Titolo: King for a Day
Fandom: RPS Green Day
Autori:
queenseptienna e
vanryo Beta:
narcissa63 Rating: NC17
Pairing: Mike/Trè - Tré/Billie - Mike/Billie
Personaggi: Mike Dirnt, Billie Joe Armstrong, Tré Cool, altri
Numero Capitolo: 11 di ?
Genere: romantico, erotico, angst
Avvertimenti: slash, sesso descrittivo, altri in corso d'opera XD
Info: questa ff è il seguito di
Why do you want Here?Disclaimer: Non è mai successo e mai accadrà. Magari fosse vero ù_ù
NOTE: I warning e il rating sono riferiti a TUTTA la storia di cui ancora non so tutti i capitoli XD
CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 CAPITOLO 4 CAPITOLO 5 CAPITOLO 6 CAPITOLO 7 CAPITOLO 8 CAPITOLO 9 CAPITOLO 10 Quella mattina stessa, di ritorno dal Centro Commerciale, i due musicisti si erano recati ad iscriversi in palestra, decidendo di tornarvi nel primo pomeriggio, dopo uno spuntino veloce, per la lezione di prova.
Ligi al programma, erano entrati in sala pesi alle quattordici in punto e ne erano usciti un’ora dopo, al termine di una lunga ed estenuante sessione di esercizio fisico. Vedere i muscoli di Tré tendersi per lo sforzo, il sudore scorrergli sulla pelle, ed ammirare le sue gambe tese ed aperte sul macchinario per rafforzare l’interno coscia, era stato deleterio per la salute mentale del bassista. Ma il peggio era arrivato dopo, quando Frank era scivolato nella sua doccia, completamente nudo, ed aveva deciso di lavarsi insieme a lui.
Mike non se l’era sentita di saltargli addosso proprio lì, con un branco di energumeni palestrati in giro per lo spogliatoio, ma Tré gli aveva concesso di lavargli la schiena e di farsi accarezzare. Avevano nascosto i gemiti con lo scroscio dell’acqua, mentre si erano masturbati vicendevolmente, in fretta e con scarso appagamento.
Nel parcheggio, Wright lo aveva fissato con gli occhi che scintillavano maliziosi, ansioso di avere il resto, tuttavia entrambi si erano resi conto che, per il bene della loro nuova relazione, non fosse proprio il caso di cedere all’istinto e saltarsi addosso come cani in calore.
Tré, infatti, era pienamente consapevole che concedere subito al bassista di portarselo a letto fosse una scelta sbagliata e troppo repentina. Stavolta ci sarebbe andato coi piedi di piombo, si sarebbe fatto desiderare e, solo al momento giusto, avrebbe ceduto. Di sicuro, però, quel momento non era ancora arrivato.
Il batterista era più che convinto della propria decisione, eppure non poteva fare a meno di sentirsi in ansia poiché, una volta arrivati a casa, si sarebbero ritrovati completamente soli, visto che Frankito non sarebbe tornato da scuola prima delle diciotto, e temeva di non farcela a mantenere il punto in una simile situazione. Quelle poche, frettolose carezze sotto la doccia, infatti, gli erano state sufficienti per comprendere quanto gli mancasse il corpo dell’altro, quanto fosse complementare al suo e quanto, per la prima volta dopo tanto tempo, si fosse sentito nuovamente bene, al posto giusto.
Persi ognuno nei propri pensieri e, probabilmente, anche per evitare di scoprirsi troppo, durante il tragitto conversarono poco, ma una volta giunti a destinazione, proprio mentre tiravano fuori gli alimenti dai sacchetti dei surgelati, il batterista venne fulminato da un’illuminazione improvvisa e si ricordò che - cazzo! - lui era Tré Cool e delle regole e dei buoni propositi se ne fotteva altamente!
Forte di quest’intuizione, stipò con malagrazia tutta la spesa nel frigorifero, sotto lo sguardo allibito di Dirnt, e poi afferrò al volo il cellulare, cercando febbrilmente il numero telefonico della baby sitter che Claudia gli aveva detto di contattare, in caso di necessità.
-Cosa stai facendo?- chiese sbigottito l’altro, vedendolo digitare i numeri sull’iPhone e sorridere esultante nell’udire, in risposta, il segnale di libero.
-Pronto?- esordì, intimando al collega di stare zitto mentre, facendogli l’occhiolino, si dileguava nella stanza affianco, chiudendosi la porta alle spalle.
Mike inarcò un sopracciglio e si rassegnò ad attenderlo seduto sul divano del salotto, dove Tré si fece vedere mezz’ora più tardi, allegro come non mai, vestito da figo e con i capelli sistemati come ai tempi di “American Idiot”.
Il bassista ebbe un attimo di black-out totale, in cui dovette aggrapparsi disperatamente a tutto il proprio autocontrollo, per non saltargli addosso. Cercando di non balbettare, stava per domandargli dove dovesse andare così conciato, quando il campanello suonò ed il padrone di casa andò ad aprire. Tornò portandosi dietro una signora di mezza età, cui lasciò semplicemente le chiavi di casa in mano. - Mary, lei tanto sa cosa deve fare. -
- Certo, Mr. Cool. - rispose la donna con un sorriso.
A quel punto, Tré afferrò Mike per un polso e, senza dargli tempo di ribattere alcunché, lo trascinò fuori. Fu solo quando si sedettero in macchina che quest’ultimo esplose, sbraitando - Ma si può sapere cosa diavolo ti passa per la testa?! -
L’altro, che non aveva ancora messo in moto, lasciò il volante e si allungò sopra di lui, leccandogli sensualmente il lobo di un orecchio. - Io sono Tré Cool e ho una fottuta voglia di farmi scopare da te. Quindi, mentre Mary Poppins andrà a prendere mio figlio a scuola, lo porterà a casa e si occuperà di lui, noi ci precipiteremo da te e, giunti lì, tu obbedirai ad ogni mio ordine e non mi farai arrabbiare. E’ chiaro? -
Più chiaro di così, si muore. Pensò Mike con gli occhi spalancati, prima di farsi travolgere da un lascivo bacio a bocca aperta.
Continua…