Titolo: Mikan
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Baby!Arioka Daiki x Baby!Takaki Yuya
Rating: G
Avvertenze: Pre - Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Nel cortile, che mangiava la colazione, c'era Dai-chan.
Note: Scritta per la
think_fluff con il prompt “Coccinella”.
Note 2: Riferimenti a
Chou, storia scritta precedentemente con Baby!Takaki Yuya, Baby!Inoo Kei, Baby!Yaotome Hikaru e Baby!Yabu Kota.
Nota 3: “Mikan” vuol dire “Mandarino” in giapponese
WordCount: 337@
fiumidiparole **
Lungo la strada per arrivare all'asilo, Yuya si fermò ad osservare i fiori piantati da poco in una aiuola.
Erano tutti colorati e avevano attirato fin da subito la sua attenzione, complice anche la bella giornata e le farfalle che volavano fra i fiori.
Yuya pensò a Kei, al suo amico che vedeva le farfalle quando le persone erano felici. Pensò che forse Kei non ci stava tanto con la testa, ma ogni volta che lo diceva, Hikaru lo rimproverava dicendo che nemmeno lui era tanto sano allora, dato che aveva paura delle farfalle immaginarie.
Arrossì leggermente e poi si rialzò. Era già in ritardo.
Nel cortile, che mangiava la colazione, c'era Dai-chan. Il ragazzo lo aspettava sempre prima di entrare in classe, approfittandone per fare colazione perché abitava lontano dalla scuola e partiva sempre presto.
Dai-chan era di un anno più grande di lui e dei suoi amici e faceva sempre di tutto perché non si facessero mai male e li proteggeva da tutti i bambini più cattivi.
Yuya lo salutò, sorridendo e Dai-chan gli corse incontro.
« Yuyan, sei in ritardo! Ti è successo qualcosa? » domandò.
« Sì! Mi sono messo a guardare i fiori lungo la strada. »
Dai-chan lo fissò e poi sorrise. Allungò un dito verso la sua spalla. Yuya osservò il piccolo animaletto che si trovava sulla mano del suo amico e lo guardò, incuriosito.
« Guarda Yuyan! Ti sei fatto una nuova amica, è una coccinella! » gli sorrise e a Yuyan parve più bello del solito « Le devi dare un nome e la devi proteggere. »
« Mh... » commentò pensieroso il più piccolo « La chiamerò Mikan. »
« “Mikan”? E perché? »
« Perché nell'aiuola di questa mattina c'era un albero di mandarini. E avevano un odore davvero buono! A me piacciono tanto! »
Dai-chan annuì e poi la rimise sulla spalla dell'amico. Gli prese la mano, stringendola nella sua.
« Andiamo o faremo tardi! » esclamò solo.
Yuyan fissò prima la sua mano e poi la schiena di Dai-chan. Effettivamente, anche lui profumava di mandarini.
Fine.