[Bon Jovi] Mio
Titolo: Mio
Autore: queenseptienna
Fandom: Bon Jovi
Pairing: Jon Bonjovi/Richie Sambora
Rating: PG
Genere: generale
Avvertimenti: slash accennato (per un prossimo futuro ghghgh), flashfic
Info: regalo per babycin che ha prontamente risposto al mio meme e per il prompt “Ubriaco” della mia tabella del bingo_italia
Disclaimer: Jon e Richie si incontrarono davvero in questo modo, ovviamente tutto il resto è frutto della mia fantasia XD
Lo vidi per la prima volta nel 1983, in quel locale squallido in un posto sperduto del New Jersey. Squallido, ma frequentato dalla gente giusta, come si dice nel giro.
Avevo un bisogno folle di un nuovo chitarrista, quel Dave Sabo mi aveva veramente rotto i coglioni: ok, lui suonava negli Skid Row, era famoso, ma cazzo! Possibile che fosse così difficile formare una band... e convincere i suoi musicisti a suonare un certo tipo di musica? Ma no, Dave doveva per forza rovinare il mio sogno glam-rock con una vomitata di acido metallico, dare più forza, più grinta, secondo lui. Non gli piaceva nemmeno il nome che volevo dare al gruppo, “Bon Jovi”.
Una birra dietro l’altra, mi ritrovai ubriaco fradicio seduto mollemente su una sedia di pessima qualità, appoggiato al bancone del bar e servito da una tipa con un paio di tette che erano la fine del mondo.
- Non dovresti bere così tanto, Jon. - mi prese in giro.
- ‘Fanculo, Jane. -
Bevvi come una spugna, ascoltando la musica troppo metal per i miei gusti, troppo scura e pesante. Ero ubriaco fradicio quando lo vidi salire sul palco. Non era eccezionalmente bello, con lunghi capelli castani come voleva la moda di allora, ma di sicuro era eccezionalmente bravo, con quella Les Paul in mano che sembrava quasi suonare da sola.
Lasciai il bancone con ancora la mia birra in mano, ero così fatto che avrei vomitato anche l’anima, se la musica potente e perfetta che sprigionavano quelle sei corde non mi avessero inchiodato ai piedi del palco a fissare con insistenza quel tipo che aveva lo swing più bello che avessi mai sentito in tutta la mia vita.
Era lui che volevo.
Richie Sambora, disse qualcuno.
Dave Sabo poteva anche fare le valige, quel tipo era mio.
FINE
Autore: queenseptienna
Fandom: Bon Jovi
Pairing: Jon Bonjovi/Richie Sambora
Rating: PG
Genere: generale
Avvertimenti: slash accennato (per un prossimo futuro ghghgh), flashfic
Info: regalo per babycin che ha prontamente risposto al mio meme e per il prompt “Ubriaco” della mia tabella del bingo_italia
Disclaimer: Jon e Richie si incontrarono davvero in questo modo, ovviamente tutto il resto è frutto della mia fantasia XD
Lo vidi per la prima volta nel 1983, in quel locale squallido in un posto sperduto del New Jersey. Squallido, ma frequentato dalla gente giusta, come si dice nel giro.
Avevo un bisogno folle di un nuovo chitarrista, quel Dave Sabo mi aveva veramente rotto i coglioni: ok, lui suonava negli Skid Row, era famoso, ma cazzo! Possibile che fosse così difficile formare una band... e convincere i suoi musicisti a suonare un certo tipo di musica? Ma no, Dave doveva per forza rovinare il mio sogno glam-rock con una vomitata di acido metallico, dare più forza, più grinta, secondo lui. Non gli piaceva nemmeno il nome che volevo dare al gruppo, “Bon Jovi”.
Una birra dietro l’altra, mi ritrovai ubriaco fradicio seduto mollemente su una sedia di pessima qualità, appoggiato al bancone del bar e servito da una tipa con un paio di tette che erano la fine del mondo.
- Non dovresti bere così tanto, Jon. - mi prese in giro.
- ‘Fanculo, Jane. -
Bevvi come una spugna, ascoltando la musica troppo metal per i miei gusti, troppo scura e pesante. Ero ubriaco fradicio quando lo vidi salire sul palco. Non era eccezionalmente bello, con lunghi capelli castani come voleva la moda di allora, ma di sicuro era eccezionalmente bravo, con quella Les Paul in mano che sembrava quasi suonare da sola.
Lasciai il bancone con ancora la mia birra in mano, ero così fatto che avrei vomitato anche l’anima, se la musica potente e perfetta che sprigionavano quelle sei corde non mi avessero inchiodato ai piedi del palco a fissare con insistenza quel tipo che aveva lo swing più bello che avessi mai sentito in tutta la mia vita.
Era lui che volevo.
Richie Sambora, disse qualcuno.
Dave Sabo poteva anche fare le valige, quel tipo era mio.
FINE