Creation
Titolo: Creation
Coppia: l'Alchimista, la Bambola
Rating: PG
Parole: 200 (Word)
Prompt: L'universo si ferma un istante / perché vuole ammirarti ("Io ti cercherò", Jovanotti) del Meme di San Valentino di michiru_kaiou7.
Avvertimenti: pre-shonen-ai, double-drabble.
Note: la frase con l'asterisco è tratta direttamente del I volume del manwha.
Ci aveva messo impegno, chiudendosi per settimane intere nel suo studio - forse sollevato dall’avere una buona scusa per stare da solo.
Quando alla fine la bambola era venuta fuori dal calderone, viva, l’alchimista non aveva potuto fare altro che fermarsi ad ammirare la sua opera; come un pittore che fa tre passi indietro per rimirare la sua tela, così fece anche lui, osservandolo: tratti delicati, quasi efebici, fisico snello ed occhi grandi, che lo guardarono brillanti di tutto l’amore che lui stesso aveva riversato nel suo lavoro.
La bambola gli sorrise, piegando all’insù due labbra rosse che formavano una boccuccia a cuore, da vera bambolina.
Per un attimo l’uomo ebbe l’impressione che l’universo intero si fosse fermato, anche lui, ad ammirare quel sorriso tenero, che illuminava tutto il viso della bambola.
Non pensava, l’alchimista, di poter creare qualcosa di così bello, di così dolce.
Arrossì leggermente al pensiero, tossicchiando e ricordandosi della Principessa che aspettava il suo nuovo giocattolo, il suo dono per lei.
“Ti ho creato perché tu riesca a far sorridere la principessa. Soltanto questo è il tuo compito: darle la gioia è la ragione per cui esisti.”*
E, solo per un attimo, pensò che fosse uno spreco.
Coppia: l'Alchimista, la Bambola
Rating: PG
Parole: 200 (Word)
Prompt: L'universo si ferma un istante / perché vuole ammirarti ("Io ti cercherò", Jovanotti) del Meme di San Valentino di michiru_kaiou7.
Avvertimenti: pre-shonen-ai, double-drabble.
Note: la frase con l'asterisco è tratta direttamente del I volume del manwha.
Ci aveva messo impegno, chiudendosi per settimane intere nel suo studio - forse sollevato dall’avere una buona scusa per stare da solo.
Quando alla fine la bambola era venuta fuori dal calderone, viva, l’alchimista non aveva potuto fare altro che fermarsi ad ammirare la sua opera; come un pittore che fa tre passi indietro per rimirare la sua tela, così fece anche lui, osservandolo: tratti delicati, quasi efebici, fisico snello ed occhi grandi, che lo guardarono brillanti di tutto l’amore che lui stesso aveva riversato nel suo lavoro.
La bambola gli sorrise, piegando all’insù due labbra rosse che formavano una boccuccia a cuore, da vera bambolina.
Per un attimo l’uomo ebbe l’impressione che l’universo intero si fosse fermato, anche lui, ad ammirare quel sorriso tenero, che illuminava tutto il viso della bambola.
Non pensava, l’alchimista, di poter creare qualcosa di così bello, di così dolce.
Arrossì leggermente al pensiero, tossicchiando e ricordandosi della Principessa che aspettava il suo nuovo giocattolo, il suo dono per lei.
“Ti ho creato perché tu riesca a far sorridere la principessa. Soltanto questo è il tuo compito: darle la gioia è la ragione per cui esisti.”*
E, solo per un attimo, pensò che fosse uno spreco.