Ed eccoci qui, siamo arrivati all'ultimo capitolo, le cose hanno preso una brutta piega, Masa è disperato e spaventato, Sho... beh Sho è stato un cretino epr qeuasi tutta la fict XD, Jun ha fatto qualcosa che non voleva ne doveva fare e Toshi che fine ha fatto?
Ebbene vediamo cosa succede...
Titolo: Angel & Devil
Fandom: Arashi
Genere: AU, angst ma anche comica a volte XD
Raiting: PG-13
Pairing: no pairing principale; sakuraiba, con piccolissima implicazione sakumoto (ma davvero piccola piccola *non ne può fare a meno*)
Desclaimes: se anche solo il diavolo fosse il mio diavolo, anche io sarei cattiva come lui XD
Capitoli precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4,
Capitolo 5,
Capitolo 6,
Capitolo 7,
Capitolo 8,
Capitolo 9,
Capitolo 10, Capitolo 11, Capitolo 12,
Capitolo 13
Capitolo 14
Guardava quel ragazzo in piedi davanti a lui, aveva un espressione furiosa, nell’istante in cui lo aveva separato da Masaki e gli aveva detto di andar via, aveva realizzato di aver fatto qualcosa di veramente orribile.
-Sei un essere mostruoso, dovresti piacermi eppure non è così- disse d’un tratto il ragazzo.
-Quel ragazzo è davvero la persona più buona e pura che io abbia mai incontrato, ho tentato in tutti i modi di fargli compiere un azione cattiva nei tuoi confronti, ma nulla, è stupidamente innamorato di un uomo egoista e insensibile che lo tradisce senza neanche un rimorso- gli urlò quasi dietro Jun.
Sho sapeva che era vero, in tutto quel tempo, nonostante Masaki gli piacesse davvero tanto, nonostante avesse iniziato a frequentarlo solo perchè sperava in una promozione, con il tempo la cosa era cambiata, voleva stare con lui e basta, ma nonostante questo lo aveva tradito, aveva continuato a comportarsi come aveva sempre fatto, nonostante ora ci fosse qualcuno di veramente importante a cui teneva, e adesso che lo aveva perso, l’unica persona con cui se la poteva prendere era se stesso.
-Essere cattivi è facile, non costa sforzi, io lo so bene, ma quante volte in questo modo lo hai fatto soffrire? Tutte quelle bugie che gli hai detto... lui lo sapeva che quando gli dicevi che dovevi lavorare fino a tardi non era così, lo sapeva ma non ti ha mai chiesto niente, lui credeva in te, ti difendeva su qualsiasi cosa cattiva veniva detta su di te. Nonostante l’abbia incitato a prendersi una piccola vendetta, lui ha sempre continuato a ripetere che non voleva farti soffrire, solo ora forse capisco perchè si ostinava in quel modo, lui ti ama, e ti ama davvero tanto-
Sho lo guardava paralizzato da quelle parole che gli venivano gettate contro, non riusciva a muoversi vedeva tutto quello che aveva fatto a Masaki fino ad allora e si odiava.
-Ti costa tanto chiedergli... SCUSA!- urlò per l’ultima volta Jun, poi riprendendo la calma disse:
-Non è lontano, si è fermato sul ponte di un canale qui vicino, però sbrigati ha già tentato una volta di fare una sciocchezza-
Sho si alzò improvvisamente e usci dalla stanza di corsa.
Pochi secondi dopo Jun cadde in ginocchio, le forze lo stavano abbandonando...
-Cosa ho fatto, cosa ho fatto...- ripetè più volte come una cantilena, poi perse improvvisamente i sensi prendendo fuoco.
“Un ponte su un canale, un ponte su un canale” non riusciva a capire quale ponte poteva essere, in realtà ce ne era più di uno nella zona, arrivato al canale cominciò a correre seguendolo nel suo flusso sperando che fosse quella la direzione presa da Masaki e non l’inversa, poi d’un tratto vide una figura immobile che guardava l’acqua scura che scorreva sotto di lui.
Corse fino a raggiungerlo, lo vide con i piedi sulla ringhiera per sporgersi meglio e guardare sotto di se.
-Masaki...- disse titubante, ma il ragazzo non rispose, continuava a guardare in basso, l’altezza era minima e non poteva farsi male anche se si fosse buttato in acqua, però quello che stava spaventando Sho era l’assenza di risposta e il profilo cupo e assente di Masaki.
-Masaki vieni via- disse tirandolo via per un braccio, in quel momento Masaki lo guardò e Sho potè vedere gli occhi rossi per il pianto e l’espressione triste su quel volto, un espressione che non aveva mai visto.
-Scusa!!- disse poi improvvisamente facendo un passo indietro e inchinadosi, quando si rialzò però lo sguardo di Masaki era ancora spento e vuoto.
-Masa davvero scusami, stavo per fare qualcosa di orribile, io non volevo farti del male, non avrei mai voluto fartene; forse all’inizio ti avevo visto come un buon modo per fare carriera nell’azienza; si insomma eri il nipote di uno dei grandi capi, poi però qualcosa è cambiato, era piacevole stare insieme a te, sei sempre allegro e anche quando ero nervoso riuscivo a farmi contaggiare dal tuo umore, forse solo quando ero in tua compagnia ero davvero me stesso. E’ stato così che ho capito che forse stavo cominciando sul serio a provare qualcosa per te e in quache modo mi sono spaventato, così ho continuato la mia vita come avevo sempre fatto, passando da un letto a un altro, trattando male chi mi stava intorno. Però adesso ho capito, sono stato male quando mi hai lasciato, ho provato un dolore che non avrei immaginato; sono stato accecato dalla rabbia e dalla gelosia e così ti ho fatto ancora del male, ho fatto del male all’unica persona che amo più al mondo. Se vuoi picchiami, urlami contro, ma ti prego poi accetta almeno le mie scuse e poi sparirò dalla tua vita-
Calò il silenzio, Masaki guardava a terra le lacrime ancora bagnavano quel viso, poi parlò...
-S..sho... mi ami sul serio, oppure... è l’ennesima bugia? Se mi stai ancora prendendo in giro ti prego vattene e lasciami solo-
-No Masa, te lo giuro, io ti amo- disse prendendogli le mani riducendo la distanza tra loro.
Poi Masaki sollevò il viso e vide gli occhi di Sho lucidi e sinceri, per la prima volta aveva uno sguardo sincero.
-Nino mi dirà che sono uno stupido, ma... vogliamo riprovarci?-
Sho lo strinse forte a se e poi lo baciò sulle labbra in modo dolce e delicato, questa volta non avrebbe sbagliato, non avrebbe permesso a se stesso di perdere una persona così meravigliosa.