[Repo! The Genetic Opera] Blue Zydrate, Red Voice

May 30, 2011 01:59

Titolo: Blue Zydrate, Red Voice
Fandom: Repo! The Genetic Opera
Autore: queenseptienna 
Pairing: Nathan (Repo Man)/Terrance (GraveRobber)
Rating: R
Genere: horror, cyberpunk, angst
Avvertimenti: violenza descrittiva, slash, sesso non descrittivo
Dediche: per hikaruryu  che il 29 ha fatto gli anni ♥ tanti auguri pucciaH! Un po’ macabra/sadica questa fic, ma ormai l’ispirazione era giunta D:
Info: per il prompt “Voce” della mia tabella del bingo_italia .
Info2: Il musical Repo! The Genetic opera è un musical basato sul romanzo “Repo Men” di Eric Garcia, da cui è stato tratto anche l’omonimo film con protagonista Jude Law.
Info3: GraveRobber non ha un nome all’interno del musical. Pertanto l’ho chiamato Terrance che è il nome dell’attore che lo interpreta. Licenza poetica.
Info4: the_great_hush  ha partecipato alla stesura di questo racconto promptandomelo e sventagliandomi per il caldo xD
Disclaimer: Repo! The Genetic opera non è mio e non mi appartiene.



Video - Zydrate Anatomy

La GeneCo è lieta di presentarvi le nuove corde vocali polifunzionali!
Siete stonati?
Avete una voce gracchiante?
Avete una voce femminile e tutto quello che vorreste essere è un vero uomo?
Cantare è il vostro sogno, ma non ne siete in grado?
Con le Corde Vocali GeneCo tutto questo non sarà più un problema.

GeneCo - La chirurgia come nuova tendenza di stile!

Shilo aveva da poco compiuto dodici anni e Nathan si era assicurato di darle una buona dose di medicinali, prima di chiudere bene a chiave la porta della sua camera da letto e scendere al piano di sotto, diretto verso il passaggio segreto celato dal camino acceso. Posò la punta delle dita sul marmo e spinse, lasciando che il camino roteasse su sé stesso e gli desse accesso al laboratorio sul retro.
Si sfilò gli occhiali e li appoggiò sopra il tavolo chirurgico sul quale era solito legare le persone che non erano puntuali con i pagamenti.

Repo Men. Considerali il tuo ultimo avvertimento.

Si sfilò la giacca dalle spalle e la mise a fianco degli occhiali. Il tavolo era pulito, aveva lavato via il sangue quella mattina, con la canna dell’acqua che lo portava via verso le fogne in un piccolo torrente rosso.

Assassino.

Superò la tenda di plastica una volta bianca, ora giallastra, che separava la sala operatoria dal suo guardaroba. La divisa da Repo Man era lì ad aspettarlo, nera e scura, ancora umida del lavaggio precedente.

Mostro.

Indossare quella giacca imponeva il tassativo levarsi di dosso gli abiti di padre di famiglia. Infilarsi i guanti di gomma nera lunghi fino ai gomiti dava un sottile piacere una volta eliminato il pensiero di Shilo dalla testa.
Prendere fra le mani il casco da Repo tirava fuori il peggio della sua anima, il sadismo, il piacere del sentirsi addosso l’odore del sangue schizzato dalle ferite dei non paganti.

Assassinio legalizzato.

Chiuso dentro la pelle del suo abito di morte, Nathan Wallace diventava un Repo, un Recuperatore di organi.
La GeneCo metteva a disposizione di tutti la possibilità di modificare il proprio corpo, di esibire radiografie più sexy, di applicarsi nuovi volti alla moda e di avere una voce in grado di rivaleggiare con Blind Mag, la cantante d’opera cieca che rappresentava la Genetic Opera della GeneCo.
E a proposito di voce, era proprio quello l’incarico per cui stava lasciando la sicurezza della sua casa e della sua piccola Shilo.
Mentre inseriva nella cintura il doppio bisturi che aveva in dotazione, il medico Repo premette il pulsante della sua polsiera e riascoltò il messaggio di Rotti Largo che gli dava istruzioni sul recupero.
La non pagante era Bianca, una ragazza amica di Amber Sweet, la figlia di Rotti. Amber aveva deciso di lanciarla nel mondo musicale come un nuovo talento, ma la donna non era minimamente in grado di gestire una cosa del genere. Bianca, a cui erano state impiantate delle corde vocali nuove, non era la persona adatta a essere la seconda Blind Mag, non avrebbe mai avuto il suo carisma e la sua bellezza.
Aveva fatto perdere ad Amber (e di conseguenza a Rotti), con il suo fallimentare disco di esordio, un sacco di soldi.
Soldi che Amber non avrebbe potuto spendere da Terrence, il profanatore di tombe che la riforniva di Zydrate, sollevandola dall’astinenza per la mancanza dell’antidolorifico blu.
Bianca non aveva reso indietro alla GeneCo i soldi derivati dal suo investimento.
Nathan il Repo Man avrebbe sistemato la cosa con un’operazione chirurgica pulita e semplice. Avrebbe ripreso quelle corde vocali ad ogni costo.

Terrance sapeva che quando qualcuno iniziava a correre senza apparente motivo, c’era del lavoro per lui. Armato di una siringa partiva inseguendo il fuggitivo, certo che alla fine esso si sarebbe scontrato con un Repo Man e non appena quello se ne fosse andato, lasciando a terra il cadavere ancora caldo, lui avrebbe ricavato lo Zydrate e lo avrebbe venduto ai dipendenti da coltello. Essi erano, come Amber Sweet, drogati da interventi chirurgici, non erano in grado di smettere di farsi operare, tagliuzzare e incidere e l’unico modo per non affrontarne l’agonia derivante era assumere lo Zydrate, ma era troppo costoso e Terrance lo recuperava nella maniera più economica possibile.

Signori, il mercato della droga è servito.

Così quando Bianca iniziò a correre per le strade costeggiate dagli edifici rosi dal passare del tempo, Terrance si limitò a seguirla restandole alle calcagna, non visto, come se non esistesse. In fondo lui in quella società non esisteva, era un emarginato, un criminale, uno spacciatore. Uno a cui i soldati della GeneCo sparavano a vista.
Bianca ci provò sul serio a nascondersi e il tombarolo quasi si commosse per la sua ossessiva ricerca di un riparo, ma aveva assistito troppe volte a quello spettacolo macabro per sentire ancora qualche emozione di disgusto o voglia di aiutare. Lui aiutava solo sé stesso, lui era chi portava la Cura a tutti i mali del mondo.
La fallimentare cantante poteva sul serio correre e ancora correre fino a farsi mancare il fiato e sentire i polmoni scoppiare, ma il Repo l’avrebbe trovata comunque, cosa che avvenne dopo qualche miglio di corsa. Non si sfuggiva al proprio destino con la GeneCo, nessuno non pagava i debiti.
Nathan la sorprese alla fine della strada e Terrance vide solo il lungo bisturi insanguinato spuntare dalla schiena della ragazza, che emetteva suoni gutturali al di sopra della spalla del Repo Man. La lama venne ritratta di colpo e Bianca scivolò in terra, seguita immediatamente da Nathan che si chinò al suo fianco, iniziando la sua azione di recupero.
Era ancora viva mentre lui le incideva la pelle della gola e con chirurgica precisione asportava le corde vocali artificiali recanti il timbro della GeneCo, ignorando il suo gorgoglio sempre più debole. Ma a Nathan non importava mentre canticchiava un motivetto allegro e riponeva quello che era riuscito ad estrarre, riponendolo nel frigo portatile per organi.
“So che sei lì dietro, sudicio topo di fogna.” Mormorò il Repo, mentre controllava la scheda clinica in plastica della donna, controllando che non ci fosse altro da recuperare. C’era.
“Mi offendi Nathan, dopo tutto quello che c’è stato fra noi.” Rise il profanatore di tombe, sgusciando fuori proprio come un ratto dal suo nascondiglio, silenzioso e agile. “E’ sempre valido il nostro accordo?”
“Ovvio.” Nathan girò Bianca a pancia in giù, lasciando che la macchia di sangue proveniente dalla sua gola si allargasse sempre di più sull’asfalto. “Tienila ferma, devo recuperare la spina dorsale”.
Terrance annuì, immobilizzando le gambe della donna semplicemente sedendovisi sopra, mentre l’altro fendeva la pelle in una linea verticale semplicemente perfetta. Senza voce e senza quasi più vita, Bianca non poté urlare mentre il Repo recuperava un altro pezzo non pagato (o forse sì, magari aveva letto male, in certi momenti non era troppo importante) e lo insacchettava, posandolo dentro il frigo.

Alla fine Bianca non si muoveva più, era morta.

Solo a quel punto Terrance si sollevò e la riportò nella posizione precedente, estraendo la siringa dalla tasca interna della giacca.
“Dovrei ucciderti per questo, GraveRobber.” Ghignò il Repo, sollevandosi la maschera quel tanto da baciarlo sul collo ingombro dai capelli lunghi dell’altro.
Terrance sorrise a sua volta, mentre dalle narici di Bianca estraeva lo Zydrate ancora caldo, di un blu scintillante ed elettrico. “Non vuoi uccidermi, Repo. Senza di me moriresti di noia”.
L’estrazione, sia di organi che di Zydrate era completa, Bianca non aveva più nulla di interessante ai loro occhi. Venne lasciata a terra a dissanguarsi, mentre Nathan e Terrance decidevano di utilizzare in modo più impegnativo i quindici minuti a loro disposizione prima che gli organi iniziassero a collassare.
Quei minuti erano quasi sempre usati da Terrance per fare un buon lavoro di bocca o da Nathan per spingere l’altro contro un muro, scopandolo beffandosi della mostruosità appena compiuta alle loro spalle, di cui erano entrambi colpevoli.
Era il loro accordo, il loro piano. Nathan aveva il sesso, Terrance il suo Zydrate e alla fine di tutto si lasciavano sempre con un bacio.
“Ringrazia che non hai debiti con la GeneCo.” Sussurrò il Repo con un ghigno, puntandogli il bisturi alla gola, mentre gli spingeva dentro. “Perché avrei potuto trovare eccitante l’idea di fotterti mentre ti tagliavo in due”.
“Non ti facevo di gusti così raffinati.” Ansimò il GraveRobber, mentre veniva con un lungo gemito.
Quando si separarono andò tutto come al solito. Un bacio come saluto e ognuno aveva quello per cui aveva scomodato la propria persona per uscire di casa.
Il profanatore di tombe aveva il suo Zydrate blu scintillante.
Il Repo aveva le sue corde vocali insanguinate.

Signore e signori non osate cambiare canale!
La Genetic Opera di questa sera è imperdibile, la meravigliosa voce di Blind Mag vi aspetta.

FINE

genere: angst, fandom: repo, avvertimenti: violenza, personaggio: graverobber, avvertimenti: slash, rating: r, personaggio: repo man, genere: cyberpunk, avvertimenti: sesso non descrittivo, genere: horror

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