Senza indugi, che devo fare le pulizie! (e dare un senso all'armadio, pure >_>)
TITOLO: Chasing Ways (credits to: Harin)
AUTRICE: Jinny (da sobria, non posso nemmeno incolpare l'alcool!)
GENERE: AU, storico, angst
FANDOM: Arashi + Rupert Everett (Shhhh, non dite nulla U_U)
PAIINGS: Sakumoto, Ohmiya, Aimoto onesided, Everaiba (??), Ohno/OC, Nino/OC, Rupert/OC, Aiba/OC
RATING: nc-17 (poco, ma c'è)
DISCLAIMERS: Non mi appartiene nessun Arashi, e nemmeno il buon vecchio (eh, ormai ...) Rupert. In compenso gli OC sono tutti miei ... muuuhhahahahahaha!
NOTE: Ambientanzione ottocentesca, avanti e indietro da Inghilterra, a Giappone, a Inghilterra, a Giappone ...
RINGRAZIAMENTI: Ila e Dada, che come sempre si sono sorbito tutto in anteprima <3 e a Dada che da una parola (in tono disperato, tra l'altro, che inizia ad essere mattina) ha trovato il titolo perfetto
GIA' POSTATI:
Prologo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 << Pare che il tuo giovane allievo vada molto d’accordo con Ellen …>>
Rupert si girò a guardare Aileen, cercando di reprimere l’istinto di massacrarla in quel momento con un candelabro.
<< Chissà, magari a maggio faremo un doppio matrimonio …>> mormorò, sovrappensiero. Poi tornò a guardare Masaki, che sorrideva e ridacchiava mentre Ellen, la sorella di Aileen, parlava a ruota libera. Invitare i Sakurai al gran completo per la festa per il fidanzamento ufficiale, era stata un’idea di Aileen, a cui lui si era dovuto adattare. Aveva supplicato Masaki di non andare, ma lui gli aveva fatto notare che se non si fosse presentato sarebbe stato strano
<< Ci saranno molti fiori, immagino … se non mi sentirò a mio agio, potrò fuggire facilmente colto da un attacco della mia allergia ai pollini …>> aveva detto
<< Piccolo, sei straordinario …>> gli aveva risposto Rupert
<< Lo so. >> aveva replicato Masaki, ridendo.
Ma ora l’idea della sua quasi moglie gli sembrava la peggiore mai avuta da un essere umano. Perché vedere Masaki ridere con qualcuno che non fosse lui (o che non fosse Sho, o Jun, o quegli inquietanti amici giapponesi che erano finalmente tornati in Giappone e a cui si era suo malgrado abituato) lo stava facendo pian piano infuriare. Come sentendo cosa stava passando per la sua mente, le donne di casa Sakurai si avvicinarono insieme. La signora Matsumoto, con un kimono molto elaborato e l’aria dolce, e la giovane signora Sakurai, vestita all’occidentale, graziosa come nessuna donna inglese avrebbe mai potuto sperare di essere
<< Aileen, cara, conosci Matsumoto-san e Sakurai-san? >> chiese Rupert, prendendo al volo la cima di salvataggio che le due donne gli avevano lanciato
<< Non ho ancora avuto il piacere!>> disse Aileen, sorridendo alle due, che si inchinarono, come nelle migliori usanze del loro paese d’origine
<< Cara Aileen, sappi che il tuo bellissimo futuro sposo è per noi uno di famiglia, quindi … beh, che dire, benvenuta …>> disse Yaeko, sorridendo. Aileen rimase folgorata dal tono gentile e dai modi aggraziati, e così Rupert poté allontanarsi senza che lei se ne accorgesse minimamente. Masaki lo vide, si scusò velocemente con Ellen e lo seguì fino all’interno della rimessa per le carrozze
<< Meno male, non sapevo come scollarmela di dosso … essermi ricordato che dovevo chiederti assolutamente una cosa per l’università mi ha letteralmente salvato …>> disse Masaki, sorridendo. Rupert si girò a guardarlo, con l’espressione seria che aveva quando qualcosa non gli andava a genio, e Masaki spalancò gli occhi, senza capire, piegando la testa di lato. Rupert sbuffò
<< Non parlare con quella smorfiosa.>> disse.
<< Non è una smorfiosa .. è stranamente intelligente, considerata la sorella …>> disse, alzando un sopracciglio
<< Mi stai contraddicendo!>> sibilò Rupert
<< E tu non mi dici che sei geloso.>> ribatté Masaki, imbronciandosi. Rupert sospirò e lo abbracciò stretto
<< Sono geloso, quindi non parlare con quella smorfiosa. >> disse
<< Altra cosa che sembrerebbe strana …>> disse Masaki, staccandosi leggermente. Rupert sbuffò
<< Vero … ma dov’è finito tuo fratello con la sua dolce metà? Potrebbe toglierti d’impiccio, è lui il buon partito!>>
Masaki scoppiò a ridere
<< Ha avuto uno scambio di opinioni molto acceso con Ellen, sull’economia, ed è fuggito borbottando qualcosa sul fatto che le donne dovrebbero limitarsi a ricamare … te l’ho detto, Ellen è intelligente. E se non stiamo attenti, ci scoprirà. >>
Rupert diede un piccolo calcio al terreno, abbassando il viso e mordendosi l’interno di una guancia
<< Smettila di essere così dannatamente attento e perfetto, per favore.>> disse poi. Vide l’espressione di Masaki incupirsi leggermente
<< Scusa …>> mormorò il più piccolo, sospirando << E’ solo che … ci sarà Aileen dove vorrei essere io, e questa cosa mi da un fastidio tremendo!>>
<< E a me da fastidio che tu faccia la civettuola con la mia futura cognata!>> ribatté Rupert. Masaki lo prese per il davanti della giacca, spingendolo con la schiena contro il muro, con una forza che Rupert non si sarebbe aspettato, e lo baciò, con irruenza
<< Sei uno stupido!>> gli disse << Ore dake no!>> sibilò poi
<< Non … non ho capito …>> disse Rupert, sentendosi smarrito come tutte le volte che Masaki usava il giapponese
<< Tieni a mente e fatti tradurre da qualcuno.>> disse Masaki, imbronciato, per poi uscire dalla rimessa. Rupert sospirò, passandosi le mani sul viso
<< Ragazzino fastidioso …>> mormorò, senza nessuna convinzione.
<< Vi ha davvero detto così?>> chiese Jun, guardando incredulo Rupert
<< Penso di si, ma … non so il giapponese, io, e lo pronuncio malissimo, a giudicare dalle facce buffe che fate quando provo a dire qualcosa …>> protestò l’uomo. Jun scoppiò a ridere, poi sospirò, all’improvviso
<< Masaki è tremendamente romantico … forse mi sono innamorato del fratello sbagliato …>>
<< Non ripetetelo, giovane Matsumoto, o vi dovrei ammazzare nel sonno.>> ringhiò Rupert
<< Questo vuol dire che non sono romantico?>> chiese Sho, con espressione smarrita
<< Quanto siete insicuri, accidenti!>> sbottò Jun, ridendo. Poi tornò serio
<< Ore dake no … solo mio …>> mormorò, pensieroso
<< Melodrammatico come suo solito …>> borbottò Sho. Rupert però scattò in piedi, ignorandoli, e corse a cercare Masaki. Lo trovò a chiacchierare, con la sua solita dose di confusione, con il fratello di Aileen ed Ellen
<< Ah! Professor Everett! Ho scoperto che Albert, qui, frequenta la mia stessa facoltà!>> disse Masaki, allegro.
<< Si, ma sono un anno indietro … e non avrò mai quei voti … l’intelligenza in casa è andata tutta a Ellen, a quanto pare … >>
<< Oh, basta studiare … io di certo non sono particolarmente sveglio …>> disse Masaki, ridendo e dando una pacca sulla spalla ad Albert, che scoppiò a ridere a sua volta
<< Albert, perdonami, posso rubarti per un attimo il mio allievo?>> chiese Rupert
<< D’accordo, ma non scomparite per troppo tempo, o mia sorella potrebbe arrabbiarsi!>>rise il giovane, per poi allontanarsi. Rupert prese Masaki rudemente per un braccio, e lo portò lontano dalla confusione della festa, all’interno del boschetto li vicino, nascosti dietro un’enorme quercia. Dopodiché lo abbracciò stretto
<< Ma certo che sono solo tuo, scemo.>> borbottò. Masaki iniziò a ridere e si staccò
<< Non pensavo saresti davvero andato a fartelo tradurre …>> disse, sempre ridendo
<< Hai bevuto?>> si informò Rupert. Masaki scosse la testa, ed abbassò il viso improvvisamente. Rupert glie lo fece rialzare
<< Masaki …>>
<< Non sposarti … non … non farlo …>> singhiozzò il più piccolo.
<< Non dipende da me …>> rispose Rupert, con un sospiro. Masaki annuì, asciugandosi in fretta gli occhi
<< Scusa, è che …>>
<< Non scusarti per avere avuto una reazione umana, piccolo … ti scongiuro … se … se solo per un attimo smettessi di essere perfetto, come un secondo fa ad esempio, sarebbe meno difficile, credo … perché … io lo vedo come stai, anche se tenti di nasconderlo, e se tu lo nascondi, se tu fai quello forte, beh … mi fai sentire un ragazzino capriccioso, ecco … e non mi va bene …>>
<< Dovevo venire vestito da donna.>> borbottò Masaki, imbronciandosi
<< Con la tua camminata non saresti credibile …>>
Masaki alzò un sopracciglio
<< Come no …>> disse, con un sorriso divertito
<< Tu hai passato troppo tempo con quel tuo amico che sembra un bambino … che stai escogitando?>>
Masaki sorrise, ma non rispose, allontanandosi. Rupert sospirò e, dopo poco, lo seguì. Lo vide parlare di nuovo con Albert e decise che poteva evitare di preoccuparsi … anche se però Albert era decisamente affascinante, con quegli occhi verdi ed i capelli scuri … ma non doveva pensarci … forse era più pericoloso della sorella minore, però in effetti … Masaki si girò a sorridergli. Fu un gesto impercettibile, ma lo fece sentire rassicurato. Sospirando tornò dalla sua ormai quasi del tutto moglie. Maggio era fin troppo vicino …