Articolo interessante, quello che linki, anche se io credo criminalmente incompleto. Interessante che sul numero esatto di blogger in Italia esistano stime che vanno dai 13mila ai 32mila... come sempre qui di sicuro non c'è nulla.
Attendo con curiosità il tuo post - che poi sulla base del tuo faccio il mio ;-)
Concordo sull'incompletezza :) Riguardo ai dati io ho fatto una media tra le cifre riportate. Il gap tuttavia mi sembra assurdo... Come si fa a non avere una stima più verosimile? Anche il dato sulla discriminante delle 1000 visite secondo me è sbagliata. Sarebbe stato più corretto parlare di pagine viste. Ma almeno è una lettura utile a chi non sa nemmeno cos'è un blog.
Anch'io conosco qualche blogger anglosassone che vive di quello. Il gap tra il mercato della lingua italiana e quella inglese è enorme. Tuttavia qui non siamo nemmeno pochi. Non parlo di blogger italiani che si autostipendiano grazie a quest'attività, tuttavia, con una mentalità diversa, esisterebbero i margini per fare qualche soldino esponendo banner pubblicitari o cose del genere. Basterebbe anche soltanto un centinaio di euro al mese, per dare un senso al tempo speso nel gestire un blog.
Invece, come dici tu, qui al massimo ti offrono uno scambio di link o "l'onore" di una collaborazione non profit.
Da quel che so gli unici blog a guadagnare qualcosina sono quelli che si occupano di moda/spettacolo e gossip. Lì gli sponsor qualcosa sganciano.
20.000? Francamente mi sembrano pochi. Possibile che in Italia (60 milioni di abitanti) i bloggers siano 20.000 in tutto? Spero che sia un errore, oppure la cosa sarebbe sconfortante (e di ragioni per sconfortarsi nel Belpaese do' sole ce ne sono già tante...)
La stima di 20.000 - media tra i 12.000 di una fonte e i circa 30.000 di un'altra - sembra misera anche a me. Eppure c'è da dire che l'Italia è una delle superpotenze con meno accessi a Internet, che è sviluppato soprattutto come tecnologia "mobile" (cellulari e altri). Non a caso abbiamo tantissimi iscritti a Facebook, che funziona molto bene sugli smartphone.
D'accordo, ovviamente, sulla natura gerontocratica italica, tale da rendere il media blog quasi sempre una scemenza, sottovalutandone il gran potere. Siamo pochini in Italia, anche fossimo 32mila. Sull'articolo: posso concordare con la maggior immediatezza media di un blog rispetto ad un sito (ma più precisamente non è un dato certo, anzi), ma "sono più specialistici"? Non penso! "Hanno linguaggio più colloquiale": dipende!
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Interessante che sul numero esatto di blogger in Italia esistano stime che vanno dai 13mila ai 32mila... come sempre qui di sicuro non c'è nulla.
Attendo con curiosità il tuo post - che poi sulla base del tuo faccio il mio ;-)
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Riguardo ai dati io ho fatto una media tra le cifre riportate. Il gap tuttavia mi sembra assurdo... Come si fa a non avere una stima più verosimile?
Anche il dato sulla discriminante delle 1000 visite secondo me è sbagliata. Sarebbe stato più corretto parlare di pagine viste.
Ma almeno è una lettura utile a chi non sa nemmeno cos'è un blog.
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Anch'io conosco qualche blogger anglosassone che vive di quello.
Il gap tra il mercato della lingua italiana e quella inglese è enorme. Tuttavia qui non siamo nemmeno pochi. Non parlo di blogger italiani che si autostipendiano grazie a quest'attività, tuttavia, con una mentalità diversa, esisterebbero i margini per fare qualche soldino esponendo banner pubblicitari o cose del genere.
Basterebbe anche soltanto un centinaio di euro al mese, per dare un senso al tempo speso nel gestire un blog.
Invece, come dici tu, qui al massimo ti offrono uno scambio di link o "l'onore" di una collaborazione non profit.
Da quel che so gli unici blog a guadagnare qualcosina sono quelli che si occupano di moda/spettacolo e gossip. Lì gli sponsor qualcosa sganciano.
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Possibile che in Italia (60 milioni di abitanti) i bloggers siano 20.000 in tutto? Spero che sia un errore, oppure la cosa sarebbe sconfortante (e di ragioni per sconfortarsi nel Belpaese do' sole ce ne sono già tante...)
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Eppure c'è da dire che l'Italia è una delle superpotenze con meno accessi a Internet, che è sviluppato soprattutto come tecnologia "mobile" (cellulari e altri). Non a caso abbiamo tantissimi iscritti a Facebook, che funziona molto bene sugli smartphone.
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Siamo pochini in Italia, anche fossimo 32mila.
Sull'articolo: posso concordare con la maggior immediatezza media di un blog rispetto ad un sito (ma più precisamente non è un dato certo, anzi), ma "sono più specialistici"? Non penso! "Hanno linguaggio più colloquiale": dipende!
Luigi
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Bella segnalazione... pdf scaricato!
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