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Due come tanti
C'è nessuno? - chiese, senza sapere perché gli era venuto in mente di parlare.
No! - rispose la voce.
Ma allora qualcuno c'è! - ripetè.
Forse - la voce che proveniva dal fondo della cantina aveva parlato ancora.
Appurato che qualcuno c'era decise di proseguire cauto, non si sa mai chi si può incontrare anche se, a ben pensare, chi risponde non ha nulla ( Read more... ) -
Briciole di biscotti
Voleva a tutti i costi passare il tempo.
Come se fosse impaziente di recarsi ad un appuntamento e, nel frattempo, non fosse in grado di far altro.
Provò con i cruciverba ma non amava usare il cervello. Il doversi concentrare troppo gli procurava l'emicrania e siccome pensava che le medicine non avevano altro scopo che arricchire i farmacisti, ne era ( Read more... ) -
Quel biglietto sotto la porta
“Che le cose irraggiungibili si siedano a te vicine e che tu possa camminare sempre nella luce”.
Così c’era scritto su quel biglietto che qualcuno aveva infilato sotto la sua porta.
Esaminò a lungo la calligrafia nel tentativo di riconoscere l’autore, cercò se sul retro ci fosse altro, ma la scritta era l’unica cosa che mostrava quel sottile ( Read more... ) -
La fine, l'inizio e quel che sta nel mezzo
Se qualcuno gli chiedeva se preferisse finire o cominciare, rispondeva che c'era poca differenza. Considerato che chi ben comincia è a metà dell'opera, bastava iniziare con il piede giusto per ritrovarsi a metà strada. A quel punto poteva osservare la strada percorsa, o quella che ancora aveva davanti, e considerarle identiche.
C'era sempre chi ( Read more... ) -
Il signor Serpenti
Il signor Evaristo Serpenti, nonostante il cognome, è una persona calorosa.
Lo si può incontrare mentre scende le scale del condominio nelle prime ore del mattino.
La sua discesa ha il sapore di una venuta al mondo, un lento procedere più per necessità che per scelta.
Certo, potrebbe usare l'ascensore come la maggior parte delle persone. Forse le sue ( Read more... ) -
Ricomincio
E allora si ricomincia, ardito proposito che proverò a mantenere. Dico quello di scrivere ogni giorno, di far trovare qualche riga a chi vorrà passare di qui.
Ho pensato, quando l'idea è uscita dal suo giaciglio e ha cominciato a solleticarmi, di cambiare piattaforma, ma quelle che ho valutato mi son sembrate tutte troppo rumorose.
Quel che cerco è ( Read more... ) -
Infine
Eccomi qui, sono giunto alla fine dell'anno. Il proposito di scrivere ogni giorno è stato mantenuto. È stata una bella passeggiata, che ho cercato di rispettare, pur dovendo fare i conti con tempo e impegni. Cosa ho imparato da questa esperienza? Che basta un poco di dedizione e considerare la scrittura come necessaria, per inserirla tra gli ( Read more... ) -
L'americano (la conclusione)
Dario ubbidiva a quanto gli chiedeva di fare l'americano, senza porre domande. Raramente coglieva il motivo per cui dovevano eseguire certe operazioni. L'uomo cercava di spiegargli ma, per il suo linguaggio incerto e gli argomenti complicati, non riusciva ad essere molto chiaro. Quel giorno, però, il ragazzo, forse stimolato dal sarcasmo del ( Read more... ) -
L'americano (seconda parte)
Così cominciò la nuova vita di Dario che, per aiutare l'americano, riceveva più soldi di quelli che guadagnava suo padre. Certo, le giornate le passava fuori casa e non c'erano sabati né domeniche, ma questo non gli importava, perché quello dei ragni era un mondo meraviglioso, che ogni giorno gli regalava nuove sorprese. Un martedì era solo. L' ( Read more... ) -
L'americano (Prima parte)
Dove avrebbe voluto vivere se non fosse nato a Starnazzone? In qualunque posto al mondo, anche a Sbaragazzo, che distava solo tre chilometri, ma almeno aveva un cinema parrocchiale che la domenica dava i film di 007.
In quel posto era venuto alla luce, come un timido pulcino che esce dall'uovo. Non appena gli occhi erano riusciti a mettere a fuoco ( Read more... )