Titolo: Recording Studio
Fandom: Hey!Say!ump
Pairing: Arioka Daiki x Inoo Kei
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: All’ora di pranzo, mentre stava chiacchierando con gli altri membri dello staff, vide la porta aprirsi e per poco non ci rimase secco quando vide un Kei tutto baldanzoso e allegro dirigersi verso di lui.
Note: Scritta per la
think_fluff con il prompt “Sala di registrazione” e per la V Notte Bianca di
maridichallenge con il prompt “Mi siederò qui buono buono e non ti disturberò mentre lavori” di
ichigo_85WordCount: 401
fiumidiparole **
Daiki arrivò negli studi di registrazione che erano da poco passate le sette del mattino e aveva sonno. Troppo sonno.
Quella notte Kei era stato fin troppo “attivo”, incurante del fatto che il più piccolo, il giorno dopo, dovesse svegliarsi presto per andare a lavoro.
La mattina però si era alzato e lo aveva visto dormire. E gli era sembrato più bello che mai.
Scosse la testa, cercando di non pensarci. Doveva stare chiuso in quella stanza per tutto il giorno e pensare al suo fidanzato non avrebbe di certo aiutato le cose.
Si mise di buona lena, perché più si fosse impegnato, prima sarebbe rientrato a casa. Probabilmente al ritorno Kei non si sarebbe nemmeno accorto della sua presenza. Aveva un esame in settimana e quando si concentrava sullo studio, Kei non si accorgeva nemmeno di una bomba scoppiata a un metro da lui.
Sorrise, continuando ad incidere.
All’ora di pranzo, mentre stava chiacchierando con gli altri membri dello staff, vide la porta aprirsi e per poco non ci rimase secco quando vide un Kei tutto baldanzoso e allegro dirigersi verso di lui.
« Kei, che ci fai qua? Pensavo tu stessi studiando in facoltà! »
« Sì, infatti. » esclamò il più grande mostrandogli lo zaino « Ma sono uscito per pranzo e non mi andava di rimanere da solo anche per il pomeriggio. » mormorò poi con la sua solita aria da bambino depresso « Quindi ho pensato che magari a Dai-chan avrebbe potuto fare piacere stare con Kei-chan. Ho portato dei dolci. » esclamò alla fine, tornando felice.
Daiki arrossì. Sapeva che Kei non aveva il minimo filtro fra quello che pensava e quello che diceva e sperò che nessuno dello staff si preoccupasse troppo di loro o del tono troppo confidenziale che stava usando il più grande o dei suoi atteggiamenti da fidanzatina perfetta.
Scosse la testa.
« Ma… ti annoi e poi non potremo stare insieme… » tentò di dirgli, ma l’altro lo interruppe di nuovo.
« Nessun problema! Ho i libri per studiare. E poi mi siederò qua buono buono e non ti disturberò mentre lavori. Promesso. Posso rimanere Dai-chan? » implorò appoggiandosi ad un tavolo vuoto, abbastanza in disparte.
Il più piccolo sospirò, grattandosi la nuca.
« Sì, va bene, va bene. Ma non mi disturbare. Se farai il bravo dopo andremo a cena fuori. » gli promise.
Kei gli sorrise, al settimo cielo.
Alla fin fine, Daiki non riusciva mai a dire di no al suo Kei-chan.
Fine.