TITOLO: NINOSCOPIO
AUTRICE: Jinny
GENERE: Drammatico ... credo >__>
PAIRINGS: Matsumiya, Sakuraiba
RATINGS: nc-17 causa argomenti
DISCLAIMERS: Non possiedo nessun Arashi, nessun Johnny, nemmeno Johnny Depp, purtroppo, e continuare a ricordarlo di certo non migliora il mio umore!
THANKS: a Harin e Vampiretta che as usual si sono sorbite il mattonazzo in anteprima (a loro l'arduo compito di spiecare NinoSCOPIO U__U)
NOTE: Mi scuso col povero Riidaa che è rimasto un po' in disparte in questa storia ...
GIA' POSTATI:
Uno Due Tre Quattro Cinque Sei Sette La sera prima del processo, Kazunari lasciò che Jun si fermasse nella sua stanza. Voleva convincerlo a non andare, la mattina dopo
<< Io vengo con te, Kazu-chan …>> disse Jun, deciso. Kazunari fece una smorfia
<< Non credo sia una buona idea … a me da già fastidio e non ho visto quell’uomo per dieci anni … ma l’idea di rivederlo …>>
<< Ma Kazu-chan sarà con me. Se Kazu-chan è con me, non ho paura di nulla …>> disse Jun, per poi abbassare il viso
<< Jun, stai piangendo … questo vuol dire che hai paura …>>
Jun alzò il viso, e Kazunari si sentì sciogliere. Vedere quel ragazzo seduto sul suo letto, con il viso serio, rigato di lacrime, lo stava lentamente uccidendo
<< Ho solo paura che Kazu-chan non mi voglia bene …>> mormorò, per poi abbassare di nuovo il viso, rossissimo. Kazunari si avvicinò, non riuscendo a controllarsi, e prese una lacrima che stava cadendo dalla guancia di Jun. Quello alzò lo sguardo, ed i loro occhi si incontrarono.
<< Io … io ti amo, Kazu-chan …>> mormorò Jun, guardandolo dritto negli occhi
<< Temo di amarti anch’io … per quello non voglio portarti, domani … vorrei proteggerti … non voglio che tu ripensi a quello che ti è successo .. è ancora presto e …>>
Jun lo tirò a sedere sul letto, lasciandolo interdetto, e lo baciò, con decisione, e passione. La paura che aveva fino al giorno prima era improvvisamente e completamente scomparsa, a giudicare dall’impeto. Kazunari sentì le mani di Jun insinuarglisi sotto la maglia, anche se timidamente. Jun era curioso, e Kazunari non poté fare a meno di sorridere di questo
<< Mi piace la pelle di Kazu-chan …>> mormorò Jun, le labbra ancora appoggiate a quelle di Kazunari. Lui si avvicinò, sentendo il calore del corpo di Jun. Iniziò ad accarezzargli la schiena, piano, e sentì le dita di Jun stringersi sui suoi fianchi, mentre la schiena del ragazzo si inarcava al tocco di Kazunari
<< Se vuoi che mi fermi, dimmelo, ok?>> mormorò Kazunari. Jun, per tutta risposta, si tolse la maglia, lasciando Kazunari senza fiato per lo stupore
<< Fermati e ti ammazzo.>> mormorò Jun, guardandolo con gli occhi semichiusi, per poi riprendere a baciarlo con foga. Kazunari ricambiò i baci, accarezzando la schiena, il petto, le spalle di Jun, sentendo ogni centimetro di pelle dell’altro, iniziando a scendere con i baci lungo il collo, fermandosi poi un secondo con le labbra posate nell’incavo tra spalla e collo, strappando un gemito a Jun. Kazunari sentì un piccolo brivido di desiderio percorrergli la spina dorsale, e Jun si staccò leggermente, per togliergli la maglia
<< Jun …>>
Quello si limitò a stringerglisi contro, con il fiato corto. La sensazione della pelle di Jun sulla propria fece sospirare Kazunari. Gemette quando le labbra di Jun gli si posarono sul petto. Jun stava scendendo, con piccoli, dolcissimi baci. Kazunari gemette ancora, sdraiandosi ed inarcandosi, senza riuscire a controllare le proprie reazioni. Jun alzò il viso a guardarlo, per poi sdraiarglisi contro, baciandolo
<< Jun … non so se …>>
<< Io voglio che Kazu-chan mi voglia … e voglio che mandi via … quello …>> gli occhi di Jun si riempirono di lacrime, mentre lo diceva. Kazunari sospirò, poi invertì le posizioni ed iniziò a baciare Jun, cercando di essere il meno impetuoso possibile; non voleva spaventarlo o, peggio, fargli male. Non se lo sarebbe potuto perdonare, mai. Senza che se ne rendesse ben conto, i vestiti che ancora resistevano tra di loro, scomparvero. Era sicuro di aver sfilato i pantaloni a Jun, ma quando anche i suoi, la biancheria, fossero scomparsi gli sfuggiva. Ora guardava Jun che, nudo e leggermente rosso in viso, lo guardava, sdraiato sul letto. Lo baciò dolcemente, mentre Jun gli accarezzava la schiena e gli passava le dita tra i capelli.
<< So come funziona, tranquillo, Kazu-chan …>> mormorò Jun. Kazunari arrossì violentemente e si trovò a nascondere il viso nell’incavo del collo di Jun, quando quello gli si strusciò contro
<< J … Jun, io …>>
Jun gli passò le gambe attorno ai fianchi, guardandolo negli occhi
<< Non sono legato. Non mi stai … ob … obbliga … obbligando … sono io che lo voglio … e credo di volerlo proprio tanto … Kazu-chan, per favore …>>
Kazunari lo guardò, sentendosi bruciare dentro. Baciò Jun e, intanto, lo preparò. Quando lo sentì rilassato, tolse le dita, e lo penetrò, fermandosi subito, per lasciare che Jun si abituasse. Poi iniziò a muoversi, cercando di essere delicato. Jun iniziò a sospirare, e gemere, chiamando il suo nome. Fu questione di pochi attimi, e raggiunsero l’orgasmo, ad una frazione di secondo l’uno dall’altro. Kazunari uscì, cercando di non fare male a Jun, e si girò a guardarlo, trovandolo pensieroso
<< Jun … ti … scusa … non …>>
<< Allora non deve fare male per forza. Può essere anche bello …>> mormorò Jun, guardando il soffitto. Poi guardò Kazunari
<< Grazie, Kazu-chan.>> disse, tutto serio.
<< Dovremo lavorare un po’ sulla velocità …>> sospirò Kazunari, accoccolandosi sul petto di Jun, che gli cinse le spalle con un braccio, baciandogli i capelli
<< Kazu-chan è stato dolce e gentile. Ho sentito solo … piacere … è stato bello. Pensavo … avevo paura, sai? Anche se l’ho voluto io … ma avevo torto. Con Kazu-chan è bello … con Kazu-chan è tutto bello. Se Kazu-chan è con me, non ho paura di nulla.>> dicendo questo, Jun si addormentò. Kazunari si girò a guardarlo, sorprendendosi a doversi asciugare li occhi
<< Dannato, sei riuscito a farmi commuovere …>> mormorò, baciandolo dolcemente e tornando a posargli la testa sul petto, per poi addormentarsi a sua volta. La giornata che li attendeva sarebbe stata dura, e lunga, dovevano recuperare le forze …