@Elvezio e Davide: sul valore presunto degli anni 80, siamo in sintonia. Riguardo al concetto di "passato sempre bello" ci sarebbe da scrivere un post intero. Diciamo che i ricordi degli anni dell'adolescenza sono molto estremizzati: o bellissimi o bruttissimi. Spesso e volentieri un mix delle due cose. Io ho ottimi ricordi dei miei 16-18 anni. E brutti dei 13-15. Però non amo l'età adulta. Non ne amo le responsabilità, né le acrimonie che il mondo ti rovescia addosso. Come se, crescendo, uno deve per forza diventare un bersaglio umano di tutte le bruttezze del mondo.
Era un periodo buio. Ero un vero e proprio secchione a quei tempi. Uscivo di casa solo per giocare a Tennis e andare al Cinema. Di quegl'anni ricordo bene i bellissimi titoli cinematografici che ancora oggi sono di culto, ricordo però anche molta robaccia. Ricordo persino ciò che pensavo dei paninari e di tutte quelle "ideologie di massa" che contaminavano i miei simili. Va beh... fortuna che sono rinsavito, ringrazio qualche donzella e gli ormoni scalpitanti. Ma degli eighties non ho ricordi memorabili. Forse la musica... sì, la musica sì. Quella degl'anni settanta non mi attirava granché. E' stato grazie alla musica degli 80 che ho cominciato a rivedere le origini di alcune grandi Band e a guardare l'underground musicale discostandomi dal pop.
Degl'anni ottanta, ovviamente, ricordo con grande gioia l'entrata in commercio del Commodore 64.
Beh, da giovani se si è meno massificati, si soffre parecchio. Io ero un "quasi nerd", non nel senso che mi comportavo in modo ridicolo, bensì avevo interessi che certo non tutti i miei coetanei condividevano. Per fortuna attorno ai 16/17 anni ho conosciuto gente migliore, più disposta ad accettare, e anche ad apprezzare, chi, come me, aveva interessi radicalmente diversi. Di quegli anni (quarta e quinta superiore) ho un ricordo fantastico.
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Io ho ottimi ricordi dei miei 16-18 anni. E brutti dei 13-15.
Però non amo l'età adulta. Non ne amo le responsabilità, né le acrimonie che il mondo ti rovescia addosso. Come se, crescendo, uno deve per forza diventare un bersaglio umano di tutte le bruttezze del mondo.
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Va beh... fortuna che sono rinsavito, ringrazio qualche donzella e gli ormoni scalpitanti. Ma degli eighties non ho ricordi memorabili. Forse la musica... sì, la musica sì. Quella degl'anni settanta non mi attirava granché. E' stato grazie alla musica degli 80 che ho cominciato a rivedere le origini di alcune grandi Band e a guardare l'underground musicale discostandomi dal pop.
Degl'anni ottanta, ovviamente, ricordo con grande gioia l'entrata in commercio del Commodore 64.
Glauco
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Io ero un "quasi nerd", non nel senso che mi comportavo in modo ridicolo, bensì avevo interessi che certo non tutti i miei coetanei condividevano.
Per fortuna attorno ai 16/17 anni ho conosciuto gente migliore, più disposta ad accettare, e anche ad apprezzare, chi, come me, aveva interessi radicalmente diversi.
Di quegli anni (quarta e quinta superiore) ho un ricordo fantastico.
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