Rieccomi sta volta prima del solito, ma dopotutto quell'intro era davvero piccino quindi mi sembra pure giusto XD
Titolo: Soltanto Ti Amo
Fandom: Arashi
Raiting: PG-15
Pairing: Sakumoto, Aimoto, Ohmiya (ho fatto un bel miscuglio sta volta XD)
Desclaimer: In questo caso vorrei che mi appartenesse solo Jun XD ma non è così ahimè ç______ç
Ringraziamenti: Ad harin e jinny che l'hanno già letta tutta, in particolare ringrazio harin di averla letta anche se inizialmente era contraria alla situazione di Jun, ma alla fine credo abbia cambiato idea XD
Capitoli precedenti:
Intro Capitolo 1
In tarda mattinata al loro ritorno trovarono un furgone dei traslochi davanti all'edificio, Jun spinse il passeggino fino alle scale poi prese in braccio la bambina e chiuse il passeggino con la mano libera, salì le scale e raggiunse il ballatoio, la prima porta accanto alle scale era quella in cui si svolgeva un via vai di gente che portava scatoloni.
-E' arrivato il nuovo vicino- disse Jun tra se, ma anche alla bambina che poco dopo cominciò a lamentarsi.
-Si lo so, ora ti preparo da mangiare- disse aprendo la porta di casa ed entrando nell'appartamento.
Preparò il pranzo per entrambi e poi Asuka si addormentò poco dopo, la mise a dormire e accese la tv a bassissimo volume avrebbe dovuto mettere un po' in ordine ma era distrutto così prese la biancheria da piegare e si sedette davanti alla tv, i vestitini di Asu-chan sparsi sul tavolinetto davanti a lui; ma la stanchezza di più di 24 ore che era in piedi lo travolse e cullato dal chiacchiericcio di sottofondo della tv si addormentò.
Si sveglio 2 o 3 ore dopo quando delle voci da fuori svegliarono Asuka che si mise a piangere, la prese in braccio per farla calmare e la bambina gli si aggrappò al collo smettendo subito.
Jun si avvicinò alla porta e si affacciò a vedere cosa succedeva, il nuovo coinquilino borbottava qualcosa ai traslocatori, forse c'era qualcosa che non andava, poco dopo li vide allontanarsi e rimase sulla porta della appartamento alla sua sinistra un ragazzo moro.
-Salve- disse Jun quando lo vide girarsi a guardarlo e fece un passo all'esterno con Asuka ancora in braccio.
-Salve- borbottò questo.
-Mi chiamo Matsumoto Jun e lei invece è Asuka, siamo i suoi vicini- disse Jun presentandosi.
-Lo vedo. Io sono Sakurai Sho- rispose un po' sgarbatamente, -ora se non le dispiace avrei molto da fare- disse indicando alcuni scatoloni ancora ai suoi piedi.
-Mi scusi- disse Jun con un cenno del capo e rientrò nel suo appartamento.
-Il nostro nuovo vicino è un po' scorbutico- disse Jun guardando la bambina che aveva una manina in bocca, gliela scosto poi disse:
-Ora facciamo il bagnetto, poi papà ti da lo sciroppo per i dentini così smettono di far male, ok Asu?-
Per tutto il resto della giornata e gran parte della sera si continuarono a sentire rumori provenire dall'appartamento affianco, Jun riuscì a dare una sistemata alla casa e dopo cena mise Asuka a dormire, ma più tardi seguì anche lui la bambina.
La mattina dopo Asuka non fece altro che piangere, le facevano male i denti che stavano spuntando e Jun per tutto il giorno non aveva fatto altro che tenerla in braccio cercando di farla calmare.
Era già pomeriggio inoltrato quando vennero a bussare energicamente alla porta dell'appartamento.
-Arrivo- disse Jun mettendo Asuka nel box e raggiungendo la porta, mentre la bambina dal suo box continuava a piangere cercando di alzarsi in piedi.
-Si?- aprì la porta Jun, ritrovandosi faccia a faccia con il nuovo vicino.
-Io sono ore che sto cercando di scrivere! Ho una scadenza la devo rispettare, la prego di far smettere di piangere la bambina!- proruppe subito Sakurai.
-Mi scusi, mi dispiace è che...-
-Papaaaaa- gridò piangendo la bambina, Jun si girò un secondo verso sua figlia poi tornò a guardare il suo vicino.
-Mi dispiace, sta mettendo i denti e gli fanno male, è tutto il giorno che tento di farla smettere di piangere- si scusò di nuovo Jun.
-Beh trovi un modo le dia qualcosa! Io devo lavorare!- concluse severo tornando verso il suo appartamento.
Jun chiuse la porta e tornò a prendere in braccio Asuka e a cercare di calmarla un po', non sapeva che fare, tra poco sarebbe anche dovuto uscire per andare a lavoro e se Asu continuava a piangere così non poteva lasciarla dagli Ohmiya.
Aprì la scatola dello sciroppo e ne mise un po' sull'indice bagnandolo e poi lo passò sulle gengive della piccola che cominciò a calmarsi anestetizzata dal medicinale.
-Vorrei poter rimanere a casa- sussurrò Jun con un sospiro, poi prese il telefono e compose il numero del locale dove lavorava, risposero dopo qualche squillo.
-Sono Jean, ho dei problemi a venire a lavoro og...- ma fu interrotto.
-Verrò il mio prossimo giorno libero- provò a convincere l'uomo dall'altro capo del filo.
-Ok- si rassegnò Jun.
-Non posso rimanere tesoro, mi prometti di fare la brava?- disse alla bambina mentre la posava nel box.
Asuka lo guardava quasi come se avesse capito benissimo cosa gli avesse detto.
Un ora dopo Jun era pronto, prese la borsa con la roba che aveva preparato per Asuka, la prese in braccio ed uscì chiudendo la porta del suo appartamento.
Bussò un attimo dopo alla porta alla sua destra, e gli venne aperto quasi subito.
-Asu-chan tesoro, vieni da zio Toshi- disse Satoshi allungando le braccia e la bambina si fece subito prendere in braccio e portare dentro da Satoshi che la portò a fargli vedere il quadro che stava dipingendo.
Jun rimase sulla porta ma venne subito raggiunto da Nino che prese la borsa della bambina.
-E' un po' irrequieta, oggi non ha fatto che piangere per via dei denti- sospirò Jun.
-Mi sembri stanco- disse Nino osservandolo.
-Gli sono stato dietro per tutto il giorno, non riuscivo a farla smettere e il nuovo vicino è venuto a lamentarsi- spiegò Jun.
-Sembra un tipo un po' scontroso, l'ho incrociato prima rientrando- disse Nino.
-Volevo rimanere a casa questa sera per non darvi disturbo, ma non c'è stato nulla da fare; però cercherò di tornare prima- cercò di scusarsi Jun.
-Jun giuro che se me lo fai ripetere un altra volta che non ci sono problemi te la faccio pagare- lo minacciò Nino.
-Scusami lo so, mi ripeto- disse Jun; -ora vado o faccio tardi ci vediamo dopo- salutò scappando via.
Arrivò al locale puntuale, gli altri ragazzi si stavano già sistemando e capelli, se non fosse che aveva bisogno di soldi per mantenere Asuka non sarebbe mai finito lì, ma dopo che avevano minacciato di portargliela via, non aveva ancora trovato un lavoro migliore, e fare l'Host faceva guadagnare parecchio.
Quel posto però era un luogo particolare, la clientela era quasi esclusivamente maschile ed era composta da uomini importanti, per questo la regola fondamentale in quel posto era la segretezza e la discrezione, i ragazzi sapevano esattamente chi era il loro cliente ma facevano finta di non saperlo e loro stessi mantenevano l'anonimato dandosi un altro nome e per Jun quel nome era Jean.
-Hanno detto che hai chiesto al capo di nuovo di saltare il lavoro- borbottò uno dei ragazzi.
Lui era l'ultimo arrivato e da quando era lì aveva suscitato un po' di ostilità tra gli altri ragazzi, principalmente perchè era riuscito a surclassare qualcuno e adesso era il secondo più richiesto, anche se lui ne avrebbe fatto a meno molto volentieri.
-Evidentemente il successo gli sta dando alla testa- disse il numero uno, ma Jun lo ignorò, non si era fatto un amico lì dentro e nessuno sapeva qual'era la sua situazione, solo il capo lo sapeva per questo delle volte riusciva ad ottenere di andare via prima o di saltare il lavoro, ma sapeva che ciò portava anche sempre più discordia tra loro.
Ma lui aveva Asuka a cui badare e non poteva ne voleva interessarsi di quello che pensavano di lui.