Eccomi qui, nell'ultimo post prima di natale, avverto subito, perchè il prossimo post di questa fict lo avrete solo dopo Natale, perchè il 24 vi aspetta una ficcina speciale in onore di Masa ^__^
Quindi oggi postiamo questo che è tra i capitoli più belli e secondo me quello cheaspettate un pò tutte XD
Buona lettura ^^
Titolo: A Light in the Dark
Fandom: Arashi
Genere: un pochino angst, yaoi
Raiting: con un accenno di Nc-17
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: in realtà è colpa di Sho, sono stati i suoi occhi in Truth ad accedere la scintilla; però fortunatamente è solo una storia
Post precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4,
Capitolo 5,
Capitolo 6,
Capitolo 7,
Capitolo 8 Capitolo 9
Arrivati a casa Jun preparò una stupenda cena, era tutto buonissimo, però aveva lo stomaco chiuso quindi finì per mangiare poco. Finita la cena andò a sedersi sul divano, mentre Jun lavava i piatti; cominciò così a riflettere su come poteva risolvere la situazione, però più ci pensava più non ne trovava una soluzione, era tanto preso da quei suoi ragionamenti che neanche si accorse che Jun si era seduto al suo fianco.
-Ti va di fare qualche esercizio?- gli chiese con tono allegro; fu forse proprio quel tono che lo irritò a tal punto da farlo esplodere...
-Mi sono scocciato che fate tutti finta di nulla!- cominciò a girdare; -se c’è qualcosa che non va perchè non me lo dite!-
-Ma... non c’è nulla che non va- menti Jun un po’ spaventato.
Quella bugia fece traboccare il vaso e di scatto si alzò afferrò il bastone e uscì dalla porta sbattendola alle sue spalle.
Jun rimase qualche secondo immobile a fissare la porta di casa senza capire esattamente cosa era successo, poi si alzò e afferrando le chiavi lo rincorse per il corridoio dell’edificio, fino a raggiungerlo davanti all’ascensore...
-Sho ti prego torna dentro-
-Voglio farmi un giro e chiarirmi le idee per trovare modo per non rovinare la vita di tutti- disse rimanendo fermo davanti all’ascensore.
-Sho non capisco cosa stai dicendo?! Ti prego torna dentro e parliamone- disse Jun afferrandolo per il braccio e tirandolo via.
Alla fine riuscì a portarlo in casa, lo fece sedere sul divano e andò di corsa a preparare un tè…
-Sho che ti è preso?- chiese porgendogli il tè.
-Mi è preso che sono stufo di tutte queste bugie!- cominciò a urlare, facendo quasi cadere di mano a Jun le tazze per lo spavento; -La verità è che non servo a nulla! Sono solo un peso e nient’altro per tutti!-
Jun posò le tazze e gli si sedette accanto, vide Sho seguire i suoi passi e girarsi verso di lui, gli faceva così male vedere che cercava di capire esattamente dov’era il suo viso.
-Sho tu non sei un peso, non è colpa tua se ti è successo tutto questo; è solo questione di tempo e tutto si risolverà- disse gentilmente cercando di confortarlo.
-Ma di tempo non ce ne, ho solo una settimana!- esordì e Jun raggelò, come poteva sapere Sho di quello che sarebbe successo tra una settimana?
-C..chi te lo ha… detto?- balbettò incerto.
-Vi ho sentiti!-
-Ma… quello che hanno detto… andrà tutto bene… ci andrò a parlare… prenderemo tempo tranquillo-
-Non servirà a nulla, in realtà a me non importa se io perdo il lavoro; quello che non sopporto e che trascini voi insieme a me, vi rovini la vita a causa di una mia disattenzione- disse stringendo talmente forte i pugni da farsi male.
-Sho non è colpa tua, come è successo a te poteva capitare a chiunque di noi, è stato solo un incidente!- rispose subito Jun.
-Fatto sta che ora non vedo! E per colpa mia il gruppo si scioglierà e tutto quello per cui abbiamo lottato verrà dimenticato!- disse con rabbia.
Jun non sapeva che dire, continuare a ripetere che avrebbero trovato una soluzione era inutile perché la decisione era stata presa e ameno che Sho in una settima non fosse tornato sul serio a vedere la situazione non sarebbe cambiata.
-Io…- senti sussurrare Sho; -io voglio tornare a vedere-
Era rimasto in silenzio, ammutolito da quelle parole, gli veniva quasi da piangere e si morse il labbro per trattenere le lacrime.
-Io voglio tornare a vedere… non solo perché in questo modo tutto si sistemerebbe, ma anche… perché voglio tornare a vedere il volto della persona che amo, perché non posso dirgli “ti amo” guardandola negli occhi anche se è qui di fronte a me!- tutto quello che aveva detto era come un grido, qualcosa che Jun sentiva veramente venire dal cuore del ragazzo e le lacrime che aveva trattenuto poco prima si riversarono sul suo viso bagnandolo, era un pianto silenzioso che esprimeva la gioia troppo grande che il suo cuore stava provando in quel momento.
Fece allora l’unica cosa che gli venne in mente, prese tra le sue le mani di Sho conducendole poi fino al suo viso.
Sho sentì la pelle di Jun bagnata da quelle che dovevano essere lacrime, ma Jun continuava a fargli muovere le mani sul suo volto come a disegnarne i tratti e in un certo senso fu così, una immagine cominciò a crearsi nella mente di Sho.
-Mi vedi ora?- chiese Jun, la voce un po’ spezzata dal pianto.
Lo cominciava a vedere sul serio, le guance rigate dalle lacrime, gli occhi lucidi, le labbra morbide.
-Sei bellissimo- disse rispondendogli.
Jun lo abbracciò stretto, nascondendo il viso nella sua spalla -Baka! Baka!- disse singhiozzando.
-Scusami per non aver mai capito cosa provavi- disse stringendolo tra le sue braccia; -abbiamo sprecato tanto tempo, sono stato un stupido hai ragione; ho sempre pensato che a te non interessassi più di tanto, ma ogni notte che passavamo insieme al mattino non ti trovavo mai al mio fianco- spiegò.
-Solo perché io credevo che a te non interessassi, ogni volta non c’è mai stata un parola dolce tra di noi- disse soffocando un singhiozzo.
-Siamo stati stupidi entrambi- affermò Sho; -ora che ci penso mi rendo conto di quante volte gli altri hanno tentato di farcelo capire che dovevamo e volevamo entrambi stare insieme; non era un caso infatti che a volte ci lasciassero soli o ci facessero mettere vicini, eppure noi non abbiamo mai capito quello che loro avevano compreso da tanto invece-
Jun lasciò la sua spalla, ormai non piangeva più; -Sho…- lo sentì sussurrare, -ti prego da ora in poi diciamoci quello che proviamo, perché io ti amo e non voglio più stare male a causa del poco dialogo che abbiamo- era una richiesta sincera, anche se aveva quel non so che… che la faceva sembrare un rimprovero.
-D’ora in poi ti dirò tutto quello che provo, ma anche tu dovrai dirmelo- disse, poi sentì le labbra di Jun posarsi sulle sue, prima in un tocco leggero, poi in un bacio intenso e meraviglioso.
-Sho?-
-Si?-
-Voglio fare l’amore con te- disse mantenendo la promessa che si erano appena scambiati dicendo esattamente quello che in quel momento voleva il suo cuore.
-Lo voglio anch’io- disse Sho baciandolo ancora, poi Jun si alzò dal divano e prese la mano di Sho per condurlo in camera da letto, poi in corridoio si fermò e lo sentì domandare.
-In camera mia o nella tua?-
Che strana domanda gli aveva appena fatto, sorrise tra se, di certo non gli interessava la camera; così rispose…
-La tua è più vicina-
Sentì Jun ridacchiare mentre entravano nella sua camera da letto, arrivati nei pressi del letto Jun si sedette e cominciò ad arretrare verso il centro del letto, mentre portava con se Sho che teneva ancora per mano, Sho in modo un po’ impacciato salì con lui sul letto tenendo la mano libera al lato sinistro di Jun; Sho si sentiva un po’ spaesato, non vedeva assolutamente nulla quella sera e non sapeva neanche dove fosse esattamente Jun, ma questo non era molto importante, perché sentì Jun guidarlo verso di lui fino a incontrare le loro labbra, mentre sentiva le sue mani sollevare la maglietta per sfilarla via di dosso, lo aiutò alzandosi a sedere e sollevando le braccia, quando fu lanciato via l’indumento sentì subito le labbra di Jun sul suo petto all’altezza del cuore, un brivido gli percorse la schiena e cinse il corpo di Jun, lasciandosi trasportare dal piacere che stava provando, mentre Jun saliva con le labbra lungo il petto, fino al collo arrivando poi alle labbra.
In quel momento mentre si scambiavano un bacio intenso ma dolcissimo, Sho lo spinse delicatamente contro il materasso, poi portò le mani alla stoffa che ancora separava i loro corpi e la camicia di Jun sotto le sue mani, come prima cosa gliela sfilò dai pantaloni, mentre continuava a baciarlo, poi si accinse a cercare i bottoni, non era molto facile trovarli e si sentiva un po’ in imbarazzo per questo, ma sentì le mani di Jun accorrere in suo aiuto e in poco tempo la camicia fu tolta di torno.
Erano già entrambi accaldati e sentiva la pelle di Jun quasi bruciare sotto le sue mani, mentre leggeri gemiti uscivano dalle sue labbra mentre ne baciava ogni centimetro, voleva in qualsiasi modo compensare quello che non vedeva, senza lasciarsi sfuggire nulla, voleva imparare a memoria quel corpo, ma sembrava che Jun non ce la facesse quasi più, perché le sue mani andarono a slacciargli la cintura dei pantaloni; lo lasciò fare per un po’ dandogli modo di arrivare a slacciare il bottone dei jeans, poi catturò le sue mani e intrecciandole con le sue lo costrinse a un bacio che non gli diede possibilità di repliche, durante il quale Jun corrispose la stretta; poi quando Sho fu soddisfatto dell’attesa, gli lasciò libera una mano andando a slacciare i pantaloni di Jun il quale sospirò sollevato.
In breve tempo perché ormai troppo impazienti ed eccitati entrambi, rimasero nudi e stretti l’uno nelle braccia dell’altro; Sho rimanendo un po’ impacciato non si sentiva più a disagio nel farsi guidare un po’ da Jun su cosa doveva fare; per la prima volta la loro unione fu qualcosa di intenso che andava al di la del piacere fisico, i sensi che Sho era riuscito a sviluppare gli facevano provare tutto in modo completamente diverso, anche se forse non era per via dei sensi, forse era semplicemente che erano loro che adesso lo vivevano in modo diverso, non era più solo sesso, era qualcosa di profondo; erano i loro nomi che si sussurravano a vicenda mentre il piacere li avvolgeva, potevano sentire i loro cuori battere all’unisono come parte di un unico essere, era ti amo la parola gridata da entrambi al limite dell’estasi; era l’amore che provavano la chiave del cambiamento.
Fatemi sapere mi raccomando ^__^