a ridere

<< Ho tenuto tutto.>> disse, passandogli un braccio attorno alle spalle e conducendolo in soggiorno, parlandogli come se nulla fosse successo. Kazunari sorrise felice, assaporando l’atmosfera. Così si, che poteva superarla …

p: sakuraiba, g: arashi, r: nc-17, p: matsumiya

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