Che desolazione che c'è qui =______=
Cerchiamo di ravvivare un pò la situazione con un post va^^
Inizio questa nuova ficcy a capitoli sperando vivamente che i vostri commenti mi aiutino a portarla avanti! Vi sto assegnando una grossa responsabilità U____U tutto dipende da voi ora U____U XD
Senza troppo stare a introdurre, cominciamo a postare...
Titolo: Dual Face
Fandom: Arashi
Genere: AU, scolastica
Rating: NC-17
Pairs: Aimoto, Sakumoto, Sakuraiba, Ohmiya (di tutto di più XD)
Declaimer: Non sono di mia proprietà, ma se vinco alla lotteria mi compro tutta la baracca XD
Ringraziamenti: A Jinny che accoglie sempre una scolastica con grande entusiasmo <3 e ad harin che nonostante non gli stia piacendo continua a leggerla lo stesso <3
Note di avvertimento: A tutte le fan di Sho, siete avvisate che qui non ci fa una bella figura^^
Capitolo 1
Si era impegnato davvero tanto per entrare in quella scuola e adesso voleva ripagare i suoi genitori facendo vedere che si sarebbe impegnato seriamente, anche perchè avrebbe dovuto dimostrare di meritarla la borsa di studio che aveva attenuto.
Era una scuola maschile, probabilmente la più prestigiosa di tutto il paese, la maggior parte degli studenti venivano da famiglie benestanti, mentre i suoi avevano solo una piccolissima attività che gli bastava a malapena per tirare avanti, proprio per questo si era impegnato tanto nello studio, voleva cambiare la vita della sua famiglia.
Entrò nel grande edificio scolastico, aveva solo un borsone, non si era portato molte cose dietro, lesse di nuovo il foglietto che teneva in mano per essere sicuro di essere nel posto giusto, poi si avviò verso la segreteria per chiedere informazioni, furono molto gentili e gli diedero le chiavi e indicazioni per trovare la sua stanza. Si diresse verso l'edificio che era poco distante dal complesso scolastico, ma non tanto più piccolo, infatti la maggior parte degli studenti dormivano nel dormitorio della scuola.
Salì fino alla sua camera e aprì la porta con le chiavi, sembrava che in giro ci fosse ancora poca gente, aveva incrociato un paio di ragazzi salendo che lo avevano guardato in modo un po' strano, forse solo perchè era nuovo, ma aveva fatto finta di nulla; la stanza era ancora vuota e sembrava che il suo compagno di stanza non fosse ancora arrivato, sapeva che era un anno più grande e quindi per non essere inopportuno decise che avrebbe aspettato il suo arrivo per scegliere dove sistemarsi, posò il borsone in un angolo della stanza ed aprì la finestra. Vide da lontano che l'entrata della scuola si stava affollando ed altri ragazzi stavano già arrivando per sistemarsi nel dormitorio, quindi forse non avrebbe dovuto aspettare ancora molto, si allontanò dalla finestra lasciandola aperta per far cambiare un po' l'aria poi si diresse verso il bagno dopo aver preso alcune cose dalla sua borsa, voleva darsi una rinfrescata dopo il lungo viaggio e lavarsi i denti, ma dopo un po' improvvisamente si sentì un forte tonfo e un imprecazione provenire dalla stanza, allora uscì dal bagno per vedere cosa era successo e vi trovò un ragazzo che si teneva una spalla dolorante e saltellava su un piede solo dopo aver dato un calcio a qualcosa dopo la prima botta che aveva ricevuto.
-Itaiiiiii!!!!!!!!!!!- esclamò sedendosi sul primo letto che gli capitò a tiro, sembrò non essersi neanche accorto della sua presenza, finchè non chiuse la porta del bagno che con un leggero cigolio lo fece accorgere di lui.
-AH! Tu sei il mio nuovo compagno di stanza!- esclamò quasi urlando; -Piacere io sono Aiba Masaki!- si presentò con un inchino.
-Matsumoto Jun- rispose.
-Jun-kun ti spiace se prendo questo letto? Ormai sono abituato a dormire qui- chiese.
-Prego- disse subito, poi prese la sua borsa e la posò sul letto a sinistra, cominciando a tirare fuori la sua roba per sistemare tutto nell'armadio, si sentiva un po' a disagio a stare in quella stanza insieme a quello strano ragazzo, ma era solo questione di farci l'abitudine dopotutto.
-Sei entrato con una borsa di studio?- chiese d'un tratto Aiba.
-Si- rispose Jun appendendo alcuni vestiti nell'armadio; -Come fai a saperlo?-
-Quest'ala del dormitorio è riservata ai borsisti- rispose Aiba, -Le altre stanze sono tutte singole, per questo l'edificio è tanto grande, ma questo piano è solo per gli studenti "poveri" diciamo- spiegò.
-Quindi anche tu hai avuto una borsa di studio?- chiese Jun.
-Si, anche se per un pelo, non sono molto bravo in realtà- confessò.
-E gli altri studenti?- chiese, un po' era curioso di scoprire che tipo di gente c'era in quella scuola.
-La maggior parte sono di ricche famiglie o comunque abbastanza benestanti da potersi permettere la retta, non manca però chi ha i genitori che quasi fanno la fame pur di mandare i loro figli in questo istituto- spiegò Masaki, -Ma lasciamo perdere questi discorsi se ti va ti faccio vedere la scuola-
-Grazie- disse Jun, posò alcuni libri sulla sua scrivania, e seguì Masaki fuori dalla stanza, gli fece prima fare un giro per i dormitori, dove la gente continuava a fissarlo in modo strano, poi fecero il giro della scuola e Masaki gli illustrò ogni posto e le funzioni che aveva, dal laboratorio di scienze alla palestra; Masaki era un tipo molto rumoroso ma sembrava un bravo ragazzo e sopratutto un tipo molto gentile.
-Sai perchè tutti mi guardano in modo strano?- chiese poi d'un tratto mentre tornavano al dormitorio dopo l'ennesima volta che incrociavo lo sguardo di alcuni ragazzi che lo stavano fissando.
-I motivi possono essere diversi- esordì Aiba; -già il fatto che sei nuovo mette curiosità nei tuoi sempai; poi c'è il fatto che sei un borsista e quindi un tipo un po' diverso da tutti gli altri; terza e ultima cosa, che nel tuo caso credo sia la più probabile, è che questa è una scuola maschile, quindi non è difficile che si creino dei casi in cui... beh come posso spiegartelo... insomma, sei un bel ragazzo e attiri l'attenzione degli altri!- disse infine spiccio Masaki non sapendo trovare le parole giuste per spiegarsi.
-EH?!!!- esclamò sorpreso guardandosi intorno di nuovo e trovando parecchi ragazzi che lo guardavano e che accortisi del suo sguardo fingevano di parlare tra loro.
-Non ti preoccupare... se la cosa non ti interessa basta che li snobbi prima o poi si stufano, ma ecco magari all'inizio potrebbero essere fastidiosi- spiegò Masaki, aprendo la porta della loro stanza.
Jun sospirò sedendosi sul proprio letto per poi sdraiarsi.
-Qualcosa non va?- chiese Masaki.
-No, no, nulla, in realtà un po' me lo aspettavo che sarebbe successo- rispose.
-Stai parlando degli altri?- chiese Aiba, Jun annuì; -Ti è già capitato?- domandò poi.
-Anche alle medie andavo in una scuola maschile- spiegò Jun.
-Beh allora sai come funziona, qui non è molto differente- lo tranquillizzò Masaki.
Jun sospirò di nuovo.
Il primo giorno di lezioni però fu tremendo, al suo passaggio tutti bisbigliavano, per la maggior parte erano suoi sempai e almeno in classe durante le lezioni c'era un po' di tranquillità, ma a ogni intervallo c'era qualcuno che veniva a sbirciare nella sua aula e non ci misero molto i suoi compagni a capire che era lui che attirava tutto quel caos.
A mensa per fortuna fu salvato da Masaki che gli aveva tenuto un posto al suo tavolo, insieme a lui c'era un altro ragazzo che mangiava con gusto un enorme ciotola di ramen.
-Credo di essermi attirato l'odio di tutta la scuola semplicemente chiamandoti per nome davanti a tutti- disse mentre mille occhi li squadravano da ogni angolo della mensa.
-Avevi detto che non era molto differente ieri, ma questo è un incubo!- sospirò di nuovo Jun.
-Veramente la situazione è ancora molto tranquilla- disse in un sussurrò.
-Cosa?!- ma un sospiro di soddisfazione interruppe il discorso e Masaki si rese conto di non aver fatto le presentazioni
-Jun questo è Ohno-sempai, Oh-chan lui è Jun-
-La nuova Hime della scuola?- disse con un espressione un po' confusa.
-Eh?!- esclamò Jun.
-Esatto!- rispose Masaki senza neanche badare a Jun.
-Ohno-sempai è all'ultimo anno e fa parte del club d'arte, diventerà un pittore famoso- urlicchiò tutto felice Masaki.
-Ah ecco! Scusate devo scappare, mi sono ricordato che devo finire una tela prima della fine della pausa pranzo- disse come ricordandosi all'improvviso di un appuntamento importantissimo, poi scappò portando via il suo vassoio.
-E' un tipo strano- disse Jun guardandolo allontanarsi.
-Si un po', ma è un bravo ragazzo, mi ha aiutato molto lo scorso anno- disse Masaki.
-Hai avuto qualche problema?- chiese Jun vedendo il viso di Aiba cambiare espressione improvvisamente.
-Nulla di importante- rispose subito tornando a fare i suoi enormi sorrisi, cambiava umore alla velocità della luce e Jun si chiedeva come facesse.
Mentre stavano pranzando d'un tratto all'improvviso cadde il silenzio e tutti si girarono verso l'entrata della mensa, quando un ragazzo fece la sua entrata, il silenzio durò solo qualche secondo poi tornò tutto alla normalità, ma quello strano atteggiamento incuriosì Jun, che seguì con lo sguardo quel ragazzo finchè non si sedette ad un tavolo con altri ragazzi più grandi.
-Chi è?- chiese poi a Masaki facendogli segno con la testa.
-Sakurai Sho, è all'ultimo anno in classe con Ohno- rispose.
-Come mai quando è entrato è caduto il silenzio?- chiese poi sempre più curioso Jun.
-Si può dire che è il capo della scuola, è il più ricco di tutto l'istituto e ogni cosa vuole la ottiene- spiegò Aiba.
Jun fissò per un po' quel ragazzo che parlava con i ragazzi seduti al suo tavolo, poi improvvisamente si girò incrociando lo sguardo con quello di Jun che lo distolse immediatamente in imbarazzo per essersi fatto sorprendere a fissarlo così, lo incuriosiva e lo attirava un po', non sapeva bene perchè dopotutto non gli era mai successa una cosa del genere, però sentiva lo strano desiderio di volergli parlare.