Ebbene eccoci qui all'ultimo capitolo ç___ç prima o poi bisogna sempre arrivare a una fine e con il capitolo 19 concludo i capitoli di questa fict.
Come sempre buona lettura e spero vi piaccia ^___^
Titolo: Bound to the Heart
Fandom: Arashi
Genere: AU, fantasy, fantascienza, yaoi, angst (un pò di tutto insomma XD)
Raiting: R
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: questa storia è pura invenzione fatti e personaggi sono del tutto casuali, eventuali riferimenti a persone esistenti sono deltutto involontarie *si come no XD*
Post precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4,
Capitolo 5,
Capitolo 6,
Capitolo 7,
Capitolo 8,
Capitolo 9,
Capitolo10,
Capitolo 11,
Capitolo 12,
Capitolo 13,
Capitolo 14,
Capitolo 15,
Capitolo 16,
Capitolo 17,
Capitolo 18 Capitolo 19
Qualche leggero colpo alla porta lo svegliò ed aprì gl’occhi lentamente, Jun dormiva al suo fianco entrambi coperti dalle candide lenzuola.
-Si può?- chiese Satoshi facendo capolino dalla porta sbirciando all’interno con un solo occhio.
Anche Jun aprì gli occhi e si tirò su a sedere sul letto.
-Siamo svegli vieni- rispose Sho.
Satoshi entrò nella stanza, ma quando cercò di chiudere la porta dietro di se, Masaki irruppe dietro di lui entrando.
-E’ un pomeriggio stupendo! Cosa fate ancora a letto!- esclamò quasi gridando.
-Masa calmati un po’- lo riprese Nino svogliato.
-Venite a vedere che bel paesaggio avete creato in poche ore voi due- disse ignorando Nino e spalancando la finestra accanto al letto.
I giardini che si vedevano da quella finestra erano rigogliosi come non lo erano mai stati e soprattutto non erano verdi, ma di mille colori, in tutto il tempo che era stato lì non aveva visto paesaggio più bello e solo ora capiva veramente la potenza del potere che Jun portava dentro di se.
-Il membro del consiglio vorrebbe vedervi- disse Satoshi, distraendo Sho dalle fantasticherie che si stava facendo sulla capacità di Jun di rendere così bello quel paesaggio perché entrambi erano così felici.
-Ah si, veniamo subito- disse, facendo per alzarsi, poi si bloccò.
-Potete uscire?- chiese imbarazzato agl’altri ricordandosi che non era molto vestito.
-Sho-chan si vergogna!- lo canzonò Masaki.
-Masa piantala e vieni via- disse Nino trascinandolo fuori dalla porta.
Si vestirono entrambi velocemente, Jun sembrava pensieroso, ma Sho non ci badò molto, forse si sentiva solo un po’ spaesato, ora gli si stava presentando un incarico importante davanti a se, lui era il principe e sarebbe stato finalmente re; in quel momento penso anche che però ciò comportava degli obblighi, dopo quello che era successo sicuramente il membro del consiglio sarebbe rimasto sul pianeta insieme alla squadra per risistemare ogni cosa e aiutare Jun per un primo periodo, e lui… lui sarebbe dovuto tornare sulla terra, doveva spiegare tutto ciò che era successo e molto probabilmente sarebbe passato tantissimo tempo prima che gli sarebbe stato concesso di ritornare; però sapeva anche che non poteva portare Jun con se, lui dopotutto era il cuore, la vita per quel pianeta e non poteva allontanarsi da lì.
-Siete pronti!- disse Masaki irrompendo nella stanza, seguito però da un enorme felino.
-E quello cos’è?!- urlò Sho allontanandosi il più possibile.
-Il mio cucciolo- rispose.
-Quello era il cucciolo? A me sembra un leone!- rispose spaventato.
-Leone?- domandò confuso; -no ti sbagli è un Gheone- rispose per correggerlo.
-Vabbè lasciamo stare; puoi tenerlo lontano?- chiese Sho vedendo che l’animale incuriosito si era avvicinato a lui.
-Ma è buono non ti preoccupare- rispose Masaki.
-Buono o meno tienilo lontano- ordinò.
Jun passò tranquillo davanti a Sho che stava quasi schiacciato contro la parete e si avvicinò lentamente all’animale che lo guardava incuriosito.
-Jun che fai non avvicinarti a quel...- disse Sho preoccupato.
In quel momento Jun si abbassò mettendosi in ginocchio e il gheone andò verso di lui, Sho aveva gli occhi sbarrati stava per correre a tirare via Jun quando… l’animale gli stava... leccando la faccia; era senza parole, quell’enorme, gigantesco animale stava facendo le feste.
-Te l’ho detto che è buono- disse Masaki aggiungendosi a Jun.
Nino che aveva assistito alla scena appoggiato allo stipite della porta se la ridacchiava sotto i baffi divertito.
-Possiamo andare?- chiese poi Satoshi da dietro le spalle di Nino.
Entrarono nella grande sala del trono dove un anziano signore dall’aria gentile e una decina di guardie li aspettavano.
-Sono veramente felice che siamo arrivati in tempo- cominciò a dire con un sorriso che era molto rassicurante.
-Ve la siete vista davvero brutta, mi spiace- aggiunse poi serio.
-Ma no, dobbiamo ringraziarvi per averci salvato- rispose subito Sho educatamente.
-Le persone a palazzo ci hanno raccontato in linea di massima la storia di come quell’uomo ha conquistato il potere e ucciso la famiglia reale- spiegò l’uomo, -ma so che per voi non è stato altrettanto facile scoprire tutto questo-
-Io penso che i domestici e la servitù, insieme a gli abitanti di tutta la città erano troppo spaventati per parlarne, l’apparenza pacifica del sovrano era appunto solo un apparenza- disse Sho.
-Ma… il tuo segretario mi ha detto che in realtà il principe è vivo- disse curioso scrutando i ragazzi dietro le spalle di Sho.
-Si- rispose facendosi da parte, -loro tre erano prigionieri del re- continuò, voleva evitare di raccontare i dettagli, non voleva che nessuno di loro si sentisse a disagio, tutti e tre stavano uno di fianco all’altro e tenevano lo sguardo basso, sicuramente volevano evitare di sentir parlare di loro.
Sho si avvicinò a Jun, gli mise una mano dietro la schiena e si rivolse di nuovo a quell’anziano che stava aspettando:
-Lui è… il principe- e tento di spingere Jun per fargli fare un passo in avanti, ma in quel momento Jun spinse Nino che non aspettandosi il colpo, fece barcollando un passo avanti.
-Quindi sei tu?- chiese confuso l’uomo.
Nino guardò Jun alle sue spalle non capendo cosa stesse succedendo.
-No, in realt…- ma Sho si interruppe, Jun gli stringeva forte il braccio per fargli capire di non continuare, Sho non capiva quello strano atteggiamento ma non continuò.
-Ne hai passate tante, ma ora potrai guidare il tuo popolo nel modo giusto, faremo in modo che tutto il pianeta sappia che sei vivo- disse l’uomo sorridendogli.
Nino non sapeva che dire, non capiva neanche cosa stava succedendo, sorrise semplicemente in risposta e bofonchiò un grazie.
La discussione finì lì e si ritirarono tornando nella stanza di Sho, ma solo quando furono lì, loro 5 soli, cominciarono le prime domande.
-Jun perché hai fatto fingere a Nino di essere il principe?- lo sgridò subito Sho.
-Dovrai presentarti come si deve e scusarti ora, non capisco cosa ti è venuto in mente- aggiunse severo.
Nino e Masaki lo guardavano in silenzio, entrambi confusi; anche Jun non disse nulla rimanendo pensieroso e con lo sguardo basso.
-Jun tu non vuoi quel trono vero?- chiese d’un tratto Satoshi rompendo il silenzio che si era creato.
-EH?!- esclamarono in coro i tre, guardando prima Satoshi poi Jun che annuì in risposta.
-Ma Jun, perché non vuoi? E’ tuo di diritto, il tuo popolo ne sarà felice- disse subito Sho.
-Ci ho pensato tanto, fino a un secondo prima che tu mi stavi per presentare a quel signore non avevo ancora deciso, però… è tutto il giorno che ci penso, non ci ho quasi dormito, ti guadavo dormire e continuavo a pensarci, quel trono, questo pianeta, questa gente, hanno bisogno davvero di qualcuno che si occupi di loro, qualcuno che sappia gestire il potere che ho io, ora che ricordo cosa è successo sette anni fa e… ci sto male, io… io non voglio essere re, io voglio dimenticare quello che è successo; se deciderò di diventarlo invece lo porterò sulle mie spalle per sempre, mia madre mi ha sempre detto che il cuore era una cosa importante, ma anche che senza amore il cuore non può vivere; e tu te ne andrai vero Sho?- chiese alla fine.
Sho si fece cupo e triste, Jun aveva capito benissimo come sarebbero andate le cose, entrambi sarebbero stati infelici perchè lontani anni luce.
-Non ho scelta, di sicuro non potrò tornare per un bel pò- spiegò.
-E io voglio venire con te!- dichiarò Jun.
-Ma non puoi, il pianeta non sopravviverebbe senza di te-
-Cederò il cuore a qualcun’altro-
-Eh?-
-Si- si girò poi verso Nino e Masaki guardandoli entrambi, poi si soffermò su Nino.
-Cosa?! Io?-
-Credo che non sia stato un caso se ho spinto te a presentarti al mio posto- disse Jun.
-Ma... non capisco, è sempre stato Masaki a trattarti bene, ti difendeva sempre quando dicevo qualcosa di cattivo su di te, perchè... perchè io?-
-Perchè tu ne sei in grado- rispose; -tu puoi guidare la nostra gente, puoi rendere felici tutti-
Nino sembrava veramente confuso, non capiva la decisione di Jun.
-Come fai a non odiarmi per quello che ti ho detto?- chiese dopo un pò.
-Non che io non me la sia presa quando mi davi del fuori di testa- dise alzando un sopracciglio, -però forse non avevi tutti i torti, non volevo vivere la realtà e mi estraniavo da tutto e tutti, l’unica cosa a cui tenevo e volevo bene però... eravate voi due-
Masaki piangeva commosso dalle parole di Jun, resistendo con tutto se stesso per non abbracciarlo, mentre Nino ancora pensieroso, lo guardò improvvisamente con aria decisa.
-Dopotutto sei il principe, quindi... se questo è il tuo volere, sarò felice di regnare per te, ma... se un giorno tornerai sui tuoi passo ti restituirò quello che è tuo di diritto- disse Nino con un inchino.
Jun sorrise, Sho era ancora senza parole, davanti ai suoi occhi si stava svolgendo una cosa che credeva impossibile, Jun stava per dare il cuore a Nino rendendolo re e poi sarebbe partito insieme a lui, sarebbero stati veramente insieme... non si sarebbero divisi.
Jun si avvicinò a Nino, tutto era immobile, sembrava avessero tutti smesso di respirare, poi Jun posò la mano destra su cuore di Nino e chiuse gli occhi, sembro passare un eternità ma furono solamente pochi secondi e li riaprì allontanandosi un istante dopo.
-Ora sei il cuore- disse Jun.
-Sicuro? Non mi sento diverso- chiese.
-Sicuro. Prova-
-E come?- chiese confuso guardandosi come se potesse trovare una guida per se stesso infilata in qualche tasca della veste.
-Le emozioni guidano il cuore, con il tempo potrai decidere tu come e quando ci siano dei cambiamenti, ma ora ti basta un sentimento- spiegò.
-Non sò proprio cosa pensare...-
-Pensa al re- propose Masaki.
-Quel bast...- ma neanche servì che finisse la frase che un forte tuono irruppe nel silenzio.
-Visto- disse Jun; -sei tu il cuore ora-
Cominciò il chiacchiericcio, Masaki si divertiva a provocare Nino per vedere le reazioni che poteva provocare e Satoshi si era trovato in mezzo alla loro discussione, Jun li guardava in silenzio sorridendo, così Sho si avvicinò e gli strinse una mano.
-Verrai davvero insieme a me?- chiese piano.
-Se tu vuoi- rispose Jun girandosi a guardarlo.
-Non c’è cosa che mi possa rendere più felice- disse per poi baciarlo.
-Oh si baciano!- sospirò Masaki sognate mentre li guardava; -però niente più fiorellini- si lamentò triste.
-Nino! Bacia Satoshi e vediamo se fai anche tu i fiorellini!- disse Masaki curioso di sperimentare.
-Eh?!- esclamò Nino rosso in viso.
-Bacio, bacio, bacio...-
-Masa sei morto!- cominciò a gridare Nino inseguendo il ragazzo che scappava ridendo.
-Sei sicuro di aver fatto bene?- chiese Sho a Jun, non essendo tanto tranquillo di quel potere lasciato a Nino che sapeva essere anche un piccolo genio del male.
-Sicurissimo- rispose con un sorriso.
E va bene ditemi... ho messo la parola fine dopo il capitolo? No esatto. Quindi annuncio che c'è... un epilogo ^^
Quindi ufficialmente c'è ancora un post, spero vi faccia piacere ^__^