postiamo senza indugiare, ovvia!!
TITOLO: Esp
AUORE: Jinny
GENERE: Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: adesso non ve li dico, ciccaaa
RATINGS: Ma facciamo pg-17
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porterà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita sclerata notturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprrà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... si, insomma, hai tempo XDDDD)
GIA' POSTATE:
Prologo Sapeva che per un po’ sarebbe dovuto rimanere in quel posto. Poteva andare a casa solo una volta al mese. Era stato definito “molto pericoloso” da una signorina all’entrata, e come darle torto?
Un uomo l’aveva guidato attraverso un labirinto di corridoi grigi, facendogli vedere le aule, la mensa, e lasciandolo poi nella sua stanza del dormitorio. Per evitare incidenti, aveva una stanza singola. Incidenti…
<< Non è stato un incidente.>> sibilò Kazunari. L’uomo che l’aveva accompagnato fino alla stanza lo guardò, poi sospirò
<< Lo dicono tutti, ma… non ci credo mai fino in fondo. Ora riposa. Domani sarà il tuo primo giorno. Questa non è una scuola come le altre, l’avrai capito. Le materie scolastiche sono solo un diversivo. Qui dovete imparare a gestire i vostri poteri. E questo vuol dire usarli. Come hai potuto vedere, tutti i muri sono grigi. E’ a causa del materiale con cui sono costruiti. Un materiale che assorbe qualsiasi tipo di potere. Nessuno fuori di qui sospetta minimamente cosa succeda qui dentro… bene. Se vuoi, puoi usare l’internet point nella sala comune. Ti ho fatto vedere dove sono i telefoni. Ogni stanza è dotata del suo bagno. Per qualsiasi problema o domanda, puoi rivolgerti al responsabile di questo piano, Takizawa san. >>
Kazunari annuì, e si trovò solo davanti alla porta chiusa della sua stanza. L’uomo che l’aveva accompagnato era scomparso. Kazunari sospirò, poi mise la valigia sul letto ed iniziò a disfarla, sistemando le cose nell’armadio e nei vari cassetti. Guardò la porta del minuscolo bagno, da dove la doccia ammiccava, invitante. Kazunari sospirò, entrò nel bagno, caldo ed accogliente nonostante le dimensioni minuscole, si spogliò e si infilò sotto il getto caldo della doccia. Almeno sotto l’acqua non correva il rischio di dare fuoco a tutto… finita la doccia, si asciugò, si mise dei vestiti puliti ed iniziò a tirare fuori libri e fumetti da una scatola. E videogiochi. Notò con piacere di avere un piccolo televisore, in un angolo. Vi collegò immediatamente la playstation ed iniziò a giocare, senza pensarci due volte. Quando bussarono alla porta, sussultò. Mise in pausa il gioco ed andò ad aprire. Venne quasi abbagliato da un sorriso enorme
<< Benvenuto! Takki ha detto che doveva essere arrivato il nuovo studente, allora sono corso a vedere! Piacere, sono Aiba Masaki!>>
<< Se sei qui vuol dire che hai qualche potere pericoloso… il decibel fulminante?>> si informò Kazunari, dando un’occhiata al ragazzo che aveva di fronte. Doveva essere uno del terzo anno. Molto magro, più alto di lui. Aveva occhi dolci, sopracciglia arcuate e una bocca che Kazunari si sorprese a definire invitante. Mentre si rendeva conto di avere appena definito invitante un compagno di scuola, si rese conto di essere andato a fuoco… Masaki gli prese la mano, senza farsi problemi, stringendogliela. Il fuoco scomparve
<< Non sentirti in imbarazzo, presentati e basta!>> disse, sorridendo di nuovo.
<< Ninomiya Kazunari.>> borbottò Kazunari.
<< Bene, Nino kun. Ah, se hai problemi con il potere, per i primi tempi puoi chiedere a me… come vedi, posso bloccare tutto…>> venne interrotto da un libro che volava ad una velocità mortale nella sua direzione. Il libro si fermò a mezz’aria e cadde a terra. Si sentì un piccolo coro di proteste e Masaki sorrise, scuotendo la testa
<< I piccolini delle medie. Si divertono così… vogliono prendermi impreparato… a volte li lascio fare… beh, agli innocui, in effetti… da potenzialmente pericolosi in su, cerco di essere sempre attento… non mi rigenero e non sono invulnerabile, come alcuni… Tu sei pericoloso o molto pericoloso?>> chiese
<< Mi hanno detto molto pericoloso…>> disse Kazunari. Masaki si fece serio
<< Capisco…>> disse. Poi sorrise di nuovo << Allora credo ci vedremo domani alle esercitazioni… ci manca il quinto, perché ha imparato a controllarsi in qualsiasi tipo di situazione, quindi immagino ci manderanno te…>> detto questo, gli lasciò la mano, che gli stava ancora stringendo, e se ne andò. Kazunari si ritrovò a sentirsi momentaneamente al freddo e al buio. Ci mise un attimo a rendersi conto che la luce era ancora accesa, così come il riscaldamento. Poi ci pensò. Aveva seguito più o meno le spiegazioni dell’uomo che gli aveva fatto da guida, e ricordava che i molto pericolosi esercitavano solo insieme… già non capiva bene come Masaki potesse essere pericoloso, bloccando i poteri, ma addirittura molto pericoloso? Nel dubbio si rimise a giocare. Lesse un po’, si infilò il pigiama ed andò a dormire. Forse avrebbe dovuto anche cenare, si disse, ma ormai i suoi occhi si erano chiusi
“ Ma la cena?” protestò il suo stomaco
“ Zitto e dormi. Faremo colazione domani mattina, non rompere.” Replicò il cervello, subito prima di spegnersi.