Trying to drop another bomb

Oct 12, 2007 13:36


Chi: Claire, Nathan
Dove: New York.
Cosa: Conversazione telefonica 
Quando: 19 settembre 2011 - Sera
Stato: Finito

A Claire il freddo non piaceva.
Non le era mai piaciuto, neanche quando era piccola e lei e la sua famiglia andavano a sciare in qualche strana località dal nome impronunciabile in Europa. (Chiedersi come facesse un dipendente di una ( Read more... )

claire, nathan

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Comments 34

nate_petrelli October 12 2007, 14:34:29 UTC
In macchina sulla strada del ritorno, Nathan si sbottonò la giacca, allentò la cravatta e aprì il colletto della camicia per prendere fiato. Aveva un autista, naturalmente, uno piuttosto bravo, e di solito il viaggio di ritorno dall'ufficio era rapido e confortevole a dispetto della stanchezza accumulata - o forse proprio per quello ( ... )

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cheerfreakshow October 12 2007, 15:50:59 UTC
Claire sospirò ancora una volta, e per un momento le venne in mente un episodio di lei bambina che sospirava guardando fuori dalla finestra ( ... )

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nate_petrelli October 12 2007, 16:02:32 UTC
"No. Stavo tornando a casa."

Si massaggiò la radice del naso. Parlava raramente di questioni di lavoro anche con la sua famiglia, per cui non c'era motivo di sollevarle con Claire, e non lo fece neanche stavolta. A volte pensava che, per quanto ne sapeva sua figlia, avrebbe potuto benissimo passare le sue giornate a giocare a Shangai con i colleghi o a fare il giocoliere con i fermacarte.

"Volevo chiamarti," bugia "ma non ho avuto tempo. Volevo dirti che non possiamo vederci la prossima settimana. So che te l'ho proposto io, ma non ce la faccio a trovare un momento libero. Non ti dispiace, vero?"

Anche se le dispiaceva, Nathan non l'avrebbe mai saputo comunque.

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cheerfreakshow October 12 2007, 16:24:59 UTC
Oh...
Claire rimase un attimo interdetta.
Fece mente locale e ricordò l'appuntamento che avevano deciso di fissare per la settimana seguente.
Si tirò a sedere a gambe incrociate, appoggiando MacBear sulle coscie, mentre si passava la mano libera tra i capelli.

"No, non preoccuparti, so che sei impegnato con il lavoro."

Stranamente, il fatto di non poter vedere l'altro le causò un leggero malessere alla bocca dello stomaco, ma riuscì a tenere il disappunto fuori dalla sua voce.
Decise di non pensarci.
Non che avessero molte cose da dirsi comunque, nel caso si fossero visti.

"Senti, non voglio farti perdere altro tempo, quindi andrò dritta al motivo per cui ti ho chiamato..."

Ecco che tornava l'indecisione...
Cosa doveva fare?
Dirglielo o no?
Decise di passare al piano B, ovvero la ragione per la quale l'avrebbe chiamato comunque quella sera...in caso, il discorso Peter sarebbe saltato fuori più tardi.

"Ti ricordi Mohinder Suresh?"

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