«Sei un'asociale del cazzo che non sa fare niente. Sei brava solo a parole e alla seconda volta hai già rotto il cazzo.» Grazie papà. Ci sentiamo due volte la settimana, ma è sempre profondamente costruttivo per me, sono sempre così felice di saperti dalla mia parte
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Io so di non poter fare di più, che so fare solo questo - oltre deprimermi, ma va beh, lì è la norma dove mi sono sistemata - e che è già troppo per le mie condizioni mentali.
Quello che mi manca è la comprensione: ho bisogno di qualcuno - ovvero: di loro - che si accorga che non faccio così perché mi va di stare male, ma perché mi sento male. Sto malissimo - infatti - ho sempre bisogno di un nuovo dolore, di qualcosa, di catalizzare tutto ciò che sento dentro e che altrimenti non esce ( ... )
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E sì... sto male... ma va bene così...
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Nel post non l'ho scritto perché ero effettivamente sconvolta, ma oggi pomeriggio si è praticamente scatenato l'inferno a casa mia. Risultato? Il crollo poco dignitoso di cui sopra (che ho voluto scrivere perché totalmente incapace di tenere dentro)... è tutto cominciato da mio padre che - a pranzo - ha voluto tirare fuori argomenti random e visto che non rispondevo alle sue accuse solite, ha pensato bene di alzare il tiro dicendo la gloriosa frase lì riportata. Testuale, detta così con lo stesso tono incavoloso che immagini.
Non ho risposto, perché non mi piace litigare con lui e non mi va di sprecare il poco tempo che passiamo insieme a questo modo (scelta anche logica, vorrei dire, ma qui la penso così da sola).
Ma malgrado la stoicità con la quale l'ho presa davanti a loro, una volta tornata in camera mia sono scoppiata a piangere disperata (cosa nella quale ho un vero talento, devo riconoscermelo e_e).
Il problema è che la penso come lui, anche se so che ho dato tantissime prove del contrario... perché sto ancora ( ... )
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Perché il mio bene non sta qui.
Io ho problemi di autostima, gravissimi, di cui loro sanno e non posso credere che mi dicano queste cose nel nome della loro preoccupazione. Perché funziono al contrario: è sapere di non saper fare niente che mi distrugge, che mi conferma le mille paure che già ho di mio. E crollo proprio quando mi fanno notare che non ho più ispirazione, che non so più fare le cose con passione, che rimango bloccata per le scemenze... ed ho provato a spiegare che non ci riesco ma è come parlare con un muro, probabilmente perché siamo su sensibilità diverse (da me è eccessiva, da loro non esiste proprio xD ( ... )
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