Titolo: The final Countdown
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Takaki Yuya, Chinen Yuri
Pairing: Takachii
Rating/Genere: R/romantico
Warning: slash
Wordcount 2.287
fiumidiparoleNote: la storia è scritta per la quarta edizione del
mmom indetta da
mmom_italia per il set Handmade con il prompt ‘In quel cassetto’, per la
diecielode per la tabella 12 Storie - Canzoni B con il prompt ‘The Final Countdown’ e per la
500themes_ita con il prompt ‘Solo a lume di candela’.
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella:
Set HandmadeTabella:
12 Storie - Canzoni BTabella:
500themes_ita “Allora? Mi sono perso qualcosa?”
Yuya uscì sulla terrazza portando con sé una coperta, sedendosi sul pavimento accanto a Yuri, usando il plaid per coprire le spalle di entrambi per stare più caldi.
“Non hanno ancora cominciato, stai tranquillo!” gli rispose Chinen, stringendosi meglio sotto il tessuto di lana, avvicinandosi maggiormente a Yuya.
“Ohi, vieni qui!” gli disse l’altro, cingendogli le spalle con un braccio, facendo in modo che si incastrasse tra le sue gambe per poterlo stringere e scaldarlo. “Ecco, così va meglio, no?” esclamò contento il più grande, guardando il fidanzato e sorridendogli.
Yuri scosse il capo, ma non si sottrasse a quell’abbraccio, in fondo stava decisamente meglio con il calore del corpo di Yuya contro il proprio: chinò la testa all’indietro, poggiandola sulla spalla di Takaki, osservando il cielo, vedendo esplodere il primo fuoco d’artificio che annunciava la fine del vecchio e l’inizio del nuovo anno.
“Buon anno, Yuuyan!” augurò il più piccolo, sollevando il volto verso il fidanzato, il quale si chinò su di lui, baciandolo dolcemente sulla bocca.
“Buon anno, Yuri!” rispose di rimando, stringendoselo contro e guardando insieme gli spari nel cielo fino a che non tornò a oscurarsi completamente, lasciando spazio solo ad alcuni puntini di stella a decorarlo.
“Rientriamo?” domandò Yuya al più piccolo quando lo sentì tremare leggermente tra le sue braccia e Yuri annuì, tornando nuovamente nella camera del più grande, stiracchiando i muscoli di braccia e gambe, intorpiditi dalla posizione che aveva assunto quando si era raggomitolato contro Yuya.
Il più grande lo vide e ne approfittò per avvicinarsi in silenzio e fargli il solletico sul torace, vedendo Yuri piegarsi istintivamente in avanti e riprenderlo con fare oltraggiato: “Yuya!”
Takaki rise, stringendolo meglio contro di sé, baciandogli il collo: “Scusa, ma non potevo farne a meno!” si scusò, comunque affatto pentito. “Cosa fai? Resti qui a dormire o vuoi che ti riaccompagni a casa?” domandò il più grande, permettendo a Chinen di voltarsi nel suo abbraccio per riuscire a parlargli guardandolo in viso.
Il più piccolo gli posò le mani sulle braccia, scostandosi appena, pensieroso: “Se per te va bene resterei qui… non mi fido molto a mettermi in strada adesso e poi non starei tranquillo nel sapere che devi rientrare da solo” espose, vedendo Yuya sorridere ampiamente.
“Yay!” esultò il più grande con fare scenico, lasciandolo andare. “Speravo tanto me lo dicessi!” ammise, baciandogli la fronte, aprendo l’armadio per prendere un pigiama pulito da offrire al proprio ospite. “In fondo è il primo dell’anno ed è giusto che lo passiamo insieme!” annuì Yuya, convinto, parlando, mentre continuava a cercare qualcosa nell’armadio.
Chinen lo osservò in silenzio, sorridendo, scuotendo la testa ma felice dell’entusiasmo di Yuya, percependo forte il bisogno che aveva il compagno di stare con lui e sentendosi incredibilmente amato.
Si avvicinò al letto, sistemando le coperte e sprimacciando i cuscini, preparandoli per la notte: non era la prima volta che capitava che restasse a dormire dal più grande, per cui sapeva bene come muoversi nella sua casa. Gli piaceva stare con Yuya, vivere la sua quotidianità, condividere con lui quelle piccole cose di ogni giorno che lo facevano sentire maggiormente parte della sua vita.
Si spostò dalla parte opposta del letto, scostando il piumone e sistemando il lenzuolo, iniziando a starnutire poco dopo.
“Salute!” gli sorrise Yuya, voltatosi verso di lui per guardarlo. “Piccolo, stai bene?” gli chiese poi quando Chinen lo ringraziò con un cenno della testa, come se dovesse starnutire ancora.
“Sì, sì, è stato un brivido. Ah, Yu, hai un fazzoletto?” gli domandò, tirando su con il naso, guardandosi attorno.
“Certo, nel comodino, in quel cassetto” gli indicò, avvicinandosi al letto poggiando il pigiama sul materasso. “Ecco qua!”
“Yuya…”
“Mh?”
Quando Yuri lo chiamò con tono basso, Takaki sollevò la testa verso di lui, impallidendo visibilmente.
“Ah, Yuri!” esclamò, avvicinandosi a lui e togliendogli dalle mani la boccetta di lubrificante che il più piccolo aveva trovato, riponendola nello scomparto. “Ecco, io posso spiegare, Yuri!” si affrettò a dire, cercando di decifrare lo sguardo che il più piccolo gli stava rivolgendo.
“Era del lubrificante?” domandò Yuri, sollevando uno sguardo serio su di lui, conoscendo già la risposta.
“Ecco, sì, ma…”
“E serve per fare sesso” continuò il più piccolo con tono atono, senza lasciare a Takaki il tempo di spiegarsi.
“Sì, però vedi…”
“E lo volevi usare con me?”
“Io no!” rispose d’impulso, correggendosi subito. “… eh?” Yuya guardò Chinen, stranito da quella domanda, con espressione confusa. “Yuri…” lo chiamò piano, prendendogli le mani nelle sue. “Certo che sì, insomma… con chi altri avrei dovuto volerlo usare? Mi spiace che tu l’abbia scoperto così, io non pensavo, ma…”
“Quindi ci hai pensato?” lo interruppe Chinen, senza finire di ascoltarlo.
“Cosa, Yuri? Se ho pensato a quando l’avremo fatto?” chiese, sorridendo appena, abbassando il tono di voce, vedendo il più piccolo annuire.
Yuya sorrise ancora di più, stringendolo in un abbraccio, lasciando che poggiasse il capo contro il proprio petto. “Ma è ovvio che ci ho pensato e ci penso Yuri. Io ti amo e vorrei fare l’amore con te, ma non è così importante, cioè, lo è perché insomma stiamo insieme da un po’ e non voglio dire che ci sia una scadenza o altro solo, io…”
“Yuu!” lo interruppe ancora Chinen, scostandosi da lui, fermando quel suo fiume di parole, sorridendo. “Mi fa piacere” confessò. “Anche io ci ho pensato, spesso devo dire ultimamente” ammise, chinando appena il capo. “E avevo capito che al nostro rapporto serviva salire di livello” usò quella perifrasi, sorridendo a Yuya da sotto in su.
“Lo so, ma mi dispiace che l’abbia visto e mi rendo conto che può sembrare poco romantico da parte mia che, ecco, mi sia messo a pensare al lato pratico della cosa e…”
“Non ho mai pensato che la nostra prima volta insieme sarebbe stata solo a lume di candela” lo fermò Chinen, divertito, sollevandosi sulle punte dei piedi per raggiungere le sue labbra e baciarlo.
Yuya lo strinse in vita, stringendoselo contro, approfondendo il contatto tra loro, cercando con la propria la lingua del più piccolo, sentendolo sospirare, sollevandolo di peso e facendo un giro su se stesso, facendo in modo che Yuri poggiasse le ginocchia sul letto, separandosi poi da lui, lasciando che le mani gli accarezzassero la schiena da sopra i vestiti.
“Ti va di farlo?” domandò Yuri con fare emozionato, rompendo il silenzio tra loro. “Vuoi fare l’amore con me?” chiese, accarezzandogli il collo e ridendo del rossore che comparve sulle guance del più grande. “Yuya!” rise.
“Che c’è? Insomma, io… sì!” gli rispose di fretta. “Non mi aspettavo che fossi così diretto, ma…” si calmò un istante, posando i palmi sulle guance di Chinen, attirandolo verso il proprio viso, fregando insieme i loro nasi, dolcemente. “Sì, voglio fare l’amore con te, Yuri” ripeté, assaporando il suono di quell’espressione. “Non c’è niente che io desideri di più al mondo” confessò, facendo stendere il più piccolo sul letto, mettendogli un braccio sotto le ginocchia e l’altro dietro la schiena, stendendosi con lui sul letto, riprendendo a baciarlo, mentre le mani di Yuri si infilavano tra i suoi capelli, accarezzandolo dolcemente.
Il più piccolo sospirò, sentendo le dita di Yuya cercare la sua pelle, sbottonandogli la camicia, scoprendogli il petto, scivolando con le labbra sul suo torace, facendolo rabbrividire e sospirare di piacere.
Takaki si mosse con lentezza sul suo corpo, beandosi dei sospiri del fidanzato, spogliandolo completamente, per fare poi lo stesso con i propri abiti, ma venendo fermato da Chinen che gli prese le mani.
“Posso farlo io?” gli chiese, invertendo le loro posizioni, baciandogli le labbra e Yuya annuì: salì sulle sue gambe, arrotolandogli la maglietta verso l’alto, sfilandogliela quando Yuya sollevò le braccia verso l’alto e passando le mani sul suo petto, attardandosi sui capezzoli, incantato nell’osservare il corpo del più grande e sentendosi emozionato nel vedere come i suoi semplici tocchi facessero fremere il ragazzo.
Si morse le labbra, abbassandosi con la bocca sul suo corpo, così come Takaki aveva fatto con lui e allentando l’elastico dei pantaloni, abbassandoglieli, così come fece poi con la biancheria, ritrovandosi poi seduto sul suo corpo nudo, finalmente pelle contro pelle.
Yuri rimase fermo continuando a guardarlo e lasciandosi osservare a sua volta, vedendo Yuya sorridergli e prenderlo per i fianchi, lasciando scorrere le mani verso l’alto, sul torace, sulle braccia, il collo e spostandosi poi sul petto, prima di abbracciarlo meglio e mettersi seduto con le spalle alla testiera del letto, baciandolo di nuovo.
Yuri ricambiò, scostandosi un solo istante da lui, aprendo il cassetto del comodino prendendo di nuovo il lubrificante e stappandolo, versandosi una consistente dose di crema sul palmo e le dita, guardando poi Yuya da sotto in su, con un sorrisino malizioso.
Scese dalle sue gambe, spostandosi al suo fianco e posandogli una mano sulla coscia per fargli divaricare le gambe, mentre con l’altra iniziava ad accarezzare il suo sesso con movimenti decisi, sentendo Yuya sospirare.
Il più grande lo chiamò in un mormorio, socchiudendo gli occhi, mentre Yuri continuava a massaggiarlo spostando le dita dal basso verso l’alto, attardandosi quando arrivava sulla punta, scivolando di nuovo piano, ripetendo quei movimenti in modo preciso, stringendolo di più quando Yuya si muoveva impaziente verso la sua mano, chiedendo di più.
Chinen si morse le labbra, inebriato dalla sensazione di sentire il desiderio del fidanzato crescere contro il proprio palmo e avere Yuya sotto il suo completo controllo.
Yuya lo guardò, fermando il movimento di quella mano su di sé, prendendolo per la vita e facendo in modo che si avvicinasse di nuovo a lui, facendolo poi stendere, bagnandosi a sua volta le dita con un po’ di crema e usandola per preparare il più piccolo, infilando l’indice in lui, chinandosi al contempo a sigillare il sesso con la propria bocca, sentendo Yuri gridare di piacere, spingendo meglio le dita dentro di lui, cercando di distrarlo e confonderlo in quel modo per prepararlo: a lungo giocò con le dita dentro di lui, sfilandole e spingendole di nuovo, muovendole insieme con lo stesso ritmo con cui muoveva la bocca sul suo sesso, facendolo ansimare pesantemente per il piacere.
“Yuya!” Chinen lo chiamò con tono roco, tirandogli i capelli, spingendogli la testa contro di sé, sollevando il bacino e andando incontro a quelle dita.
Takaki allora comprese che fosse pronto e lo lasciò, posizionandosi contro la sua apertura con il proprio sesso: gli prese le gambe, in modo che gli stringesse i fianchi e gli accarezzò il volto con la mano, chiamandolo piano.
“Yuri… guardami” gli chiese a voce bassa. “Sei pronto?” domandò, sorridendo e quando Yuri annuì con il capo, Yuya si chinò su di lui per baciargli le labbra, iniziando a spingere, tornando a stringere con una mano il suo sesso, muovendosi incontro al corpo del più piccolo che sentiva aprirsi per lui e i sospiri di Chinen farsi sempre più alti, più affrettati.
Yuri gli strinse le braccia, cercando poi di rilassarsi, lasciando scorrere le mani sulle spalle e la schiena, puntando le unghie nella sua pelle quando il piacere diventava intenso e la voglia di sentire Yuya finalmente parte di sé cresceva sempre di più.
Takaki si fermò, il fiato pesante e il cuore che batteva forte ora che lui e Yuri erano finalmente un unico corpo e sorrise guardando il fidanzato, continuando a vezzeggiarlo con carezze e baci, iniziando a muoversi, ondeggiando piano i fianchi, assestando piccole spinte, attento ai sospiri di Yuri, facendo in modo che provasse a sua volta piacere, perdendo completamente il controllo quando fu il più piccolo a chiedergli di non pensare a lui, ma di assecondare la sua voglia, facendogli sentire quanto lo desiderasse e Yuya non aspettava altro che dimostrare in modo completo a Yuri quanto tenesse a lui, quanto lo amasse.
Strinse forte il suo sesso quando sentì Yuri sospirare più intensamente e ansimare, vicino all’orgasmo, beandosi dell’espressione del suo viso nel momento in cui raggiungeva il piacere estremo, venendo nella sua stretta. E quella visione gli bastò come incentivo per concentrarsi a sua volta sul proprio desiderio e dopo altre veloci e decise spinte, venire nel corpo del più piccolo: si tese e lasciò andare la testa all’indietro, sospirando pesantemente, restando in equilibrio sulle braccia, per non pesare con il proprio corpo sul più piccolo, stendendosi al suo fianco, dopo essere scivolato piano via da lui, strappandogli un mugolio e baciandogli una tempia, avvicinandolo a sé con un braccio.
Yuri si volse di fianco, accoccolandosi contro il fidanzato, baciandogli il petto e prendendogli una mano per intrecciarne insieme le loro dita, facendo sorridere Yuya il quale giocò con quelle del più piccolo.
“È stato davvero un bel modo di iniziare l’anno, non trovi?” commentò Yuya, rompendo il silenzio e sentendo Yuri sbuffare.
Takaki rise e prese ad accarezzare i capelli del più piccolo, cercando di guardarlo in viso.
“È stato come l’avevi immaginato?” volle sapere e Yuri sorrise con fare ironico.
“Ansia post prestazione, Yuuyan?” lo provocò, sollevandosi appena per guardarlo, ridendo del rossore che comparve di nuovo sul suo volto.
“Non prendermi in giro io ero preoccupato per te!”
“Beh, non esserlo e non farti venire strani pensieri” lo riprese Yuri, poggiandogli una mano sulla guancia e baciandogli le labbra.
“È stato bello. Non mi aspettavo niente se non di essere amato da te e così è stato” confessò, senza alcuna vergogna, parlando sinceramente al più grande, il quale sorrise, stringendolo in vita e facendo in modo che il più piccolo rotolasse su di lui. Gli baciò la fronte, il naso, il mento, le labbra e sorrise, continuando a farlo, senza riuscire a farne a meno.
“Ti amo, Yuri!” confessò.
“Ti amo anche io, Yuya” gli rispose il più piccolo, stringendolo a sé e stendendosi su di lui, godendosi il suo meritato riposo tra le braccia del fidanzato.