Titolo: Totem
Fandom: Inception
Pairing: (vago) Arthur/Eames
Warning: (vagamente) slash
Rating: PG
Parole: 294 (FDP)
Disclaimer: non sono miei, non ci guadagno nulla ed è tutto falsissimo
Note: scritta per la Notte Bianca di
maridichallenge su prompt di
3x9_lover Riassunto: Il suo dado era lì, nella sua mano. Con ogni angolo, ogni smussatura, ogni minuscolo graffio. Con il suo peso. Era tutto perfettamente imperfetto. Era proprio il suo dado e quella era la realtà.
TOTEM
Lo stringeva tra le dita, trattenendolo nel palmo della sua mano, imprimendosi ogni suo dettaglio nella memoria, come se già non lo conoscesse alla perfezione. Come se non conoscesse già tutto. Come se non sapesse ogni angolo, ogni smussatura, ogni minuscolo graffio. La storia di quel dado, il suo passato, il suo presente, e il suo futuro, era tutto ciò che lo ancorava nella realtà, che lo faceva rimanere lì, l’unico mondo in cui non si poteva venirne fuori con il calcio.
“Ogni tanto dovresti rilassarti”
Eames sussurrò nella sua mente, concedendogli solo una vaga occhiata, prima di tornare a stringere il suo dado.
“Ci sono tante cose che ogni tanto dovresti fare tu”
Aveva una lista, nella sua mente, ma da lì non sarebbero uscite.
Eames si posizionò sulla sedia accanto a lui e Arthur si costrinse a stringere maggiormente il dado nella sua mano. “Tipo?” lo provocò, senza riuscire ad ottenere, forse, la risposta desiderata.
Arthur si alzò in piedi, il suo totem ancora stretto nella mano. La domanda di Eames rimaneva ancora lì, sospesa, come in assenza di gravità, tra loro due. Ma lui non aveva una risposta a domande di quel tipo. Non aveva una risposta che non facesse a pugni con la razionalità. E lì tutto doveva essere razionale.
“Buonanotte” disse un attimo prima di iniziare a camminare.
“L’ho detto che dovresti rilassarti ogni tanto, tesoro” sentì la voce di Eames dietro le sue spalle. Ma non si voltò.
Il suo dado era lì, nella sua mano. Con ogni angolo, ogni smussatura, ogni minuscolo graffio. Con il suo peso. Era tutto perfettamente imperfetto. Era proprio il suo dado e quella era la realtà.
Rimise il suo totem nel taschino e continuò a camminare, rilegando l’ennesimo pensiero sbagliato nella profondità della sua mente.
Note: Perdonatemi per questa cosa, perché penso di aver distrutto un film meraviglioso in un pugno di parole ._.