«Nel momento in cui termino di scrivere questo prologo, leggo sui quotidiani che un giovane gay è stato assassinato in una piccola cittadina del Wyoming, negli Stati Uniti. Fu torturato dai suoi aggressori e abbandonato, moribondo, appeso ad una staccionata di fil di ferro. Aveva ventidue anni. Si chiamava Matthew Shepard. So benissimo che negli
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Comments 11
Ti sono vicina!
Però sappi che stiamo migliorando, passo dopo passo!
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Sì, questo è vero. Credo sia una realtà in movimento continuo - sia per quel che riguarda l'interno del movimento, sia per quel che riguarda la percezione della gente. E anche se in questo periodo sembra tutto andare sempre peggio, non si può comunque negare che dei passi avanti siano stati fatti, credo.
Ma boh. Penso di non riuscire proprio ad entrare nell'ottica che ci sia qualcuno che può fare qualcosa del genere. È ancora più incomprensibile del razzismo vero e proprio, per la mia ottica. E sapere che c'è chi *uccide* e c'è chi *muore*, per qualcosa che dovrebbe essere solo amore e piacere...
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Casper e Jackson Hole ( la cittadina dove vivo ) ospitano incontri settimanali del PFLAG e queste riunioni, almeno qui, avvengono in una sala di una chiesa episcopale. Diversamente dalla maggior parte delle scuole degli Stati Uniti, una grande maggioranza delle scuole del Wyoming, durante la giornata dedicata a Martin Luter King contro il razzismo, sono andate a conferenze di persone vittime di razzismo, tra cui c'erano gay e lesbiche. Inoltre, nella mia scuola, da meno di un mese è nata "l'alleanza gay".
Credo che la tragedia di questo ragazzo non sia stata completamente inutile, i cambiamenti si vedono ogni giorno.
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Grazie per esserti fermata a scrivere quacosa - e *grazie* per quello che hai scritto.
Quando ho postato questo intervento mi sono trovata a fare il collegamento con te, e con il fatto che in quello Stato tu stai vivendo, ma non pensavo davvero che ci fossi stata, che li conoscessi. Mi ha fatto un effetto pazzesco - come se un ulteriore ponte si fosse creato.
Ed è *bellissimo* sapere che i cambiamenti si vedono anche lì, che qualcosa si sta muovendo. Nelle scuole, soprattutto.
Che nella tua sia nata da poco una gay-straight alliance mi ha commosso.
È bellissimo, davvero. Ed è qualcosa che schiarisce un pò il futuro. O la speranza, almeno.
Grazie ancora.
Un bacio.^^
PS - Ti dà fastidio se ti aggiungo ai friends?^^
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Comunque ti ho aggiunta adesso ^^
Per quanto riguarda la nostra scuola, credo che la cosa non sia nata proprio dagli studenti, ma dal preside e dai professori. Da quanto ho capito dai cartelloni colorati attaccati su ogni corridoio, ci dovrebbe essere come per gli altri club, una professoressa a regolare gli incontri settimanali. Ed è straordinario per me, che un'alleanza di questo tipo sia non solo approvata, ma decisamente incentivata dalla scuola.
Un bacio anche a te ^^
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Il friendaggio in realtà vale più che altro in questo senso, perchè io sono quasi sempre loggata con rdv quindi anche la f-list la guardo sempre lì.^^ (*rolling-eyes*)
E comunque hai ragione - è bellissimo che anche istituzionalmente comincino a muoversi.^^ Dopo qualche millennio sarebbe anche ora... *rolling-eyes*
Kiss^^
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No, non puoi non piangere.
(Credo di averlo già sentito nominare, lui.)
...Posso chiederti quale è stato il tuo primo romanzo a tematica gay?
Grazie. ^^
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Quello di cui parlavo, con Matthew Shepard in copertina, è Angeli da un'ala soltanto, che a quel tempo mi era piaciuto da morire. Adesso l'ho un pò ridimensionato - nel senso, credo ci siano storie amatoriali scritte 'meglio', almeno nella mia ottica - ma resta comunque un pezzo del mio cuore.^^
(Forse dovrei rileggerlo, in effetti, per dare un'impressione più precisa, non basata su ricordi annebbiati... *rolling-eyes*)
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Sicuramente, l'idea che dei *genitori* possano fare delle cose simili ai loro figli non smette mai di sconvolgermi. È forse la cosa che mi fa più effetto di tutto - la prova che davvero si sta parlando di qualche meccanismo a me sconosciuto. E non so. È terribile, credo.
Non riesco ad immaginare come ci si possa sentire quando non puoi sentirti al sicuro neanche nella tua stessa famiglia, per una cosa come questa poi. Che dovrebbe riguardare te stesso e basta.
È ancora oltre la rabbia, in certi momenti. Proprio, sgomento e basta.
Per quel che riguarda il romanzo, stavo parlando di Angeli da un'ala soltanto - nella risposta a Ste c'è il link al suo ( ... )
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