Vero, che poi, un po' come i discorsi "vero o falso" (prrrr) anche quelli che mi dicono "no madò gli anni XX erano brutti (o belli)" a me cascano le bracia
( ... )
Mah, io negli '80 ero un ragazzino, ragion per cui ho vissuto quel decennio con la giusta superficialità. Paninari, dark e altri gruppuscoli mi sono passati accanto senza che neppure riuscissi a comprendere di cosa si trattasse. In compenso sono stato bombardato psicologicamente da decine e decine di falsi miti televisivi. Ecco, questo è un vero discriminante che caratterizza il periodo: la tv. Per me gli anni ottanta sono il cinema: Indiana Jones, Terminator, Alien, Ammazzavampiri, etc... E continuano a essere solo il cinema. Tutto il resto lo butterei a mare, con rispetto parlando. Se fossero superiori, diversi o peggiori rispetto a adesso non è questione da porsi, almeno per quanto mi riguarda. Questo rientra a buon diritto nella pratica del revisionismo storico, con la quale non vado sempre d'accordo. Quindi, come giustamente affermi, essi furono e... aggiungo, non sono più.
hell bookandnegative.altervista.org/blog
P.S: @ Elvezio E perché, le giacche metallizzate con gli spallacci dove le metti? :)
Anch'io le mode e i gruppi degli anni 80 li ho visti più da esterno che non altro. Sul cinema sai che la penso come te. Per il resto non riesco a definirli orribili. Personalmente sono stati caratterizzati da alti e bassi. Diciamo che almeno non c'erano le responsabilità che caratterizzano la vita adulta, e di cui sinceramente farei a meno ancora adesso.
Gli anni 80 sono stati un incubo per me, ma parlo a titolo personale, senza esprimere giudizi globali. Comunque, per dirla tutta, io odio le mitizzazioni in senso stretto. Quando capita il sessantenne di turno che comincia a dire "Eh quanto erano belli gli anni '60, la musica era stupenda, le donne erano stupende, gli amici erano veri amici, non c'era criminalità, eravamo tutti felici"... oh che palle! In genere gli chiedo di spiegarmi - se tutto era così bello - perchè tanti giovani si sono incazzati e c'è stato il '68, e ottengo di spostare il discorso altrove...
Io negli anni '80 ci ho fatto il liceo. Come Elvezio non tornerei indietro (se non magari per una visita mordi e fuggi), perché il mio interesse principale risiede nel futuro. Io credo che sia inevitabile la mitizzazione - in negativo o in positivo - degli anni della giovinezza. Si tratta di un periodo in cui le esperienze - anche quelle banali, senza cercare Manson o Woodstock - hanno il sapore dell'estremo. Rimangono impresse in maniera più vivida ed al contempo perdono dettaglio per la distanza. Era davvero così carina la bionda del terzo banco? Mah...
La musica era meglio? Il cinema era meglio? I libri? O eravamo soltanto noi ad essere più facili da accontentare?
Poi, sì, le giacce, le pettinature, i Duran Duran... Mio Dio, sono passati trent'anni.
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Paninari, dark e altri gruppuscoli mi sono passati accanto senza che neppure riuscissi a comprendere di cosa si trattasse. In compenso sono stato bombardato psicologicamente da decine e decine di falsi miti televisivi. Ecco, questo è un vero discriminante che caratterizza il periodo: la tv.
Per me gli anni ottanta sono il cinema: Indiana Jones, Terminator, Alien, Ammazzavampiri, etc... E continuano a essere solo il cinema. Tutto il resto lo butterei a mare, con rispetto parlando.
Se fossero superiori, diversi o peggiori rispetto a adesso non è questione da porsi, almeno per quanto mi riguarda. Questo rientra a buon diritto nella pratica del revisionismo storico, con la quale non vado sempre d'accordo. Quindi, come giustamente affermi, essi furono e... aggiungo, non sono più.
hell
bookandnegative.altervista.org/blog
P.S:
@ Elvezio
E perché, le giacche metallizzate con gli spallacci dove le metti? :)
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Sul cinema sai che la penso come te.
Per il resto non riesco a definirli orribili. Personalmente sono stati caratterizzati da alti e bassi. Diciamo che almeno non c'erano le responsabilità che caratterizzano la vita adulta, e di cui sinceramente farei a meno ancora adesso.
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Comunque, per dirla tutta, io odio le mitizzazioni in senso stretto. Quando capita il sessantenne di turno che comincia a dire "Eh quanto erano belli gli anni '60, la musica era stupenda, le donne erano stupende, gli amici erano veri amici, non c'era criminalità, eravamo tutti felici"... oh che palle! In genere gli chiedo di spiegarmi - se tutto era così bello - perchè tanti giovani si sono incazzati e c'è stato il '68, e ottengo di spostare il discorso altrove...
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Come Elvezio non tornerei indietro (se non magari per una visita mordi e fuggi), perché il mio interesse principale risiede nel futuro.
Io credo che sia inevitabile la mitizzazione - in negativo o in positivo - degli anni della giovinezza.
Si tratta di un periodo in cui le esperienze - anche quelle banali, senza cercare Manson o Woodstock - hanno il sapore dell'estremo.
Rimangono impresse in maniera più vivida ed al contempo perdono dettaglio per la distanza.
Era davvero così carina la bionda del terzo banco?
Mah...
La musica era meglio?
Il cinema era meglio?
I libri?
O eravamo soltanto noi ad essere più facili da accontentare?
Poi, sì, le giacce, le pettinature, i Duran Duran...
Mio Dio, sono passati trent'anni.
Davide "passato profondo" Mana
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Nel dettaglio; QUI la mia top five!
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Anche se per assurdo, la cosa migliore degli '80 è che... non avevano ancora inventato il cellulare!
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