divertente quella parte sulle fanciulle in ritardo, che poi si ritrovano ad accontentarsi. Ma non è un accontentarsi. Nessuna vuole un giovanotto dalla vita incerta e senza orari, con problemi di realizzazione artistica e senza fissa dimora. Meglio la noia dell'instabilità, pare.
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però leggendoti di venerdì mattina, debosciata in ufficio, mi viene da chiedere: cos'è allora per te "Vivere davvero"?
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