Rieccomi ^___^
Anhce questo capitolo come quello precedente è un pò fortino^^
BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!!!! ^___^
Titolo: Dual Face
Fandom: Arashi
Genere: AU, scolastica
Rating: NC-17
Pairs: Aimoto, Sakumoto, Sakuraiba, Ohmiya (di tutto di più XD)
Declaimer: Non sono di mia proprietà, ma se vinco alla lotteria mi compro tutta la baracca XD
Ringraziamenti: A Jinny che accoglie sempre una scolastica con grande entusiasmo <3 e ad harin che nonostante non gli stia piacendo continua a leggerla lo stesso <3
Note di avvertimento: A tutte le fan di Sho, siete avvisate che qui non ci fa una bella figura^^
Capitoli precedenti:
Cap.1,
Cap.2,
Cap.3,
Cap.4,
Cap.5 Capitolo 6
Jun non volle raccontare a Masaki cosa era successo la sera prima, Masaki sembrò capire e non insistette nel farsi dire cosa era successo. Ma i giorni seguenti non furono dei migliori per Jun, aveva tentato più volte di avvicinare Sho, ma sembrava ancora essere molto arrabbiato, lo evitava in ogni modo e Jun si sentiva ferito, aveva avuto paura ed aveva reagito d'istinto, ma lui amava Sho e non voleva che ce l'avesse con lui, avrebbe fatto qualsiasi cosa per farsi perdonare, ma non riusciva neanche ad avvicinarsi per parlargli un attimo, e quando lo cercava i suoi amici gli dicevano sempre che era impegnato a fare qualcosa.
Jun si sentiva frustrato, cosa doveva fare? Ogni volta che ci pensava e ripensava a quella sera le lacrime gli riempivano gli occhi, Masaki lo aveva sorpreso più volte a piangere silenziosamente mentre seduto alla sua scrivania fingeva di studiare, più di una volta durante la notte aveva avuto qualche incubo, sognava quella notte e poi Sho che gli diceva che non lo voleva vedere più e ogni volta si svegliava di soprassalto, le prime volte Masaki aveva fatto finta di nulla, finchè una notte Jun non si svegliò dall'incubo e Masaki si alzò per andarlo a scuotere; Jun si svegliò di colpo, il cuore a mille e il respiro accelerato.
-Jun stai bene?- chiese preoccupato Masaki.
Jun ci mise un attimo, ma poi riuscì a parlare -Si, scusami, solo un incubo, non volevo svegliarti-
-Jun so benissimo che sono giorni che non fai altro che avere incubi e per l'esattezza dal giorno in cui sei uscito con Sakurai- fece presente subito.
-Non vuoi parlarmene ed ok, ma ho visto quanto hai cercato di parlargli in questi giorni e lui che ha fatto? Ti ha ignorato! Ti pare giusto che tu debba stare male così per lui? Jun sei un ragazzo dolcissimo, ormai credo di conoscerti abbastanza bene e... credimi non ne vale la pena- disse, cercando di essere dolce e comprensivo, perchè in quel momento Jun gli sembrava davvero molto fragile.
-Lo so, ma... Masaki io ne sono innamorato, io lo amo, lo amo davvero tanto- disse e alla fine un singhiozzo gli spezzò la voce.
Masaki si sedette sul letto e lo strinse in un abbraccio, cosa poteva fare ora, Jun ne era innamorato sul serio, questo gli stava provocando un enorme dolore oltretutto, non voleva che Jun stesse male, non lo voleva con tutto il cuore, voleva proteggerlo, ma non sapeva come fare.
-Sho ti prego, possiamo parlare? Solo qualche minuto ti prego- era riuscito a bloccare Sho subito dopo la fine delle lezioni, per fare questo aveva anche finto di sentirsi male per poter uscire prima dalla sua aula e si era messo ad aspettare davanti alla porta dell'aula di Sakurai il suono della campanella, quando uscirono i primi ragazzi cominciò il vociferare, ma Jun ignorò la cosa ed aspettò di vedere Sho uscire dall'aula seguito dai suoi amici, e allora lo placcò.
-Ho da fare- rispose secco.
-Solo un minuto, per favore- insistette ancora, poi visto che stava attirando un sacco di attenzione quella scenetta, Sho decise che era meglio dargli ascolto per qualche minuto prima che uno dei professori venisse a vedere cosa stava succedendo.
Si spostarono sulla terrazza e gli amici di Sho rimasero sulle scale per evitare che qualcuno salisse, visto che avevano attirato un po' di curiosi.
-Cosa vuoi?- chiese secco Sho sedendosi.
-Volevo scusarmi per l'altra sera, io...-
-Sei solo un ragazzino, era meglio se ti lasciavo perdere- disse interrompendolo.
-Io non sono un ragazzino!- esclamò subito Jun irritato.
-Allora un po' di carattere lo hai!- rispose Sho ridendo, Jun arrossi abbassando il viso.
-E' che... mi...- tentennava a finire la frase e si vergognava di dire a Sho che si era spaventato, ma non voleva che continuasse ad essere arrabbiato con lui.
-Io ti piaccio?- chiese d'un tratto Sho, Jun alzò il viso sorpreso a quella domanda così improvvisa.
-Allora? Rispondimi.- insistette Sho, facendogli intuire che si stava scocciando di aspettare.
Jun annuì abbassando di nuovo il viso.
-Anche tu mi piaci parecchio Jun sai?- continuò lui, -E farei tutto per te. Ma... tu faresti di tutto per me?- chiese poi avvicinandoglisi e facendogli alzare il viso per guardarlo negli occhi.
-Si- rispose poi Jun con un filo di voce, un attimo dopo Sho lo baciò con un bacio dolce ma intenso.
-Allora vieni da me dopo cena, la strada la conosci- disse infine Sho lasciandolo andare e dirigendosi verso la porta.
Jun crollò a terra un attimo dopo che Sho scomparve oltre la porta, il cuore gli batteva fortissimo e le gambe e le mani gli tremavano, Sho sembrava così diverso... forse era solo arrabbiato, lui lo aveva fatto arrabbiare, il tutto perchè aveva avuto paura, e in realtà ne aveva ancora, ma era felice di non averglielo detto, non voleva che Sho lo vedesse sul serio come un ragazzino, anche se sapeva di essere ancora un ragazzino, ed anche un ragazzino innamorato, quindi quella sera avrebbe fatto come Sho gli aveva detto e... anche se avesse avuto paura, qualsiasi cosa fosse successa, sta volta non sarebbe scappato, perchè amava troppo Sho e non voleva che si arrabbiasse di nuovo con lui.
Masaki sembrò notare il nervosismo di Jun quel pomeriggio, e chiese più volte se qualcosa non andava, ma Jun continuò ad evitare le sue domande cambiando discorso, per fortuna Satoshi lo teneva occupato in altro modo, infatti, sembrava che tra Ohno e Ninomiya c'era del tenero ed essendo curioso come non mai, Masaki non faceva altro che tempestarlo di domande, alla metà delle quali Satoshi neanche rispondeva perchè distratto a pensare altro.
Il pomeriggio passò più veloce di quanto Jun sperava, quella sera non aveva cenato, non aveva fame e si sentiva lo stomaco chiuso, andò nella sua stanza e decise di prepararsi, si fece una doccia cercando di calmarsi e poi si vestì con qualcosa di semplice, non scelse accuratamente come al solito e non sapeva se lo stava facendo come una sorta di autodifesa, anche se non voleva risultare sciatto o mal vestito davanti a Sho, alla fine infilò un paio di jeans e una maglietta, poi usci dalla stanza, non voleva farsi trovare lì da Masaki e poi dovergli spiegare dove andava a quell'ora, quindi uscì; fece il giro del dormitorio per trovarsi all'altra entrata, poi attese sedendosi sull'erba dove non poteva essere visto. Avrebbe aspettato che Sho fosse tornato in camera poi quando non ci sarebbe stata gente in giro sarebbe entrato nel dormitorio nord, quello riservato ai più ricchi.
L'attesa risultò anche troppo breve e ben presto Jun si trovò solo nel giardino, decise di andare e si alzò da terra spolverandosi i jeans, entrò nel dormitorio e fu felice di trovarlo deserto, sembrava che tutti fossero nelle proprie stanze o quasi, c'era solo qualche rumore qua e la, ma fino alla stanza di Sho trovò via libera. Quando fu davanti alla porta prese un lungo respiro, poi bussò piano, sentì qualche rumore, poi Sho arrivò ad aprire.
-Entra- disse facendosi da parte per farlo entrare; -Non pensavo saresti venuto sul serio- aggiunse poi.
Jun rimase fermo in mezzo alla stanza, non sapeva che fare ne che dire, vide Sho chiudere la porta e far scattare la serratura ed ebbe un attimo paura, ma era Sho, era la persona che amava non doveva avere paura no?
-Siediti pure, non stare lì impalato- disse, Jun si spostò e si sedette sul divano, ancora non aveva parlato e continuava a stare in silenzio.
-Che succede? Come mai così silenzioso? In genere parli un sacco- disse prendendo qualcosa dal frigo e porgendola a Jun.
-Io non...-
-E' tè- disse avvicinando di più la lattina, Jun la prese in imbarazzo e l'aprì bevendo un sorso, mentre Sho gli si sedeva accanto.
Cominciava a rilassarsi un pò, Sho sembrava essere tornato quello di prima, quindi forse non ce l'aveva con lui, forse era stato solo l'alcool ad averlo fatto reagire così quella sera. Continuò a bere in silenzio, continuava ad essere in imbarazzo, quando Sho gli portò improvvisamente un braccio intorno alle spalle, si girò a guardarlo e Sho ne approfittò catturando le sue labbra in un bacio, un bacio dolce che però si trasformò presto in un bacio molto più intenso, Jun si lasciò andare e Sho si avvicinò di più portandogli una mano dietro la schiena mentre continuava a baciarlo.
Quando si divisero Sho scostò una ciocca di capelli dagli occhi di Jun, poi disse:
-Ora va molto meglio-
Poi prese la lattina che Jun aveva ancora in mano e la posò a terra, lo prese per mano e lo fece alzare, dirigendosi verso il letto, Jun lo seguì senza fare obbiezioni sta volta, se lo era ripromesso non avrebbe fatto lo stesso errore un altra volta, non voleva che Sho si arrabbiasse di nuovo con lui.
Lo fece sedere sul letto e si sedette anche lui riprendendo a baciarlo, cingendolo per la vita con un braccio, mentre con l'altra mano gli accarezzava prima le spalle poi il petto. Jun rabbrividì un istante a quelle carezze, poi cercò di concentrarsi solo su quel bacio, ma non potè che tremare di nuovo quando la mano di Sho si insinuò sotto la sua maglietta andando a stuzzicargli un capezzolo; si tirò indietro un istante e Sho interruppe il bacio.
-Qualcosa non va?- chiese Sho, Jun fece subito segno di no con la testa, poi un attimo dopo Sho lo fece sdraiare completamente sul letto.
-Alza le braccia- ordinò poi.
-Sho...-
-Alzale- ordinò di nuovo, ma sta volta Jun obbedì e Sho gli sfilò la maglia lasciandola poi cadere accanto al letto e sfilando poi anche la sua.
Tornò a baciarlo, ma quasi subito cominciò a spostarsi lungo il collo, leccando e lasciando piccoli morsi che strapparono un gemito dalle labbra di Jun, cosa che compiacque molto Sho che continuò a lungo quel trattamento, scendendo pian piano lungo il petto.
Jun si lasciò andare a quelle sensazioni così piacevoli scordandosi per un po' l'ansia che aveva avuto fino a quel momento, però quando sentì le mani di Sho portarsi sulla sua cintura dei pantaloni, tornò ad essere cosciente.
-Sho... fer-
-Sta calmo vedrai ti piacerà- disse bloccandolo e infilando poi una mano nei boxer di Jun, che un istante dopo gemette di nuovo, Sho sorrise compiaciuto e dopo un po' cominciò a sfilargli i pantaloni.
-Sho... smettila ti... prego- balbettò Jun lottando inutilmente per farlo smettere.
Sho si fermò e tornò a guardarlo negl'occhi -Tu non vuoi che mi arrabbi di nuovo vero?- chiese senza distogliere lo sguardo dal viso di Jun, che fece segno di no con la testa.
-Allora sta buono- disse, poi finì di sfilargli i pantaloni e i boxer.
Jun chiuse ermeticamente gli occhi in imbarazzo dal trovarsi nudo davanti a Sho, lo sentì allontanarsi per qualche istante e trafficare con i propri vestiti, ma rimase fermo e immobile, probabilmente anche volendo non sarebbe riuscito a muoversi in quel momento, per lui era la prima volta ed era tanto spaventato, ma non voleva darlo a vedere troppo, anche se supponeva che Sho lo avesse capito, ma nonostante tutto sembrava ignorarlo.
Quando Sho tornò sul letto si spostò accanto a Jun tornando a baciarlo e Jun cerco di corrispondere a quel bacio come meglio potè, quando Sho si rialzò a guardarlo disse:
-Apri gli occhi-
Jun li aprì lentamente trovando il viso di Sho a pochi centimetri dal suo.
-Sei vergine?- gli chiese, e Jun arrossì fino alla punta delle orecchie, senza riuscire a rispondere, si vergognava, avrebbe dovuto mentire e dire che non lo era? Oppure confessare quello che sicuramente era più che ovvio, lo era ed era spaventato.
-Rispondimi!- ordinò di nuovo alzando un pochino il tono della voce.
-S...si- sussurrò Jun a mezza voce.
-Bene- rispose Sho spostandosi poi a prendere qualcosa da dentro un cassetto e poi portarsi di nuovo vicino a Jun.
Gli divaricò le gambe senza troppe cerimonie e le piegò verso di lui, poi si mise il liquido di una boccettina trasparente sulle dita e le portò all'entrata di Jun che sussultò al primo contatto, chiudendo di nuovo gli occhi e posando i palmi sulle lenzuola come ad aggrapparsi. Quando però Sho introdusse un primo dito dentro di lui trattenne il fiato, tendendo tutti i muscoli.
-Sta rilassato o ti farai male- disse Sho, che senza badare a farlo abituare un attimo cominciò a muovere la mano a ritmo costante, quando però poco dopo Sho aggiunse un secondo dito al primo Jun dovette mordersi le labbra per non urlare.
Sho non gli stava dando il tempo di abituarsi e lui sentiva che stava tremando, ma Sho sembrava non accorgersene, dopo un po' Sho usci da lui e Jun gemette in quell'istante, le gambe gli tremavano e tentò di chiuderle, ma Sho glielo impedì immediatamente avvicinando il suo bacino a quello di Jun. Cominciò a penetrarlo senza neanche avvisare e Jun urlò dal dolore improvviso, ma Sho gli tappò subito la bocca con una mano e si spinse completamente dentro di lui.
-Non urlare- gli intimò Sho, mentre gli toglieva la mano dalla bocca.
Jun aveva le lacrime agli occhi e aveva portato le mani alle gambe di Sho cercando di spingerlo via.
-Fa male- supplicò.
-Rilassati e vedrai che tra poco passa- poi si mosse dando una prima spinta, Jun si morse le labbra per non gridare di nuovo, ma con le mani sta volta lottò per allontanare Sho da se, ma fu inutile perchè Sho gli prese le mani e gliele bloccò sopra la testa mentre si portava su di lui baciandolo e cominciando a spingere di nuovo, sempre più veloce.
Le lacrime di Jun continuarono a scendere lungo le guance, inizialmente per il dolore, poi continuarono per la paura, sentiva il piacere crescere, ed ora era eccitato anche lui, ma era ancora spaventato e Sho stava pensando solo al suo di piacere, ignorando completamente il bisogno di Jun che continuava a crescere sempre di più.
-S...sho- supplicò Jun ormai al limite.
Sho gli lasciò andare le mani alzandosi da lui, senza però smettere il ritmo costante delle sue spinte.
-Fa da solo- disse poi portando un mano di Jun alla sua erezione.
Jun venne quasi subito, continuando a piangere, non era stato come se lo era immaginato, era stato piacevole ma aveva avuto troppa paura per considerarlo bello e Sho non era stato dolce come pensava, nonostante sapesse che per lui era la prima volta.
Quando anche Sho venne con un ultima spinta dentro di lui, Sho si accasciò accanto a lui sul letto riprendendo fiato; rimasero per un po' così finchè Sho non si riprese del tutto.
-Se vuoi fatti una doccia, poi torna nella tua stanza- disse, poi si girò mettendosi a dormire.
Jun si alzò piano dal letto e raccolse i suoi vestiti entrando poi in bagno, anche questo era più grande di come se lo aspettava, almeno due volte quello che condivideva con Masaki. Lasciò cadere i vestiti a terra e si infilò sotto la doccia, stava ancora tremando, si strinse le braccia intorno al corpo cercando di calmare il suo tremore, ma sembrava inutile; come prima volta non era stata davvero come avrebbe voluto.
Si rivestì e quando uscì dal bagno Sho stava dormendo profondamente, uscì dalla stanza senza far rumore, ormai era tardi e nessuno era più in giro, quasi tutti stavano dormendo ormai, quindi percorse il corridoio interno che portava al suo dormitorio, era la strada più veloce e ci mise poco ad arrivare alla sua stanza, ma quando fece per aprirla, si spalancò davanti a lui e Masaki quasi gli venne addosso.
-Stavo venendo a cercati!- esclamò tornando poi sui suoi passi, Jun lo seguì e chiuse la porta alle loro spalle.
-Dove sei stato fino a quest'ora?- chiese, e Jun capì che lo aveva fatto davvero preoccupare; -Sono tornato dopo cena e tu non c'eri, ti ho aspettato, ti avevo portato anche qualcosa da mangiare nel caso ti fosse venuta fame, ma...-
-Masaki ti ringrazio, ma ora sono stanco- disse Jun cominciando a cambiarsi e infilarsi il pigiama.
-Non la fai la doccia?- chiese poi Masaki confuso.
-L'ho già fatta- rispose Jun, non aveva la forza neanche di inventare una scusa in quel momento.
-Jun mi vuoi dire dove sei stato?!- proruppe di nuovo Masaki e sta volta sembrava quasi arrabbiato.
-Con Sho- confessò.
Masaki rimase un secondo in silenzio, il suo viso era una maschera senza espressione, poi si accigliò.
-Dopo come ti ha trattato tu gli vai ancora dietro?! Jun possibile che tu non capisca che lui se...-
-Io lo amo!- replicò Jun alzando anche lui la voce; -E smettila di ripetermi sempre le stesse cose! Questa è la mia vita e tu non sei mia madre!- urlò, poi si infilò nel letto e spense la luce girandosi verso il muro.
-Hai ragione- rispose Masaki in tono piatto, -Io non sono tua madre, ma sono tuo amico. Se è questo che vuoi... non mi intrometterò più-