Da "Arturo, la stella più brillante"
(…)
perché la realtà, si disse, o intuì, mentre cospargeva di fiori il ramo di un albero, scuriva le fronde o creava una nuova sfumatura di colore, non è nel terrore che si patisce ma nelle invenzioni che lo cancellano, che sono più forti, più reali del terrore stesso…
(…)
poi a poco a poco scoprì che è facile
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