Titolo: Never ever let you go
Fandom: Rookies
Pairing: Aniya Keiichi x Okada Yuya
Rating: NC17
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: Mentre si lavava, dopo gli allenamenti, Aniya sentiva lo sguardo di qualcuno. Era già da qualche giorno che si sentiva costantemente osservato, sia in classe, che nello spogliatoio.
Note: Scritta per la
500themes-ita con il prompt “429. Proverà con la violenza”, per il
mmom-italia.
WordCount: 708
fiumidiparole **
Mentre si lavava, dopo gli allenamenti, Aniya sentiva lo sguardo di qualcuno. Era già da qualche giorno che si sentiva costantemente osservato, sia in classe, che nello spogliatoio.
Quel pomeriggio decise di rimanere un po’ di più sotto la doccia. Aveva più o meno in mente a chi potessero appartenere quegli occhi, ma voleva comunque vederci chiaro.
Quando vide che nello spogliatoio erano rimasti solo lui e Okada non riuscì a fare altro che a sorridere. Non era brutta la prospettiva che si apriva nella sua mente. Un po’ inattesa, ma decisamente gradita.
Il più grande non sembrava aver fatto caso a lui, ma Aniya sapeva quanto ogni mossa di Okada fossero calcolate. Vedeva bene come si comportava con Yufune, come si divertisse a controllare ogni suo gesto, come fosse riuscito a mantenere ben definita la linea fra fidanzati e amici di sesso.
Aniya continuò a vestirsi, più lentamente, osservando Okada che si toglieva l’accappatoio, osservando la linea della sua schiena, osservando il sedere sodo, osservandogli le gambe e tornando poi alle sue spalle.
Improvvisamente sentì l’eccitazione farsi strada, ma non avrebbe dato ad Okada la soddisfazione di vederlo capitolare. Finito di rivestirsi stava quasi per andarsene quando il più grande lo abbracciò da dietro, stringendo il suo corpo nudo contro il suo.
« Stai già andando via Aniya? » sussurrò al suo orecchio.
Il diretto interessato chiuse gli occhi, prendendo respiro e voltandosi fra le sue braccia. Poggiò le mani sulle sue spalle, sentendo la pelle calda e morbida e per un secondo tentennò. Momento che l’altro non si lasciò sfuggire, spingendolo contro gli armadietti, spingendosi su di lui e baciandolo avidamente, infilando la lingua fra le sue labbra quasi immediatamente.
« Non mi sembri un tipo romantico, Aniya. Magari metodi più violenti sono più adatti a te, vero? »
Aniya sorrise.
« Anche tu mi sempre più tipo da sesso violento, Okada. Oppure mi sbaglio? »
Yuya si morse un labbro, fissandolo dritto negli occhi e accostò di nuovo la bocca al suo orecchio, mentre una mano scivolava dentro i suoi pantaloni, stringendo fra le dita la sua erezione, già dura.
Lo strinse, muovendole su e giù, sfiorandogli la punta con un pollice, muovendolo ritmicamente.
« Provami e lo scoprirai, Kei. » sussurrò di nuovo, continuando a muovere la mano, senza fermarsi.
E fu lì che Aniya perse il controllo delle proprie azioni. Strinse le mani sulle sue spalle, stringendo con forza e riprendo il bacio da dove il più grande lo aveva interrotte, spingendolo bruscamente sul divano.
Montò sopra di lui, senza preoccuparsi di nulla che del corpo di Okada sotto il suo e continuando a mordergli il collo, stringendo le mani sui fianchi dell’altro, affondando le dita nella sua carne, desiderando solo sentire i suoi gemiti farsi sempre più alti, desiderando solo che continuasse a gemere il suo nome.
Allargò le gambe del più grande, spogliandosi del pantaloni e del boxer, comprendendo solo in quel momento come anche per lui, esattamente come per Yufune, quel ragazzo sarebbe diventato presto una droga.
Ma continuò a non preoccuparsene e dopo una veloce preparazione si spinse dentro di lui, iniziando a muoversi fin dal principio con un ritmo serrato, veloce e stando dagli ansimi pesanti di Okada, Aniya sembrava aver colto nel segno.
Continuò a mordere e a graffiargli il petto e i fianchi fino a che non decise che forse anche l’altro meritava un po’ di piacere e quindi strinse la sua erezione in una mano, muovendola esattamente così come si muoveva dentro di lui, non fermandosi fino a che non lo vide venire, osservando il volto del più grande stravolto dal piacere, venendo dentro di lui poco dopo.
Aniya ricadde seduto e Okada sorrise, vittorioso, alzandosi sulle ginocchia. Ansimava ancora, ma Aniya sentì una sorta di orgoglio invadergli il petto vedendo che era riuscito a soddisfarlo e a farlo godere.
« Decisamente, forse sono tipo da sesso violento. » mormorò quasi con innocenza.
« Al diavolo. Lo sapevi perfettamente. » borbottò Aniya, sorridendo a sua volta.
L’altro non rispose, alzandosi e finendo di vestirsi.
« A domani Aniya. » disse solo il più grande prima di andarsene e di chiudergli la porta alle spalle.
Rimasto da solo, il ragazzo si sdraiò sul divano. Se quello era il premio, allora non gli importava che Okada diventasse la sua droga.
Era un prezzo che, per averlo, era più che disposto a pagare.