Titolo: Is it too late (nothing to salvage)
Fandom: Rourke
Personaggi: Rourke (nominata: Deirdre, Kylie)
Rating: PG14
Parole: 268 (works)
Avvisi: Linguaggio colorito
Prompt: Vedo fantasmi con tutti i crismi in casa mia, mi hanno detto che è tutto frutto di fantasia, sì hanno ragione, ma la questione, è che stanotte la visione me le ha date di santa ragione - Dualismi. @
CapaChallengeNote: Titolo random da Dartagnan (quando siamo disperati, eh? XD) Friend Or Foe - TATU
- Riferimenti ai numeri 6 e 7 (mi pare, e non ho molta voglia di controllare *O*)
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, mi divertohhh!
Deirdre non gli ha mai dato tregua, dall’alto della sua bastardaggine. È una di quelle madri sarcastiche e stronze ma che farebbero di tutto per evitare ai propri figli certi dolori, anche se dovessero arrivare ad ingannarli. A Rourke sarebbe piaciuta una madre così, da viva, ma da fantasma diventa troppo impicciona e rompiscatole. Detesta il suo sarcasmo ma sa che deve il proprio a lei, non gli piace che lo critichi sempre su come tirare su Kylie ma sotto sotto sa che ha ragione. Restano sulla linea di odio-amore e quando lei glielo dice chiaro e tondo “Davvero vorresti che tutti sparissero dalla tua vita?” non trova niente di meglio che lanciarle contro una bottiglia, quando gli urla forte nell’orecchio che dare sua figlia in mano agli assistenti sociali, imprecando e dandogli dell’idiota, può solo ignorarla, e quando sparisce davvero, quando scompare dopo una sberla che l’ha ferita anche senza colpirla realmente, l’unica alternativa che gli resta è sentirsi incredibilmente spaesato, privo della persona che gli illuminava il cammino con quel ghigno da stronza, senza evitargli le cadute peggiori ma sempre pronta a far in modo che si rendesse conto di chi fosse la colpa, se del sasso o di lui che non prestava attenzione.
Una di quelle madri con le palle quadre da essere in grado di dire “Mi dispiace” quando è necessario, una di quelle madri che fanno pensare ai propri figli, mentre sono per metà ubriachi e per metà ancora in questo mondo “Dio, vorrei essere come lei.”
Una delle tante persone che non si merita, e che quindi, inevitabilmente, è destinato a perdere.