Густав Герлинг-Грудзинский о Шаламове, Колыме и Аушвице, "Унита", 1999
Вкратце история такова - как ее рассказывает итальянский переводчик "Колымских рассказов" Пьеро Синатти. В конце девяностых годов туринское издательство Эйнауди, за четверть века до того отвергшее предложение Витторио Страда издать "Колымские рассказы" на итальянском, перестроилось и решило выпустить двухтомник Шаламова, заказав предисловие Густаву Герлингу-Грудзинскому, никогда не скрывавшему своих антикоммунистических убеждений. Поляку была обещана полная свобода выражения, и Герлинг вместе с Синатти и сотрудницей издательства Анной Рафетти записали предисловие в виде большого интервью-диалога, которое издательство в последнюю минуту по цензурным соображениям отклонило. В разгар скандала газета ИКП "Унита" поместила фрагменты этой беседы, анонсировав появление ее в виде отдельной книжки в другом, неаполитанском, издательстве. Сегодня эта книжка с текстами на польском и русском языках выпущена Краковским Институтом Книги совместно с польским Литературным Институтом в Париже, а тезис Герлинга-Грудзинского о единой природе нацистских и сталинских лагерей столь же самоочевиден, каким он был для Шаламова: "Колыма не была Мертвым домом, Колыма была лагерем уничтожения".
Кому интересно, недавняя статья на эту тему в газете "ItaliaOggi", 22 Ottobre 2019, "Herling, cancellato da Einaudi. Colpevole ritenere assimilabili comunismo e nazismo"
Ниже - страница "Униты" с упомянутой публикацией. С сайта газеты. Для владеющих итальянским.
l’Unità. Martedì 1 giugno 1999
L’ANTICIPAZIONE ■ L’INTRODUZIONE A SALAMOV BOCCIATA DA EINAUDI
Herling: i gulag come i lager
«Censura» o legittima scelta editoriale? La decisione della casa editrice Einaudidi non utilizzare la prefazione di Gustaw Herling ai «Racconti della Kolyma» di Salamov, che saranno pubblicati nei «Millenni» è già diventato - per iniziativa diPaolo Mieli sulla «Stampa» - un caso. Per la verità è lo stesso Herling ad aver deciso di farlo diventare tale. Con buone ragioni, naturalmente. La prefazione - basata su un dialogo con Piero Sinatti e Anna Raffetto - sarà presto in libreria in unvolumetto della nuova casa editrice «L’ancora». Il testo - di cui qui anticipiamouna parte, dove è esposta da Herling la tesi fondamentale sull’equivalenza tra gulag sovietici e lager nazisti - è preceduto nell’opuscolo da una nota di Herling edal carteggio intervenuto tra la Einaudi e gli autori. «Sia io che Piero Sinatti - scrive Herling - consideriamo la cosa frutto di una tale grossolana ignoranza editoriale (condita di un pizzico di vetero-comunismo, secondo il detto su “il pelo e ilvizio”) da decidere di pubblicare integralmente la nostra conversazione». Nellalettera a Herling (4 maggio ‘99) del responsabile dell’area letteratura della Einaudi, Mauro Bersani, si giustifica il rifiuto dell’introduzione perchè inadatta alla collana «I Millenni»: «La forma intervista sembra un po’ troppo informale, giornalistica, insomma inadatta al tipo di libro». Altro rilievo sullo squilibrio tra «il pesodelle argomentazioni storiche» e la «discussione letteraria». Mentre su gulag elager si è discusso già a lungo, «la grandezza di Salamov scrittore è invece ancora da accertare». Ma sono argomentazioni che Herling respinge con nettezza, anzi capovolgendole. «Mi è difficile immaginare un lavoro su Salamov concentratosulla “discussione letteraria” a scapito delle argomentazioni storico politiche». Secondo Herling i dirigenti della Einaudi non hanno nemmeno letto tutti i raccontidi Salamov, altrimenti avrebbero capito che la sua prefazione è un «modestissimoe moderatissimo commento alla bomba contenuta nell’opera». Non manca la polemica restrospettiva su due «filoni» negativi nel passato Einaudi. Quello della«bella pagina», che spingeva Natalia Ginzburg a non voler pubblicare Primo Levi. Quello dell’«impegno politico», che spingeva Giulio Einaudi a voler pubblicare Zdanov. Resta il fatto, però, che Einaudi pubblicò Levi e non Zdanov. E che oggiripubblica Salamov.
Текст на задней обложке книги Густав Герлинг - Пьеро Синатти. Вспоминать, рассказывать. Разговор о Шаламове, I'Ancora, Неаполь, 1999
Кому интересно, недавняя статья на эту тему в газете "ItaliaOggi", 22 Ottobre 2019, "Herling, cancellato da Einaudi. Colpevole ritenere assimilabili comunismo e nazismo"
Ниже - страница "Униты" с упомянутой публикацией. С сайта газеты. Для владеющих итальянским.
l’Unità. Martedì 1 giugno 1999
L’ANTICIPAZIONE ■ L’INTRODUZIONE A SALAMOV BOCCIATA DA EINAUDI
Herling: i gulag come i lager
«Censura» o legittima scelta editoriale? La decisione della casa editrice Einaudidi non utilizzare la prefazione di Gustaw Herling ai «Racconti della Kolyma» di Salamov, che saranno pubblicati nei «Millenni» è già diventato - per iniziativa diPaolo Mieli sulla «Stampa» - un caso. Per la verità è lo stesso Herling ad aver deciso di farlo diventare tale. Con buone ragioni, naturalmente. La prefazione - basata su un dialogo con Piero Sinatti e Anna Raffetto - sarà presto in libreria in unvolumetto della nuova casa editrice «L’ancora». Il testo - di cui qui anticipiamouna parte, dove è esposta da Herling la tesi fondamentale sull’equivalenza tra gulag sovietici e lager nazisti - è preceduto nell’opuscolo da una nota di Herling edal carteggio intervenuto tra la Einaudi e gli autori. «Sia io che Piero Sinatti - scrive Herling - consideriamo la cosa frutto di una tale grossolana ignoranza editoriale (condita di un pizzico di vetero-comunismo, secondo il detto su “il pelo e ilvizio”) da decidere di pubblicare integralmente la nostra conversazione». Nellalettera a Herling (4 maggio ‘99) del responsabile dell’area letteratura della Einaudi, Mauro Bersani, si giustifica il rifiuto dell’introduzione perchè inadatta alla collana «I Millenni»: «La forma intervista sembra un po’ troppo informale, giornalistica, insomma inadatta al tipo di libro». Altro rilievo sullo squilibrio tra «il pesodelle argomentazioni storiche» e la «discussione letteraria». Mentre su gulag elager si è discusso già a lungo, «la grandezza di Salamov scrittore è invece ancora da accertare». Ma sono argomentazioni che Herling respinge con nettezza, anzi capovolgendole. «Mi è difficile immaginare un lavoro su Salamov concentratosulla “discussione letteraria” a scapito delle argomentazioni storico politiche». Secondo Herling i dirigenti della Einaudi non hanno nemmeno letto tutti i raccontidi Salamov, altrimenti avrebbero capito che la sua prefazione è un «modestissimoe moderatissimo commento alla bomba contenuta nell’opera». Non manca la polemica restrospettiva su due «filoni» negativi nel passato Einaudi. Quello della«bella pagina», che spingeva Natalia Ginzburg a non voler pubblicare Primo Levi. Quello dell’«impegno politico», che spingeva Giulio Einaudi a voler pubblicare Zdanov. Resta il fatto, però, che Einaudi pubblicò Levi e non Zdanov. E che oggiripubblica Salamov.
Текст на задней обложке книги Густав Герлинг - Пьеро Синатти. Вспоминать, рассказывать. Разговор о Шаламове, I'Ancora, Неаполь, 1999