Scusate l'immenso ritardo nel postare, rimedio subito....
Titolo: Soltanto Ti Amo
Fandom: Arashi
Raiting: PG-15
Pairing: Sakumoto, Aimoto, Ohmiya (ho fatto un bel miscuglio sta volta XD)
Desclaimer: In questo caso vorrei che mi appartenesse solo Jun XD ma non è così ahimè ç______ç
Ringraziamenti: Ad harin e jinny che l'hanno già letta tutta, in particolare ringrazio harin di averla letta anche se inizialmente era contraria alla situazione di Jun, ma alla fine credo abbia
Capitoli precedenti:
Intro,
Cap.1,
Cap.2 Capitolo 3
Masaki tornò spesso nei giorni seguenti e Jun fece piacere, si sentiva molto rilassato con lui, lo vedeva quasi più come un amico che come un cliente, mentre di solito rimaneva sempre piuttosto teso.
Erano arrivati a darsi del tu e ormai parlavano davvero come fossero due amici che si conoscevano da tanto, anche se era Masaki a parlare di se, mai il contrario.
Quel giorno però Masaki non era venuto al locale e ormai era troppo tardi quindi sicuramente sarebbe stato per un altra volta, stava sistemando le sue cose quando il capo entrò nel camerino che i ragazzi condividevano.
-Un cliente ha chiesto di te- disse soltanto.
-Ma... è tardi io devo...-
-Mi dispiace, si stanno creando dei problemi con gli altri, sei l'unico a cui concedo di andar via prima o di far tardi a lavoro solo perchè so la tua situazione!- lo rimproverò.
-Ok- disse Jun abbassando gli occhi.
-Avvisa che non torni- disse poi l'uomo uscendo dalla stanza.
Jun prese il cellulare e scrisse un messaggio a Satoshi, lo inviò e poi lo spense, prese il suo cappotto ed uscì dal camerino dirigendosi verso l'entrata del club, sulla porta un uomo sui 45 insieme alle sue 2 guardie del corpo lo stava aspettando.
-Jean ti va di mangiare qualcosa?- chiese l'uomo.
-Certo- disse sorridendo, era un sorriso falso, ringraziava di riuscire a mentire così bene, quando lui in realtà non voleva andare con quell'uomo, al contrario di tutti gli altri ragazzi in quel posto non faceva quel lavoro per i regali, per le attenzioni, lo faceva solo perchè gli servivano i soldi.
-Asu-chan andiamo a dormire su, il papà fa tardi stasera- disse Satoshi prendendo in braccio la bambina per portarla nell'altra stanza.
-Rimane a dormire fuori?- chiese Nino.
-Si ha detto che non rientra stasera- sospirò Satoshi.
-Non so come faccia a sopportarlo- borbottò Nino, sembrava quasi scocciato.
-Lo sai che non piace neanche a lui, come potrebbe, se lo fa lo fa solo per Asuka- lo rimproverò Satoshi.
-Lo so, hai ragione- sospirò Nino.
Si svegliò quando sentì sciogliere i nodi che gli tenevano le mani legate al letto, odiava quando i clienti finivano per obbligarlo a fare quei giochi, già non sopportava sentirsi toccare da loro. Ma era anche quello il lavoro di un host, non era una cosa concessa a tutti naturalmente, solo ai pezzi davvero davvero grossi e in quelle occasioni non si poteva dire di no o per lo meno non era lui a poterlo fare, perchè se il capo accettava era come se anche lui avesse dato il suo consenso.
-Scusa mi sono addormentato lasciandoti così- si scusò l'uomo.
Jun si mise a sedere massaggiandosi i polsi, non si sentiva le braccia.
-Non importa- rispose Jun, dopotutto quell'uomo non era poi una cattiva persona, aveva conosciuto gente peggiore.
-Ora io dovrei andare- disse rivestendosi in fretta.
-Certo-
Poco dopo fu pronto e si avviò diretto alla porta della stanza d'albergo.
-Ehm... Jean!- lo chiamò l'uomo, Jun si fermò un istante.
-Vorrei farmi perdonare, se c'è qualcosa che desideri?-
-Non ce né bisogno- rispose subito, -non si preoccupi- disse poi in tono gentile, aveva usato un tono duro all'inizio ma perchè lui non voleva essere come gli altri.
-Toshi io devo andare- disse Nino infilandosi le scarpe.
-Ma Nino come faccio devo andare alla galleria- protestò lui.
-Io non posso non andare!-rispose Nino alzando la voce.
-Ho provato a chiamare Jun ma ha il cellulare spento- disse Satoshi.
Nino sospirò, poi decise che magari poteva portarla con lui a lavoro.
Uscirono dall'appartamento insieme e in quel momento videro Sakurai salire le scale e tirare fuori le chiavi dalle tasche.
-Sakurai-san!- lo chiamò Nino avendo un idea.
Sho si fermò a guardarli, sembravano una coppia con figli se non fosse stato che sapeva che la bambina non era la loro.
-Sakurai-san lei lavora in casa vero?- chiese Nino dopo averlo ormai raggiunto, Satoshi dietro di lui con la bambina in braccio lo guardava confuso.
-S...si- rispose Sho non capendo.
-Per favore tenga Asuka finchè Matsumoto non torna a casa- disse Nino con un inchino.
-Eh????!!!!!- fecero coro sia Sho che Ohno.
-Nino ma se impazzito?- chiese il suo ragazzo nettamente contrario.
-Che sarà mai! Matsumoto sarà qui tra pochissimo ne sono sicuro, potrebbe essere massimo una mezz'ora o anche solo 5 minuti- disse Nino rivolto sempre a Sakurai.
-Ma io in realtà...- provò a protestare, ma Nino prese Asuka dalle braccia di Satoshi e la mise in quelle di Sho senza aspettare che rispondesse, gli mise la borsa al braccio e prese Ohno per mano.
-Ha già mangiato e starà buonissima non si preoccupi, vedrà Matsumoto arriverà prestissimo- le ultime parole le disse mentre già scendeva le scale tirandosi dietro il proprio ragazzo che borbottava che non era una buona idea lasciare Asuka con quel tipo.
Quando non sentì più le loro voci ogni sua protesta fu vana, guardò Asuka che con un ditino in bocca lo stava fissando.
-Che vuoi?!- le disse.
Asuka sorrise e si tolse la mano dalla bocca mettendola sul naso di Sho ridendo, a Asuka sembrava piacergli quello strano tipo scorbutico.
Jun corse fino a casa il più veloce possibile, arrivato allo stabile salì i gradini a due a due e corse a bussare agli ohmiya poi attese, nessuna risposta, dove potevano essere? Bussò di nuovo.
-Sono Jun!- gridò.
-Papa!- sentì la voce di Asuka e immediatamente si girò, la bambina in braccio al suo vicino lo guardava agitando le braccia per farsi prendere in braccio, Jun li raggiunse immediatamente e prese la bambina.
-Ohno e Ninomiya dovevano uscire e mi hanno chiesto di tenerla fin quando non sarebbe tornato- spiegò subito Sho vedendo Jun affannato e un po' in ansia.
-Mi dispiace aver creato fastidio, ho fatto più tardi del previsto- disse mentre cercava di tenere Asuka in braccio, ma le braccia le sentiva ancora tutte intorpidite, Sho però sembrò accorgersene e riprese in braccio la bambina.
-Gliela tengo io- disse vedendolo in difficoltà.
-Grazie mi scusi ancora- disse aprendo la porta e facendo strada.
Sho si tolse le scarpe e lo seguì nell'appartamento, era tutto molto pulito e abbastanza ordinato, ad accezione di qualche giocattolo della piccola in giro.
-La può mettere nel box- disse Jun mentre si toglieva la giacca.
Sho posò la bambina che afferrò subito uno dei pupazzi che vi era all'interno mettendolo in bocca, Sho glielo tolse dalla bocca e glielo rimise in mano ma lei morse di nuovo l'orecchia del peluche.
-Fa così perchè gli stanno spuntando i denti- disse Jun.
Sho si rialzò e guardò Jun, aveva dei jeans aderenti ed una camicia bianca leggermente sbottonata e ne rimase quasi folgorato, fino a quel momento non lo aveva mai osservato con attenzione ma era di una bellezza abbagliante.
-Le offro qualcosa da bere?- chiese Jun al ragazzo che lo stava fissando.
-Eh! No, no ora vado devo lavorare- rispose Sho riprendendosi.
Jun lo accompagnò alla porta.
-Spero che Asuka non le abbia dato fastidio- disse Jun.
-No nessun fastidio, è una bambina tranquilla- disse sorridendo, era la prima volta che Jun lo vedeva sorridere e ne rimase stupito.
-Grazie ancora- disse Jun con un inchino, poi chiuse la porta, neanche un minuto dopo bussarono alla porta.
-La borsa- disse Sho quando Jun aprì la porta.
-Grazie- ripetè di nuovo Jun.
-Ah! Mi chiami pure Sho- disse poi lui arrossendo per una frazione di secondo e tornando poi subito serio.
-Grazie Sho- ripetè Jun sorridendogli.
-Buona giornata Jun- rispose lui sparendo nel suo appartamento.