Jun 16, 2008 23:49
Mi siedo. Ho finito le riprese, per oggi, e sono tornato qui. Come sempre prima di tornare a casa. Tutti i giorni per un anno. Tua madre ha cambiato ancora i fiori. L’ultima volta che l’ho vista sembrava un’altra persona. Con mia madre non si parlano quasi più, eppure erano amiche… è cambiato tutto, da quando te ne sei andato. Io sono diventato un piagnone. Sho è insicuro in una maniera che non pensavo possibile. Le nostre madri non si telefonano più per paura di farsi male. Jun sembra così fragile… da l’idea di doversi polverizzare da un momento all’altro. Masaki è diventato un ragazzo tranquillo, ma forse questa cosa ha anche dei pro. Però ci sono anche delle cose che sono rimaste uguali anche se non ci siamo più visti… Jun e Masaki si amano ancora. Sho è ancora innamorato di Masaki, e non si schioderà mai da li, visto che è entrato in competizione con Jun. Ci siamo ritrovati, sai? E domani sera ci troviamo di nuovo… Siamo ancora amici, nonostante tutto, e questo è davvero bello… E un’altra cosa è rimasta uguale. Ti amo, Satoshi.
Guardo Nino che piange, seduto a terra davanti alla mia tomba. Vorrei stringerlo a me e dirgli di non avere paura, che starà meglio. Starete tutti meglio. Ma adesso non posso proprio fare nulla, se non girare le spalle al mondo ed andare via, dove dovrei essere già da una anno. Ma non potevo certo lasciare un casino simile! E così ho aspettato che foste abbastanza calmi e stabili, ho fatto entrare Masaki nello Starbucks dove di solito va Sho. Ho fatto in modo che fatalità partisse Michi come suoneria (Si, Nino, sono stato io… scusami, ti ho fatto prendere un colpo, perchè era la mia suoneria, però se non l’avessi fatto, avresti continuato a dormire…). Ho fatto in modo che Jun si sentisse stanco e depresso proprio quando serviva (si possono fare un sacco di cose quando non si ha più un corpo) e ho ritardato il ritorno di Masaki, perchè sennò non vi avrebbe mai aperto la porta oggi… Nino, non piangere, ti prego. Continuerò a vegliare su di te. E sugli altri. E adesso alzati, e pensa alla bevuta di domani. E guai a te se vieni qui ancora prima della prossima settimana! Mi avvicino alla figura accucciata davanti alla mia tomba. Che piccolo che sembri, Nino-chan… Non so perchè, ma ho la sensazione che Nino riesca a sentire il mio abbraccio, perchè smette di piangere ed alza la testa
<< Ti amo…>> sussurro. Poi vedo quella luce, così bella. Lascio andare Nino…
<< O-chan!>> urlo, ma credo se ne sia andato. Sono sicuro che fosse qui. Mi ha abbracciato. Mi ha detto che mi ama… ecco, lo sapevo che sarebbe successo, alla fine sto impazzendo… però era un tocco così reale… e la sua voce… O-chan, eri proprio tu… ok, sarà il mio segreto… se mi scappa con gli altri, mi prenderanno in giro per tutta la vita…
Mi fermo davanti al cimitero. Non sono mai venuto alla tomba di O-chan, mi è sempre mancato il coraggio… cammino fino a trovarla, e trovo anche Nino. Si vede che ha pianto…
<< Hey, scimmietta…>> lo chiamo. Quant’è che non lo chiamo così? Qualche millennio, credo. Lui si gira e mi sorride
<< Ma allora ce le hai le palle, Sakurai.>> mi dice.
<< Ovvio!>> rispondo, piccato. Mi sorride e mi si appoggia contro. Io lo abbraccio da dietro
Toshi, so che quando prima ho visto Nino irrigidirsi eri qui. Dove sono io adesso. Sono quasi sicuro di aver intravisto la maglia che ti abbiamo regalato io e Nino al tuo ultimo compleanno, e sento il tuo dopobarba sul cappotto di Nino… farò finta di nulla, però, sennò la scimmietta non la smetterà più di prendermi in giro…
<< Sho-chan, ce la faremo, vero? Andremo avanti lo stesso? Anche senza O-chan? >>
<< Adesso che siamo di nuovo amici, ce la faremo.>> dico, convinto. Sento che sorride, non ho bisogno di guardarlo, perché anche se non ci siamo visti per un anno, e non ci siamo parlati per sei mesi, so ancora esattamente cosa gli passa per la testa. Ce la faremo.
spero che non faccia venire gli incubi a voi e che nessuno arrivi da me armato e deciso ad ammazarm, ecco... *corre a nascondersi*
gnr: angst,
g: arashi,
p: ohmiya,
gnr: harin non rileggerla,
p: aimoto