E' il mio turno di postare *_* *si uccide XD*
Titolo: Different Ways (ho lasciato quello originale per faticaaah)
Fandom: Kis-My-Ft2
Genere: Angst/AU
Raiting: Nc-17
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke.
Desclaimer: Non sono miei e blablabla?
Note: E' suddivisa come quella del telefono, una parte di Hiro e una di Taisuke XD
Ch.1,
Ch.2,
Ch.3,
Ch.4 "Ryo-chan, mi passi quei pantaloni?"
Taisuke allungò la mano ma nessu paio di jeans arrivò alla sua presa.
Dov'era finito Ryosuke? Un attimo prima era in camera con lui e adesso era sparito.
Da quando il padre aveva schiaffeggiato Yuusuke, aveva voluto cambiare stanza, non ce la faceva a stare col fratello, non dopo quello che aveva visto e sentito. C'era rimasto male, molto più di quanto credesse, perchè sentire il proprio fratello dire che sperava che si facesse male, lo aveva colpito e affondato.
"Tai-chan, devi partire per forza?"
"Oh, eccoti! Dov'eri finito?"
"A prenderti questo!"
Si voltò verso il fratello e vide una foto del più piccolo.
Ryosuke gli aveva portato quella cosa perchè così non si sarebbe dimenticato di lui? Non stava mica andando in guerra o via per sempre, erano solo un paio di giorni.
Sapeva che per il fratellino era difficile staccarsi dall'equilibrio che si era formato da quando la madre aveva preso a lavorare di nuovo, solo che non spettava a lui farlo stare del tutto tranquillo---
"Sto via solo pochi giorni Ryosuke"
"Non voglio che ti dimentichi di me!"
Si abbassò all'altezza del fratello scompigliandogli i capelli. Se ci stava tanto male, non lo voleva lasciare solo, in fondo neanche sapeva se Yuusuke si sarebbe occupato di lui quando il padre non c'era oppure se la madre sarebbe rimasta a casa più a lungo del solito.
"Neh Ryo-chan, se non vuoi che parte non lo farò. Posso darmi per malato e-"
"Ma tu ci tieni a stare con Kitayama-chan"
Hiromitsu era irritato per il modo in cui il fratello lo aveva chiamato tutta la sera, quando era stato a cena da loro.
Probabilmente non gli piaceva tutta quella confidenza che Ryosuke pareva essersi preso dal primo minuto che aveva visto Kitayama.
"Ci vediamo in stazione allora"
"Ah, non devi aspettarmi Kitayama-kun"
"Non vorrai farti il viaggio da solo, eh?"
"Ascolta, tu sei più importante, capito?"
"Uhm, Yuusuke si occuperà di me finchè non torni!"
"Fa' il bravo eh"
"Anche tu!"
Come se avesse potuto fare qualcosa.
A dire il vero, aveva anche paura di stare solo con Kitayama, non sapeva cosa sarebbe successo tra di loro nè come si sarebbe posto il compagno verso di lui.
Lo aveva anche sorpreso quando si era fatto vivo a casa sua, di sicuro non poteva andare a scuola senza divisa ma...ma poteva aspettare l'indomani, no?
"Grazie per la cena Fujigaya"
Era stato felice di sentirgli dire una cosa del genere, da Kitayama non se lo sarebbe mai aspettato, credeva che si sarebbe ucciso piuttosto che stare con lui e mangiare qualcosa che aveva preparato.
"Adesso devo andare Ryosuke, ci sentiamo appena arrivo, ok?"
"Divertiti Tai-chan"
Lo sperava davvero tanto, voleva anche conoscere Hiromitsu meglio visto che avevano iniziato a parlare, il minimo indispensabile, ma era pur sempre un inizio.
"Kitayama-kun!"
"Oh, eccoti! Io e Kobashi-sensei stavamo perdendo le speranze"
"Ho dovuto preparare il pranzo a mio fratello"
Si era quasi dimenticato che anche un professore sarebbe andato con loro, sperava che potesse stare un po' da solo con Hiromitsu comunque.
Kitayama sembrava pure diverso dal solito, magari erano i vestiti, era la seconda volta che lo vedeva senza divisa.
"Andiamo che rischiamo di perdere il treno"
Il professore si avviò prima di loro e a Taisuke rimase incastrata la valigia; iniziava decisamente male quel viaggio.
"Vuoi una mano?"
"N-no! Ce la faccio da solo, grazie"
In realtà non voleva che Kitayama lo prendesse per un idiota, era solo una valigia incastrata, ce la poteva fare!
Iniziò a tirare quella stupida valigia ma l'oggetto non sembrava volesse muoversi. Era sicuro di sembrare un idiota disperato che disperatamente cercava di spostare una valigia eretica.
"A-ah!"
Quando credeva di finire sdraiato per terra, il corpo di qualcuno gli impedì di cadere davanti a tutti.
"Sicuro di farcela da solo?"
Kitayama lo aveva aiutato?
Evitandogli una pessima figura davanti a tutti?
Stava male, vero? Mai avrebbe pensato ad una cosa del genere, sapendo benissimo quanto l'altro non lo sopportasse.
"Kitayama-kun..."
Perchè le braccia dell'altro avevano avvolto completamente la sua vita?
Poteva sentire perfettamente il torace del ragazzo contro la sua schiena e non sapeva come, il suo corpo aveva iniziato a sembrare più caldo...e mica erano in estate! Taisuke era sicuro di avere l'intero volto di un colore rosso fuoco, un po' per il fatto che le dita di Kitayama avevano iniziato ad accarezzarlo dolcemente, un po' perchè si trovava a pochi centimetri dalle labbra del compagno.
"Pensaci su bene Taipi, perchè secondo me, hai una cotta per lui"
Aveva iniziato a crederci sul serio, in fondo mica era normale quello che stava provando stando così vicino a Kitayama.
Era tutto diverso dal suo tentare di essergli simpatico, dal suo provare ad essergli amico, sentiva qualcosa allo stomaco...
...qualcosa che non aveva mai provato prima, per nessuno.
Se avesse allungato un po' il viso, sarebbe riuscito a baciarlo...
"E'-è meglio andare Taisuke"
Era la prima volta che lo chiamava per nome, probabilmente neanche ci aveva fatto caso.
Sarebbe stato il soggiorno più confuso e difficile della sua vita, ne era sicuro, doveva assolutamente capire cosa provasse per Kitayama prima di impazzire del tutto.
Aveva notato Fujigaya teso per tutto il viaggio, probabilmente non aveva mai lasciato la città, da quello che sapeva, la famiglia di Taisuke non brillava per ricchezza. Hiro aveva cambiato un sacco di città prima di andare a vivere con sua nonna. Aveva sempre vissuto in case piccole, poi si era ritrovato in una casa più grande e lussuosa, però terribilmente vuota.
"Questa è la vostra camera, la mia si trova vicino, quindi state ben attenti a quello che fate"
"Si Kobashi-sensei"
Come se quel rincoglionito di professore potesse impedirgli di scoprire dove aveva quel maledetto piercing Fujigaya.
Si era persino fatto un paio di piani da attuare, in fondo non riusciva a pensare ad altro che a quell'orecchino in basso.
Visto che Hiro non sarebbe mai riuscito a chiedergli direttamente dove lo avesse, il suo piano A corrispondeva a:
-" Entro in bagno mentre Fujigaya si lava".
Il piano B era un:
-" Faccio finta di cadere e mi aggrappo ai suoi boxer".
Se nessuno dei due piani principali avrebbe funzionato, allora gli avrebbe posto il suo quesito vitale.
"E' una camera enorme!"
"Sembra che tu non abbia mai visto una stanza spaziosa"
Delle volte trovava il compagno scemo per quanto si stupiva delle cose più piccole e cretine.
"E' che l'ho sempre divisa con uno dei miei fratelli e..."
"Non hai mai avuto una stanza tua?"
"No, hai visto quant'è piccola casa mia, no?"
Lo aveva visto si, però gli era sembrata carina, forse più per l'aria di famiglia che per la bellezza della struttura in sè.
Quindi Fujigaya aveva sempre vissuto là? Non era un po' piccola come casa per cinque persone?
"Tua madre torna sempre a casa tardi?"
"Si, prima non lavorava e quindi stava sempre in casa, poi papà ha avuto bisogno di una mano e anche lei ha ripreso a lavorare"
"Così ti occupi della casa?"
"Uhm, perchè sono il più grande"
Era tenero per quanto naturale fosse, era come se fosse la persona più limpida della terra.
Gli faceva uno strano effetto rendersi conto quanto Taisuke fosse responsabile verso la sua famiglia, lui non lo era mai stato. Sinceramente, Hiro per sua nonna non si era mai spinto oltre al portarla al cimitero e neanche lo faceva volentieri. Però una volta aveva incontrato una bella vedova, si, se la ricordava anche perchè era stata la prima donna con il quale era stato.
"I tuoi genitori invece?"
Ehh, i suoi genitori.
Era il caso di dirgli tutto quello che gli era successo? In fondo Fujigaya sembrava un tipo che si faceva abbastanza i fatti suoi, non rischiava di certo che il suo piccolo segreto venisse scoperto a scuola, giusto? Tanto in quel caso avrebbe saputo di chi fosse la colpa, visto che a parte il preside, nessuno sapeva della sua situazione famigliare.
Alla fine, sarebbe rimasto tra loro, eh? E poi Taisuke si era confidato con lui un pochino, il minimo che poteva fare era raccontare qualcosa di sè...magari l'altro avrebbe anche cambiato idea su di lui...
"Mio padre mi ha abbandonato quand'ero piccolo, lasciando mia madre nei debiti.
Per anni ho dovuto cambiare città ogni due mesi per evitare che succedesse qualcosa alla mamma, era sempre uno scappare e per quanto mi sforzassi, in due settimane non riuscivo ad adattarmi nè alla nuova scuola nè riuscivo a farmi degli amici.
Mi aveva promesso che staremmo stati sempre insieme, che prima o poi avrebbe smesso di portarmi in giro per tutte le città possibili e...e ci credevo davvero tanto, sai? Volevo sul serio fermarmi in un posto e crescere là, senza la paura di dover ricominciare tutto dall'inizio, solo che poi..."
"Solo che poi...?"
Taisuke gli sembrava pure interessato a quello che stava raccontando, non credeva che lo potesse ascoltare sul serio, insomma, perchè avrebbe dovuto farlo? Ok, gli aveva chiesto qualcosa sui suoi genitori, ma Hiro aveva divulgato parecchio e non stava assolutamente spiegando nulla di quello che era la sua famiglia, quindi era normale credere che Fujigaya si sarebbe disinteressato dopo la seconda frase, no?
Il compagno lo guardava anche con sguardo attento e vigile, come se stesse seguendo un qualcosa di interessante alla tv; perchè continuava a ripetersi "Ma quant'è carino?"?
"Che poi mi ha scaricato anche lei, da mia nonna e sono cresciuto con lei"
"D-davvero?"
No, era tutto finto, aveva visto un bel film drammatico e aveva copiato la trama adattandola alla sua vita! Fujigaya era proprio un cretino, lo aveva sempre pensato e di certo non avrebbe potuto cambiare idea proprio adesso.
Poi perchè lo stava guardando a quel modo? Come se provasse compassione e pena per lui!
Lo sapeva che non doveva dire nulla, sapeva che aprendosi con qualcuno, avrebbe visto quello stesso sguardo che aveva Taisuke. Ecco perchè non parlava mai dei suoi problemi.
Non voleva la pena di nessuno nè tanto meno la loro compassione, non voleva sentirsi dire cose del tipo: "Oh povero Kitayama, chissà che vita dura la tua", era Kitayama Hiromitsu, praticamente la perfezione.
"No, era una piccola bugia idiota! Mio padre è sempre in giro per lavoro, mentre mia mamma fa quello che tutte le madri fanno"
Che non sapeva neanche cosa fosse eh.
Hiro aveva una vita perfetta, si, inesistente ma perfetta, bastava solo che gli altri credessero che suo padre lavorasse tanto per far avere alla famiglia un tenore di vita alto, questo spiegava perchè la casa in cui vivevano era grande e lussuosa. Sua madre andava faceva shopping comprandogli un sacco di regali, si, poi tornava a casa e gli faceva trovare sempre una cena deliziosa.
Sarebbe stata davvero una vita perfetta o quasi, invece Hiromitsu si doveva accontentare di piatti semi crudi se voleva mangiare qualcosa, perchè la badante si occupava di sua nonna, mica di lui, era già tanto se quella gli lavava i vestiti. Se aveva una casa grande era solo perchè il nonno aveva lasciato una grossa eredità alla moglie, non certo perchè il padre si ammazzava di lavoro per lui.
"O-oh, allora è meglio così"
"Perchè?"
"Perchè sarebbe stato triste, no?"
Dopo aver detto quella frase, Taisuke si allontanò verso il bagno e Hiro rimase a fissare la porta per un paio di secondi.
Era triste quindi la sua vita? E lui che credeva che fosse così bella e allegra...non è che fosse sempre e solo triste eh, qualche volta c'erano state anche delle belle cose, solo che tendeva a non notarle mai.
Fujigaya aveva persino lasciato la valigia aperta sul letto, avrebbe potuto darci un'occhiata così, tanto per vedere come si vestiva l'altro fuori dalla scuola.
"Ha un sacco di boxer neri"
Ed erano anche aderenti! Questo voleva dire che fasciavano perfettamente il sedere di Fujigaya, eh?
Quindi con quelli addosso, sarebbe stato sicuramente un bel vedere? Insomma, per quanto aveva visto, la parte posteriore dell'altro era lodevole...era così rotonda.
"Hai capito Fujigaya, sembra tanto un santarellino e poi si mette 'sta roba, per non parlare poi del piercing chissà dove"
Si sentiva un po' stupido a parlare da solo, sopratutto mentre teneva un paio di boxer in mano.
La cosa più strana però, era il fatto che non li stesse tenendo come se fossero qualcosa di schifoso, tutt'altro, li teneva come se fossero suoi! Insomma, non lo erano, mai e poi mai si sarebbe sognato di tenere in mano boxer di qualcun altro.
Continuando a curiosare tra la roba di Taisuke, non sentì neanche la porta del bagno aprirsi...
"Che stai facendo?"
"Ah! Ti erano caduti questi e...e stavo cercando di rimetterteli nella borsa"
"Potevi posarli nel letto"
A Hiro non gli era di certo sfuggito il tono abbastanza seccato che l'altro aveva usato, nonostante la sua espressione calma.
Riposò i boxer nella valigia e sorrise imbarazzato a Fujigaya, in fondo era il suo modo di scusarsi, non gli avrebbe mai detto nulla a parole. Solo in quel momento si accorse che l'altro indossava solo una maglia lunga a coprirgli il busto e metà gambe...
...Perchè qualcosa si stava lentamente svegliando? Non era affatto attraente, per nulla! Hiro mica si era fissato a guardarlo come un maniaco sessuale, assolutamente!
"Non stavo curiosando tra la tua roba, neanche mi interessano i ragazzi"
"Non l'ho pensato"
Mica era così sicuro che i ragazzi non gli interessassero, magari non tutti, ma Fujigaya si....o almeno stava iniziando a pensare che qualcosa dentro di lui la stimolasse per forza, altrimenti non si sarebbe mai spiegato la sua voglia improvvisa di baciarlo quel pomeriggio, quando Taisuke stava per uccidersi alla stazione, oppure quando gli aveva dato la giacca...
...spiegava anche perchè gli guardasse il sedere più volte in una giornata.
Poteva piacergli anche solo Taisuke, non era detto che dovessero piacergli per forza tutti i ragazzi della terra.
"Visto che hai la mano nella mia valigia, mi passeresti la maglia grigia all'inizio?"
"Questa?"
"Uhm"
Dopo avergli passato la mano ed essere arrossito per avergliela sfiorata, successe l'inaspettato.
Taisuke si era tolto la maglia che indossava precedentemente per infilarsi quella che Kitayama gli aveva passato, fu così che gli occhi curiosi di Hiromitsu si posarono sull'ombelico di Fujigaya. LA' c'era il piercing! Non era tanto in basso come gli aveva detto Ryosuke, ma era pur sempre in basso che stimolava la fantasia di Hiro.
"Hai un piercing?"
"Ah! S-si"
Adesso che glielo aveva visto e chiesto, poteva iniziare con le domande a raffica.
"Quando te lo sei fatto?"
"L'anno scorso, quando hai fregato la ragazza a Goseki"
Oh, se la ricordava quella, davvero una gran bella ragazza, sprecata per stare con uno come Goseki.
In fondo Hiromitsu gli aveva fatto un favore, gli aveva fatto capire che quella se ne sarebbe andata col primo belloccio che vedeva, avrebbe dovuto ringraziarlo piuttosto che odiarlo a morte come faceva.
"E perchè te lo sei fatto tu se era lui a stare male?"
"Lo abbiamo fatto assieme, come segno della nostra amicizia"
"Oh, è una cosa carina"
Si era sempre chiesto come fosse avere un rapporto sincero con un'altra persona, quello che lui chiamava migliore amico, era solo un pupazzo nelle sue mani. Sapeva che la gente a scuola gli stava dietro solo perchè era il capitano della squadra di calcio, non è che si interessavano di lui perchè Hiromitsu. Ora che ci pensava bene, forse Taisuke gli piaceva per quello, per il fatto che fosse uno dei pochi a non voler diventare suo amico solo per la sua popolarità.
"I tuoi e Aoki-sensei lo sanno?"
"No, solo Ryo-chan l'ha visto e quando gioco me lo tolgo"
"Ti...ti sta bene..."
Era vero alla fine, perchè doveva mentire?
Quel piccolo coso lo rendeva ancora più sexy nella mente di Hiro, era come se stesse pensando già a cosa ci avrebbe fatto nel caso avesse fatto sesso con Fujigaya.
Come poteva essere toccare il corpo del compagno?
Come sarebbe uscito il suo nome da quelle labbra?
Non aveva mai trovato bello un corpo maschile, togliendo il suo, però quello di Taisuke lo stava leggermente mandando in tilt.
"Ki-Kitayama-kun?"
"Voglio fare sesso con te"
"E-eh?!"
Non gli aveva dato il tempo di dire altro che aveva premuto le labbra contro quelle di Taisuke.
Erano morbide come credeva....