Rieccoci di nuovo XD finalmente il capitolo della rivelazione e anche il penultimo capitolo della fict, ora vediamo chi aveva ragione e se qualcuno ci aveva preso XD
Titolo: Sensei (perchè non sapevo che altro inventarmi)
Genere: fict da 5 minuti (non è un genere ma piacere U__U)
Fandom: Arashi (su questo non ci piove)
Raiting: R
Pairing: Sakumoto (ricomincio a rompere lo so =____=)
Desclaimer: I Sakumoto si appartengono reciprocamente U___U
Post precedenti:
Ep.1,
Ep.2,
Ep.3,
Ep.4,
Ep.5,
Ep.6,
Ep.7,
Ep.8,
Ep.9,
Ep.10 Il mattino seguente si alzarono presto e partirono in treno per Chiba, Jun osserva Sho che guardava fuori dal finestrino del treno, non aveva mai detto una parola quella mattina e Jun sentiva in qualche modo di dover rispettare il suo silenzio e non disse nulla per tutto il viaggio. Sho comprò dei fiori bianchi e quando arrivarono al cimitero e si fermarono davanti a una delle tombe Jun realizzò. -Lui è Masaki- disse a Jun. -Ma-chan lui è Jun- disse poi rivolgendosi alla lapide. Jun rimase shoccato, non aveva mai pensato che il ragazzo di Sho fosse morto e adesso si sentiva in colpa per aver chiesto così tanto e per aver insistito di dirgli cosa provava se ancora l'amava e solo adesso capiva perchè Sho gli diceva di non poterlo fare. -Sho scusa mi dispiace non immaginavo che...- -Ssssshhhh- disse Sho, poi depositò i fiori davanti alla tomba, accese l'incenso poi giunse le mani in preghiera, Jun rimase a guardare la testa bassa cercando di non disturbare Sho. -Masa sai penso di essermi innamorato di nuovo, ho sempre pensato che non sarei mai riuscito ad affezionarmi di nessun altro; ma... questo ragazzino è piombato nella mia vita e non demorde, ho fatto di tutto per mandarlo via ma lui è testardo e alla fine mi sono abituato, fino a preoccuparmi per lui e al volerlo accanto a me. E sai è una brava massaia...- disse l'ultima frase sottovoce, ma non da non essere udita e un secondo dopo gli arrivò una botta in testa da Jun. -Ha anche un bel caratterino- aggiunse massaggiandosi la testa. -Masaki io mi sento ancora in colpa per quello che è successo e non smetterò mai di sentirmi così, però non posso fare a meno di amare questo ragazzo ora, quindi perdonami- disse poi facendo un profondo inchino davanti alla lapide, Jun lo guardò per qualche secondo, poi si inchinò anche lui. Quando scesero le scale per uscire dal piccolo cimitero incontrarono una donna che si fermò a guardarli, Sho sembrò riconoscerla e si inchinò in segno di saluto. -Devi continuare a dar fastidio a mio figlio anche ora che è morto! Possibile che tu non abbia la decenza di non farti vedere dopo che ce lo hai ucciso!- gli urlò la donna per poi andarsene via continuando a salire le scale. -Sho... chi era?- chiese Jun. -La madre di Masaki- rispose. -Ma perchè ti ha detto tutte quelle cose?- chiese. -Vieni andiamo a mangiare qualcosa- disse continuando a scendere le scale verso la strada. Andarono in un piccolo locale e si sedettero in un angolo ordinando qualcosa da mangiare, quando furono serviti improvvisamente fu Sho a decidere di raccontare cosa era successo anni prima. -Io avevo la tua età più o meno quando mi sono innamorato di Masaki, all'epoca abitavo qui a Chiba i miei si erano trasferiti qui da Tokyo e io frequentai qui l'ultimo anno delle superiori e fu lì che conobbi Masaki, lui aveva un anno meno di me- cominciò a raccontare Sho e mentre lo faceva guardava il suo piatto giocherellando con il cibo rimasto. -Io non mi ero ambientato bene, e un giorno mi si avvicinò Masaki, lui era sempre allegro ed iperattivo, per lui diventare mio amico era diventato un obiettivo da raggiungere ed io avevo un caratteraccio quindi all'inizio lo trovavo rumoroso e fastidioso, ma col tempo cedetti a quella sua allegria finchè non mi innamorai di lui- fece una pausa. -L'anno successivo avevo deciso di andare alla Todai qui a Tokyo e decisi così di confessarmi, ma non mi aspettavo di essere ricambiato e Masaki mi promise che anche lui si sarebbe trasferito a Tokyo l'anno seguente; i suoi genitori hanno un ristorante e dopo il suo diploma lui avrebbe dovuto aiutarli ma... per me, per stare con me litigò con i suoi e partì per Tokyo, da quel momento in poi vivemmo insieme, eravamo felici, Masaki aveva trovato un lavoretto partime e io studiavo all'università e davo ripetizioni, furono 4 anni meravigliosi, poi però...- Sho ricordando gli eventi passati sembrava riviverli sul serio, delle volte aveva un espressione seria, delle altre sorrideva, ma dopo quel “però” il suo viso cambiò totalmente. -Decidemmo di fare una vacanza, noi due soli, era la prima volta che succedeva in 4 anni e così partimmo per una settimana, prendemmo la macchina e andammo al mare, passammo forse la più bella settimana della nostra vita, ignorando tutto e tutti fregandocene degli sguardi degli altri; quando però la settimana finì nonostante si era fatto tardi insistei per tornare a casa lo stesso, pensavo che viaggiare di notte sarebbe stato bello per una volta, Masaki insistette per un po' per farmi cambiare idea ma poi alla fine mi ha lasciato fare e siamo partiti durante la notte, era una serata tranquilla prendemmo una strada litoranea per goderci il panorama, eravamo a metà strada circa quando successe tutto all'improvviso, la macchina che veniva verso di noi invase la nostra corsia, cercai di evitarla e mi buttai sulla corsia opposta ma non riuscii a sterzare in tempo e fummo investiti dall'altra auto che si andò a schiantare contro il lato dove sedeva Masaki,l'uomo alla giuda dell'altra macchina aveva avuto un colpo di sonno, non si fece molto male e anche io me la cavai con poco, ma Masaki... arrivò in ospedale già in arresto cardiaco e... non riuscirono a rianimarlo- Ci stava male; Jun poteva vederlo chiaramente e non sapeva che dire, così finì per rimanere in silenzio, dopotutto dire un “mi dispiace” non sarebbe servito a nulla. -I suoi mi accusarono in parte della sua morte e io stesso mi sentivo in colpa perchè se gli avessi dato retta non sarebbe successo nulla e adesso sarebbe vivo- -Ma non è colpa tua- disse Jun parlando per la prima volta da quando Sho aveva cominciato a parlare. -Ti ringrazio ma... penso che non riuscirò mai a smettere di pensare che se gli avessi dato retta adesso sarebbe ancora vivo- disse Sho, poi si alzò e andò a pagare alla cassa. Per il resto del pomeriggio girovagarono per la città, Jun era ancora un po' turbato da quello che Sho gli aveva raccontato, aveva pensato a mille cose insieme, anche che se Sho non avesse guidato quella sera, se per caso adesso lo avrebbe conosciuto lo stesso, era brutto da parte sua pensare che grazie alla morte di qualcuno aveva potuto incontrare la persona che amava, però non poteva fare a meno di pensarci e si sentiva in colpa con se stesso per aver fatto un pensiero del genere perchè se prima l'ex di Sho poteva stargli antipatico adesso era triste lui stesso per la sua morte, perchè era davvero sicuro che si amassero sul serio.