CHASING WAYS

Aug 14, 2013 23:17

ok, stasera ho dovuto lottare contro cacche e pipì di topo, uno scarafaggio, l'istinto di traslocare, Direi che posto e provo ad avventurarmi in doccia (panico >< per la stanza della doccia devo passare dalla cucina, non voglio pasare dove ci sono bestie T_T)

TITOLO: Chasing Ways (credits to: Harin)
AUTRICE: Jinny (da sobria, non posso nemmeno incolpare l'alcool!)
GENERE: AU, storico, angst
FANDOM: Arashi + Rupert Everett (Shhhh, non dite nulla U_U)
PAIINGS: Sakumoto, Ohmiya, Aimoto onesided, Everaiba (??), Ohno/OC, Nino/OC, Rupert/OC, Aiba/OC
RATING: nc-17 (poco, ma c'è)
DISCLAIMERS: Non mi appartiene nessun Arashi, e nemmeno il buon vecchio (eh, ormai ...) Rupert. In compenso gli OC sono tutti miei ... muuuhhahahahahaha!
NOTE: Ambientanzione ottocentesca, avanti e indietro da Inghilterra, a Giappone, a Inghilterra, a Giappone ...
RINGRAZIAMENTI: Ila e Dada, che come sempre si sono sorbito tutto in anteprima <3 e a Dada che da una parola (in tono disperato, tra l'altro, che inizia ad essere mattina) ha trovato il titolo perfetto
GIA' POSTATI: Prologo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Yaeko guardò soddisfatta il proprio lavoro. Si avvicinò solo un attimo, per ritoccare un pochino della cipria, poi si allontanò leggermente
<< Accidenti, sei bellissi … bellissima …>>disse lei, scoppiando poi a ridere. Masaki piegò la testa di lato, con l’espressione leggermente scocciata
<< D’accordo, non rido …>>
<< Meglio. Bene, andiamo a far spaventare un po’ il mio uomo …>> disse Masaki. Si girò un attimo a guardarsi nello specchio, e sistemò meglio l’obi. Il kimono gli era un po’ corto, nonostante Yaeko avesse allungato l’orlo finché aveva potuto, ma la cosa non dava particolarmente fastidio. Si guardò il viso, stentando a riconoscersi. Al suo posto c’era effettivamente una ragazza. E, a dirla tutta, una ragazza che non aveva nulla, assolutamente nulla, da invidiare ad Aileen … sospirò e si avviò verso la biblioteca. Sapeva che Rupert era li, una delle cameriere l’aveva avvertito dell’arrivo dell’insegnante … quando entrò nella biblioteca, Rupert era assorto nella lettura, e Masaki si fermò a guardarlo. Gli piaceva guardare Rupert quand’era così assorto. Lo guardò girare alcune pagine, riconoscendo il momento in cui perse interesse per quello che stava leggendo. E non appena alzò lo sguardo, gli sorrise, camminando verso di lui. Rupert alzò un sopracciglio,  alzandosi in piedi
<< Oh, no, state seduto, signore … ve ne prego …>> disse Masaki, in tono gentile e deferente
<< Cielo, come puoi essere così bello? Dovrei dire bella … questo ha qualcosa di demoniaco … lo sai, vero?>>
Masaki sorrise e si avvicinò ancora, per poi baciare Rupert
<< Sposate me .. sono molto più bella … e più ricca … tanto è ai soldi che la vostra famiglia mira, no?>>
<< Peccato che la mia famiglia sappia che Sakurai non ha figlie, che vi riconoscerebbero, e che … >>
Masaki si allontanò leggermente, mordendosi il labbro inferiore
<< E’ tardi, Masaki … ormai  … ormai è fatta …>>
<< Ma … >>
<< Non fare il ragazzino!>>
Masaki guardò Rupert, poi abbassò il viso, si girò e corse fuori. Teneva il kimono raccolto, in maniera da potersi muovere. Non riuscì, però, a rifugiarsi sotto le scale, perché Rupert l’aveva preso tra le braccia. Si trovarono di nuovo in soffitta, con la porta chiusa a chiave. Masaki si staccò dal più grande, senza guardarlo
<< Scusa, piccolo, io …>>
<< Domani torno al college … ci vediamo al matrimonio.>> tagliò corto Masaki, avvicinandosi alla porta. Ma Rupert lo fermò e lo costrinse a guardarlo in viso. Come suo solito, si sciolse appena vide le lacrime del ragazzo
<< Non renderla più difficile, piccolo … ti prego …>>
Masaki si staccò, ma senza abbassare lo sguardo
<< Aishiteru …>> mormorò, e questa volta uscì. Rupert rimase bloccato dov’era
<< Anch’io ti amo, piccolo …>> mormorò. Sperò che Masaki l’avesse sentito.

Masaki spalancò gli occhi, quando Sakurai lo colpì forte
<< Padre, che succede?>> chiese Sho, uscendo a sua volta dall’ufficio di Sakurai san, avendo sentito lo schiaffo.
<< Per cortesia, vatti a cambiare.>> sibilò l’uomo, rivolgendosi a Masaki
<> mormorò il giovane, allontanandosi in fretta. Sho lo guardò fuggire, poi rivolse al padre uno sguardo interrogativo.
<< Dopo andrò a scusarmi con lui …>> borbottò l’uomo << Ma … mi è sembrato di vedere un fantasma …>>
Sho non replicò, ed i due ripresero a parlare di come gestire il commercio internazionale.

Jun guardò Masaki entrare nella stanza di Yaeko, dove lui si era rifugiato dopo aver intercettato una lettera che non avrebbe dovuto aprire. Anche Masaki aveva gli occhi rossi, e sembrava sconvolto
<< Masa …>>
<< Jun! Che succede?>> chiese Masaki, inginocchiandoglisi accanto
<< Sei bellissima.>> disse Jun, sorridendo
<< Non secondo Sakurai Otoo-san …>> mormorò Masaki << e non abbastanza per annullare un fidanzamento … >>
Jun sospirò ed abbracciò l’amico
<< Ci hai provato.>> disse
<< Si, come un imbecille …>> singhiozzò Masaki. Poi si calmò e guardò Jun
<< Che ti succede, Jun?>> chiese. Jun allungò la lettera a Masaki, senza riuscire a fermare le lacrime. Una proposta di matrimonio per Sho, una proposta tremendamente allettante per chiunque
<< Non era indirizzata a me, non avrei dovuto aprirla …>> mormorò, poi scoppiò in singhiozzi
<< Me lo vogliono portare via davvero … io … io non ce la faccio … >>
<< Jun, non disperare. Tu hai ancora qualche anno. Sho deve laurearsi, prima, ed iniziare a lavorare con nostro padre … c’è ancora tempo. Almeno due anni …>>
<< Sono pochi!>> urlò Jun << Io con lui voglio passarci la via! O sennò … sennò avrei preferito non conoscerlo!>>
Masaki lo strinse forte a sé, accarezzandogli la schiena. Jun sospirò e si calmò, avendo visto Yaeko entrare. La donna li guardò
<< Da quando la mia stanza è diventato un rifugio per ragazzini piangenti?>> chiese, alzando un sopracciglio
<< Io devo restituirti il kimono e rimettermi i miei vestiti, e sono qui …>> disse Masaki
<< Ma se sati benissimo!>>  protestò Yaeko
<< Sakurai Otoo-san non è d’accordo …>> disse Masaki, alzando un sopracciglio. Yaeko si accigliò leggermente, poi annuì
<< Capisco … Jun, tu che ci fai qui?>>
<< Confidenze … tra ragazze?>> disse Jun, allungando con mano tremante la lettera a Yaeko. Lei sospirò
<< E’ indirizzata a mio marito … perché la dai a me? E’ anche già aperta …>>
<< Ho riconosciuto il mittente, e ho aperto senza pensarci, ricordando una conversazione che ho sentito per sbaglio … >> Jun si rannicchiò contro Masaki, che lo strinse, in silenzio. Yaeko sospirò e lesse. Dopodiché sbuffò e posò il foglio sul tavolo
<< Ti prego di consegnare la lettera a mio marito, Jun. E poi … non preoccuparti troppo. Sho non è destinato a qualche sciacquetta inglese. L’onorevole marito ha altri progetti per la sua famiglia. E … ti consiglio di intraprendere la carriera di tuo padre, giovane Matsumoto …>>
<< Io non posso dividerlo!>> urlò Jun. Yaeko prese un’espressione preoccupata, per poi accarezzare il viso del ragazzo
<< Coraggio, Jun-kun …>> mormorò
<< Non è così dura, dopotutto …>> mormorò Masaki
<< Ah beh, tu hai solo cercato di impedire un matrimonio! >> sibilò Jun. Masaki abbassò il viso
<< Se Sho sposerà una giapponese, e tornerà in Giappone … beh, la vostra situazione sarà leggermente diversa …>>
<< Io non posso dividerlo, Masa, non ce la faccio nemmeno a pensarci … non … >>
Masaki sospirò e lo abbracciò di nuovo
<< Jun …>>
<< Smettila di cercare di convincermi! Io sono geloso! Molto geloso! O sta con me o no! Nessuna via di mezzo!>>
Masaki si morse un labbro, per poi scambiare una lunga occhiata con Yaeko
<< La principessina ha un bel caratterino, eh?>> disse la donna. Jun alzò il viso, confuso
<< Sarei io la principessina?>> chiese, asciugandosi gli occhi. Yaeko annuì. Jun si fece pensoso, poi rise
<< E principessina sia …>> mormorò, asciugandosi le lacrime. Poi sospirò
<< Scusatemi, mi sono lasciato andare così …>>
<< Temo sia normale sentirsi male in queste situazioni …>> disse Yaeko. Poi si girarono entrambi verso Masaki
<< Non guardatemi così. Ho appena tentato di evitare un matrimonio senza riuscirci, ed è abbastanza umiliante, ecco … e non intendo il fatto di essere vestito così, anche perché mi dona da morire, ma … il fatto di pregare una persona costretta a fare una cosa a non farla … io … devo chiedergli scusa … >>
Yaeko prese il viso di Masaki tra le mani e gli sorrise
<< E’ normale essere possessivi, ragazzi. Fin troppo normale, ma …>>
<< Non possiamo permettercelo.>> concluse Jun. Dopodiché, prese la lettera e si alzò
<< Vado a portarla al destinatario … >> mormorò, uscendo.
<< E tu? Che farai?>>
<< Mi cambio, mi tolgo il trucco e … penso andrò a preparare le valigie … devo partire domattina molto presto per tornare al college …>> mormorò Masaki. Yaeko annuì. Lo aiutò a cambiarsi e a togliersi il trucco, con aria pensosa
<< Perché quest’espressione?>> chiese Masaki
<< Nulla … solo mi hai ricordato una persona … ma è un ricordo molto lontano, di quand’ero molto piccola …>> disse lei, sorridendo. Masaki annuì, poi si congedò ed uscì dalla stanza.

Jun abbassò il viso, cercando di non reagire ai rimproveri di Sakurai san
<< Non sgridare mio figlio come se tu non avessi mai fatto una cosa del genere.>> si alzò ad un tratto la voce di Matsumoto san. Sakurai si zittì, mordendosi un labbro, poi sbuffò. Jun trattenne a stento una risata per quanto in quel momento Sakurai san fosse identico al proprio figlio
<< D’accordo … oggi sono nervoso e urlo contro a chiunque, apparentemente …>> borbottò << Scusa Jun … e … al momento la tua preoccupazione è superflua … Sho tornerà in Giappone, quando sarà in grado di prendere in mano l’attività e … >>
<< Vogliamo sperare che tu lo segua come consigliere.>> concluse Matsumoto san, posando una mano sulla spalla del figlio. Jun abbassò di nuovo il viso, limitandosi ad annuire. Poi uscì dalla stanza e si trovò a rifugiarsi nella camera di Sho.
<< Che succede?>> gli chiese subito Sho, vedendolo turbato. Jun gli si strinse contro, scuotendo la testa
<< Nulla … voglio solo … voglio solo stare con te …>> disse, alzando il viso e sorridendo.

p: rupert/oc, p: ohno/oc, g: arashi, r: nc-17, p: nino/oc, p: sakumoto, p: aimoto, p: everaiba, p: aiba/oc, gnr: angst, p: ohmiya, gnr: au, gnr: storica

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