Titolo: Tadaima to okaeri
Fandom: Amuse
Pairing: Miura Haruma x Sato Takeru
Rating: NC17
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Takeru era di ritorno a Tokyo e Haruma non voleva altro che vederlo, ma purtroppo aveva avuto un contrattempo. Demoralizzato, decise di vedersi un film.
Note: Scritta per la
500themes-ita con il prompt “142. Colto sul fatto”, per il
mmom-italia con il prompt “Colto sul fatto”
WordCount: 680
fiumidiparole **
Haruma di certo non era mai stato il tipo da lasciarsi andare volentieri ai suoi bassi istinti animali. Tendeva a farlo solo in casi di necessità e quei casi di solito arrivavano quando il suo fidanzato era fuori per lavoro per più di qualche giorno.
In quel momento il ragazzo era di ritorno verso Tokyo, ma poco prima lo aveva avvisato dicendogli che avrebbe fatto tardi, rientrando forse per l’ora di cena.
Per questo Haruma, un po’ demoralizzato, decise di guardarsi un film. Aveva voglia di svuotare la mente, vedere qualcosa che fosse bello ed intrigante. Osservò per qualche minuto la libreria dove erano riposti tutti i suoi dvd e alla fine scelse di vedersi l’ultimo film dove il fidanzato era protagonista.
Lo aveva già visto al cinema e ricordava con un certo piacere che Takeru fosse molto affascinante
Si sedette sulla sedia bassa vicino al tavolino del salotto, mangiucchiando via via dei pop-corn, giusto per tenersi impegnato.
Si morse un labbro ad un certo punto, dimenticando qualunque cosa intorno a lui e osservando meglio Takeru, soffermandosi sulla linea degli occhi, scivolando lungo le labbra, scendendo sul suo collo latteo e fu quasi senza accorgersene che si sbottonò i pantaloni, infilandoci dentro la mano.
Aveva l’erezione già dura, complice l’assenza prolungata e la bellezza che gli faceva mancare il fiato del fidanzato.
Socchiuse gli occhi, lasciandosi guidare solo dalla sua voce, immaginandolo davanti a lui in ginocchio fra le sue gambe, mentre glielo leccava, succhiandolo poi lentamente. Mosse la mano più veloce, incapace di trattenersi oltre.
Voleva Takeru in quel preciso momento e si morse il labbro con più forza, aumentando il ritmo sempre di più, quasi facendosi male, ma non gli importava. La sua immaginazione viaggiava più velocemente della sua mano e fu proprio quando stava per svuotarsi nella propria mano che sentì la serratura della porta girare rumorosamente.
Tentò di ricomporsi il più velocemente possibile, senza alcun successo ed esattamente in quel momento sentì il fiato di Takeru mozzarsi.
Haruma, ormai colto sul fatto, socchiuse gli occhi, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia, mentre il film continuava ad andare in televisione. Si sentiva un po’ come se tutte le precauzioni e la propria cautela fossero state tradite, proprio da sé stesso.
« Cosa stavi facendo? » domandò il più grande e anche senza voltarsi Haruma poteva immaginarlo mentre sorrideva divertito, forse anche con un po’ di superiorità.
« Nulla. » borbottò lui, imbarazzato « Piuttosto, ti aspettavo per cena. Cos’è successo? »
« A dir la verità volevo farti una sorpresa rientrando prima. » rispose l’altro avvicinandosi a lui, senza smettere di sorridere « Ma vedo che alla fine sei tu che hai fatto una sorpresa a me, no? »
« Non sei divertente. » continuò in un mormorio Haruma.
Takeru si inginocchiò davanti a lui, accarezzandogli leggermente l’erezione, ancora dura dentro i boxer.
« Penso di dovermi farmi perdonare no? Ti ho interrotto in un momento delicato o sbaglio? » lo prese in giro il più grande, avvicinando il volto a lui, baciandogli lentamente la pelle tesa dell’erezione.
Haruma grugnì qualcosa che l’altro non comprese in risposta, ma se ne curò poco. Lo avvolse completamente nella sua bocca, poco propenso a lasciarsi andare a preliminari o coccole di qualunque tipo.
Lo voleva solo sentire fra le labbra, senza preoccuparsi di altro intorno a lui, voleva sentirlo gemere il suo nome, voleva sentire come riusciva a soddisfarlo, come Haruma non potesse più fare a meno di lui.
Aprì leggermente gli occhi quando lo sentì venire e poi ingoiò il suo seme come aveva sempre fatto. Si lasciò andare sulle braccia dietro di lui, mentre il più piccolo tentava di riprendere fiato e spostò la sua attenzione sullo schermo della televisione, dove c’era lui che recitava, muovendosi e fendendo l’aria intorno a sé con la katana.
« Mi trovi sexy in questo film? »
« Decisamente troppo. » replicò Haruma « Ma dal vivo sei mille volte meglio. E la cosa che mi rende più felice è sapere che tu sei accanto a me, sempre. » si avvicinò a lui, baciandolo.
« Sono a casa. » mormorò piano Takeru arrossendo lievemente.
« Bentornato. » commentò il più piccolo.